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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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Mammut
Utente Super
Città: Castel Maggiore
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
7086 Messaggi Flora e Fauna |
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Mammut
Utente Super
Città: Castel Maggiore
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
7086 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 maggio 2012 : 23:45:59
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Le formiche sembravano ignorare le larve bianche
Immagine: 113,41 KB
tranne in un caso ...
Immagine: 99,05 KB
Guardando meglio, però, l'attenzione era rivolta all'afide, preda della larva, più che alla larva stessa. A dire il vero, la formica ogni tanto ritornava a toccare l'afide con le antenne, dava quasi la sensazione che percepisse che l'afide era in difficoltà Non mostrava comunque nessuna agressività nei confronti della larva. |
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Mammut
Utente Super
Città: Castel Maggiore
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
7086 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 maggio 2012 : 23:58:35
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Ecco un'immagine dopo la partenza della formica
Immagine: 151,44 KB
Ed ecco un altra larva con la sua preda - sembra che succhi l'afide tramite un rostro
Immagine: 105,15 KB
Anche se supponevo che le larve potessero essere delle predatrici, ci ho messo un po' per capire in che modo attaccavano gli afidi. E' solo ingrandendo le foto che ho scoperto quello che mi sembra un rostro. Che larve possono essere? (Ho pensato ai sirfidi, ma non ho visto immagini di larve simili)
Grazie per un vostro aiuto Ciao Franziska |
Modificato da - Mammut in data 17 maggio 2012 00:17:18 |
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andy74
Utente Senior
Città: Cabras
Prov.: Oristano
Regione: Sardegna
1305 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 maggio 2012 : 01:50:04
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ciao, sono larve di Coleottero della famiglia dei Coccinellidi probabilmente del genere Cryptolaemus
AndreaM |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 maggio 2012 : 12:10:09
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Sì. Molto bella e interessante la documentazione.
E' probabile che i fili cerosi abbiano proprio la funzione di proteggere quelle larve dalle formiche (in questo caso Crematogaster scutellaris) e permettere loro di mangiare gli afidi indisturbate. Potrebbe essere anche un travestimento di tipo diverso: ci sono vari emitteri che emettono filamenti cerosi e di solito sono considerati "amici" dalle formiche, perché producono melata.
luigi
P.S. Aggiungo una nota per esperienza personale. Le piante di Ibiscus si dovrebbero potare presto (entro febbraio al più tardi) proprio per permettere loro di produrre le nuove foglie in marzo quando gli afidi non sono ancora presenti in massa. Quando poi le foglie sono cresciute e si sono sclerificate resistono meglio all'attacco degli afidi.
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Modificato da - elleelle in data 17 maggio 2012 12:14:47 |
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Stregatto
Utente Senior
Città: Arezzo
2251 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 maggio 2012 : 12:41:51
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Ciao Franziska, mi associo a Luigi: complimenti per la bellissima documentazione!! Beh, che dire? E' ormai diventato "famoso" il rapporto simbiotico tra formiche e afidi, che per questa ragione sono stati denominati familiarmente "vacche delle formiche"... Altrettanto note sono le coccinelle, temibili predatrici degli afidi al punto tale da venir allevate nelle biofabbriche per essere distribuite come insetti utili da impiegare nella lotta biologica. Ed è proprio la simbiosi tra formiche e afidi uno dei maggiori ostacoli all'impiego delle coccinelle: le formiche hanno a cuore le loro "vacche" e le difendono accanitamente dai loro nemici....
Luigi, è molto interessante quello che dici: ti risultano strategie adottate dalle coccinelle per far fronte al comportamento difensivo delle formiche? Oppure ti risultano studi in merito?
Stregatto |
Modificato da - Stregatto in data 17 maggio 2012 12:45:40 |
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Qualcuno
Utente Senior
Città: palermo
Prov.: Palermo
Regione: Italy
993 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 maggio 2012 : 18:32:50
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Un'esperienza personale: l'anno scorso come ogni anno a primavera il giardino si é riempito di afidi (che riesco al massimo a dividere in verdi gialli e neri eheh)..dopo alcuni mesi si é iniziato a riempire anche di queste larve. Gli afidi erano più o meno accuditi dalle seguenti specie Lasius niger, Pheidole pallidula, Plagiolepis sp., Crematogaster scutellaris, Camponotus barbaricus. Ho potuto osservare per ognuna di queste specie almeno un caso di interazione fra gli afidi, le formiche che li accudivano, ed il soggiungere di una larva predatrice bianca con filamenti identici a questi. Tutte queste formiche non hanno saputo difendere i propri afidi, o meglio, non hanno nemmeno tentato, né le ho viste spostare gli afidi (che del resto non é facoltà comune a tutte le specie ma solo ad alcune che hanno un rapporto più stretto con essi). Anzi, evitavano le larve.. ben presto la maggior parte degli afidi é stata distrutta dalle larve, con conseguenze evidentemente anche per le formiche. Un unico caso diverso é stato quello di C. barbaricus.. una formica molto grande e generalmente aggressiva..Si trattava di una minor ed é stata l'unica interazione di questo tipo che ho visto, in quanto non c'erano molte di queste formiche presenti a quel tempo. Quando la larva si é avvicinata la formica l'ha morsa ed uccisa sul colpo (l'ha quasi spezzata in due diciamo..) dopodicché ha subito iniziato freneticamente a strisciarsi sul terreno per pulirsi la bocca abbandonando del tutto gli afidi.. Essendo questo modo di strisciarsi lo stesso identico comportamento che ho visto in dalle operaie di questa specie quando in contatto con la sostanza difensiva emessa da C. scutellaris penso proprio che si tratti di filamenti con proprietà repellenti di qualche sorta, magari rilasciano qualche sostanza, piuttosto che un "travestimento"..E' possibile che la stessa operaia di Camponotus avrebbe agito diversamente una seconda volta e che il suo attacco sia stato frutto d'inesperienza, oppure che formiche più grandi sono più tolleranti a questo tipo di difesa.
enrico |
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Mammut
Utente Super
Città: Castel Maggiore
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
7086 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 maggio 2012 : 23:32:49
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Grazie ad Andrea, Stregatto, Luigi e Enrico per le preziose informazioni, i suggerimenti e complimenti Non avevo proprio pensato ad un coccinellide!
Tra i vari altri soggetti trovati sull'Ibisco c'era questo coleotterino - a parte il colore delle elitre assomiglia al Cryptolaemus presente in galleria - forse un altro scimnino? Potrebbe essere l'adulto delle larve?
Immagine: 188,95 KB
Immagine: 160,63 KB
Ciao Franziska |
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Qualcuno
Utente Senior
Città: palermo
Prov.: Palermo
Regione: Italy
993 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 maggio 2012 : 00:53:36
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Secondo me sì, nel senso che é simile/uguale a quelli che trovo io, non ho però foto o identificazione certa in merito, magari é solo una specie simile.. però per probabilità..
enrico |
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Stregatto
Utente Senior
Città: Arezzo
2251 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 maggio 2012 : 10:29:39
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| Messaggio originario di Qualcuno:
Un'esperienza personale: l'anno scorso come ogni anno a primavera il giardino si é riempito di afidi (che riesco al massimo a dividere in verdi gialli e neri eheh)..dopo alcuni mesi si é iniziato a riempire anche di queste larve. Gli afidi erano più o meno accuditi dalle seguenti specie Lasius niger, Pheidole pallidula, Plagiolepis sp., Crematogaster scutellaris, Camponotus barbaricus. Ho potuto osservare per ognuna di queste specie almeno un caso di interazione fra gli afidi, le formiche che li accudivano, ed il soggiungere di una larva predatrice bianca con filamenti identici a questi. Tutte queste formiche non hanno saputo difendere i propri afidi, o meglio, non hanno nemmeno tentato, né le ho viste spostare gli afidi (che del resto non é facoltà comune a tutte le specie ma solo ad alcune che hanno un rapporto più stretto con essi). Anzi, evitavano le larve.. ben presto la maggior parte degli afidi é stata distrutta dalle larve, con conseguenze evidentemente anche per le formiche. Un unico caso diverso é stato quello di C. barbaricus.. una formica molto grande e generalmente aggressiva..Si trattava di una minor ed é stata l'unica interazione di questo tipo che ho visto, in quanto non c'erano molte di queste formiche presenti a quel tempo. Quando la larva si é avvicinata la formica l'ha morsa ed uccisa sul colpo (l'ha quasi spezzata in due diciamo..) dopodicché ha subito iniziato freneticamente a strisciarsi sul terreno per pulirsi la bocca abbandonando del tutto gli afidi.. Essendo questo modo di strisciarsi lo stesso identico comportamento che ho visto in dalle operaie di questa specie quando in contatto con la sostanza difensiva emessa da C. scutellaris penso proprio che si tratti di filamenti con proprietà repellenti di qualche sorta, magari rilasciano qualche sostanza, piuttosto che un "travestimento"..E' possibile che la stessa operaia di Camponotus avrebbe agito diversamente una seconda volta e che il suo attacco sia stato frutto d'inesperienza, oppure che formiche più grandi sono più tolleranti a questo tipo di difesa.
enrico
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Ciao Enrico Complimenti per le tue ottime e dettagliate osservazioni! Credo che la questione meriti un maggior approfondimento e ti consiglio di andarci a fondo. Camponotus è davvero "terribile" e ho avuto modo di constatarlo direttamente. Non sono molto esperto di questi Imenotteri ma credo si trattasse di Camponotus: erano enormi, molto attive ed aggressive. Le ho viste una volta all'azione mentre interagivano con un gruppo di formiche piccole di altra specie che non sono riuscito a determinare. A un certo punto una di esse, probabilmente un'operaia, ha afferrato una delle piccole formiche, l'ha sollevata di peso e l'ha fatta fuori in un istante. Essendo arrivato tardi non ho potuto osservare la scena sin dall'inizio, ma se ho interpretato bene le cose, credo che siano state le formiche piccole a "cominciare la battaglia"...
Tornando alle tue osservazioni, credo che quello che hai osservato si riallacci direttamente a quanto afferma Luigi: è molto probabile che ci sia di mezzo qualche sostanza chimica repellente o urticante. E come giustamente hai sottolineato, sarebbe estremamente interessante verificare come si comporterà quella formica dopo aver fatto fuori la larva, quando si troverà di fronte a situazioni analoghe: continuerà ad uccidere le nemiche delle sue "vacche" oppure, al contrario, le eviterà? Se si verifica la seconda ipotesi, ci sono buone ragioni per pensare che quella formica, delle larve di coccinella ne ha avuto già abbastanza.... E non c'è nulla di sorprendente in tutto ciò, considerando le notevoli capacità di apprendimento di questi Imenotteri. Che dire, insomma? Anche le formiche nel loro piccolo...apprendono...
Stregatto |
Modificato da - Stregatto in data 18 maggio 2012 10:31:08 |
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gigi58
Moderatore Trasversale
Città: Trapani
Prov.: Trapani
Regione: Sicilia
17657 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 maggio 2012 : 11:10:50
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post veramente interessante, grazie
Gigi |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 maggio 2012 : 15:25:03
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Da notare, per complicare le cose, la somiglianza con questi che sono una specie amica delle formiche perché producono melata. luigi
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Stregatto
Utente Senior
Città: Arezzo
2251 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 maggio 2012 : 16:43:17
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Grazie Luigi! Conoscevo la cocciniglia ma non sapevo del suo rapporto con le formiche, nè tantomeno che la melata fosse gradita anche agli afidi. A questo punto mi sorgono delle ulteriori curiosità: questa sorta di "trenino del miele" modifica i rapporti tra le due specie (afidi e formiche) oppure tra loro le cose restano invariate? E visto che sia l'allevatore (la formica) che la sua "vacca" (l'afide) sono entrambi interessati alla stessa "leccornia comune" (la melata della cocciniglia) potrebbe nascere competizione tra di loro? La melata della cocciniglia è identica chimicamente a quella degli afidi? Insomma, le relazioni tra le specie sono molto più complesse di come sembrano all'apparenza!
Stregatto |
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Mammut
Utente Super
Città: Castel Maggiore
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
7086 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 maggio 2012 : 22:00:50
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| Messaggio originario di Qualcuno:
Secondo me sì, nel senso che é simile/uguale a quelli che trovo io, non ho però foto o identificazione certa in merito, magari é solo una specie simile.. però per probabilità..
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Grazie Enrico - nel frattempo ho fatto un po' di ricerca sul web, ma non ho trovato immagini che assomiglino al mio coleottero, chi sa se qualche esperto riesce a identificarlo
Grazie anche a Gigi per il passaggio, a Stregatto per le appassionanti informazioni e considerazioni e a Luigi per l'interessantissimo link!
Franziska |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 maggio 2012 : 22:10:09
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Forse c'è stato un malinteso. Gli afidi, per quel che ne so io, non sono interessati alla melata e non avrebbero neppure l'apparato boccale adatto per nutrirsene.
Del resto, per loro gli zuccheri sono un veleno da eliminare, come per un diabetico, perché ne hanno troppi. Praticamente, gli afidi e altri emitteri si nutrono di linfa e hanno bisogno di proteine per crescere e riprodursi. Di proteine, però, nella linfa ce ne sono poche e, per procurarsene abbastanza, devono ingerire anche una quantità enorme di zuccheri e, in certe piante, anche di lipidi (es. eucalipto, alloro ...). Queste sostanze organiche in eccesso sono eliminate sotto forma di melata o di cera.
luigi
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Modificato da - elleelle in data 18 maggio 2012 22:11:06 |
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Stregatto
Utente Senior
Città: Arezzo
2251 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 maggio 2012 : 22:45:19
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Ciao Luigi Si, hai ragione: c'è stato un malinteso! La cosa è nata dall'affermazione di Salamandre nell'altra discussione che hai segnalato e che è stata poi rimessa in discussione da Valerio. Valerio ha giustamente ha sottolineato che una sostanza secreta come prodotto di scarto, espulsa da questi insetti per ragioni metaboliche, non può esser mangiata di nuovo dagli stessi organismi. La cosa era sembrata strana anche a me ma istintivamente l'ho presa per buona senza troppo ragionarci sopra. Adesso tutto è chiaro!
Franziska, grazie a te per averci offerto gli spunti per questa appassionante discussione: senza la tua preziosa documentazione non sarebbe stato possibile!
Buona serata!
Stregatto
Link
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Modificato da - Stregatto in data 18 maggio 2012 22:50:09 |
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gigi58
Moderatore Trasversale
Città: Trapani
Prov.: Trapani
Regione: Sicilia
17657 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 dicembre 2012 : 11:41:11
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lo sposto in coleotteri |
Gigi |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 dicembre 2012 : 15:39:47
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Quanto alla reazione della formica Camponotus, non credo che sia stata determinata dai filamenti cerosi, che dovrebbero essere inerti, ma piuttosto dall'emolinfa velenosa o repellente che è uscita dalla ferita a seguito del morso. luigi
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Chalybion
Moderatore
Città: Bagnacavallo
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
13221 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 giugno 2021 : 21:48:45
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Rispondo a quesiti posti da Franziska in altro topic: per me la larva è di Scymnus sp. mentre l'adulto potrebbe essere Nephus quadrimaculatus (cfr.) che ha larva diversa. |
"Impegnarsi per volere a tutti i costi piacere a tutti è il peggior modo di sprecare tempo". (Chalybion)
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Mammut
Utente Super
Città: Castel Maggiore
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
7086 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 giugno 2021 : 22:28:23
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Grazie mille Giorgio per il chiarimento
Franziska |
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Discussione |
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