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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 GEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 C'è del ferro?
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Kaiman
Utente Senior

Città: Cosenza


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Inserito il - 13 maggio 2012 : 23:10:28 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Salve a tutti,
inserisco 2 foto relative a rocce/sassi del comune di Savelli ai margini della Sila. La prima, credo, mostri delle filladi con una parte grigia che vi chiedo se potrebbe contenere ferro. La seconda sembrerebbe contenere un minerale di ferro ossidato o carbonio?


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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 14 maggio 2012 : 23:53:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Kaiman:

Salve a tutti,
inserisco 2 foto relative a rocce/sassi del comune di Savelli ai margini della Sila. La prima, credo, mostri delle filladi con una parte grigia che vi chiedo se potrebbe contenere ferro. La seconda sembrerebbe contenere un minerale di ferro ossidato o carbonio?



ciao kaiman,

ti riferisci ovviamente alle parti arrossate?
direi di sì, è l'alterazione suerficiale di minerali micacei contenenti ferro

la seconda si riferisce allo stesso affioramneto? sono segnalate rocce da metamorfismo da contatto in quei posti?

ciao

maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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Kaiman
Utente Senior

Città: Cosenza


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Inserito il - 16 maggio 2012 : 22:02:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio,

le due rocce non si riferiscono allo stesso affioramento, la seconda foto ritrae dei sassi erratici nel greto di un fiume. In essi c'è sicuramente ferro in quanto ne ho ridotto un pezzettino in polvere e alcune parti (poche) vengono attratte o respinte da un magnete. Sarà magnetite o ematite?

Comunque la distanza tra l'affioramento della prima roccia e il punto di ritrovamento dei sassi della seconda foto non è molto grande, sarà un chilometro in linea d'aria.

Per quanto riguarda la prima foto sono daccordo che la parte giallo-rossa potrebbe contenere del ferro, in piccola parte. Si dovrebbe trattare di roccia scistosa probabilmnete fillade. Io mi riferivo però alla parte grigia. E' una roccia morbida che si gratta facilmente con un cacciavite. Non è molto pesante. Nella zona è segnalata presenza di pirite con altri minerali? Potrebbe essere? Il luogo di affioramento si trova al contatto tra graniti e metamorfico.

Allego una foto di un altro sasso erratico trovato nel fiume.


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102,78 KB Grazie

Ciao

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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 16 maggio 2012 : 23:53:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Kaiman:


la seconda foto ritrae dei sassi erratici nel greto di un fiume. In essi c'è sicuramente ferro in quanto ne ho ridotto un pezzettino in polvere e alcune parti (poche) vengono attratte o respinte da un magnete. Sarà magnetite o ematite?


Credo magnetite,
oltre ad essere magnetica (attratta da una calamita) è talvolta anche magnetopolare, cioè è essa stessa una calamita naturale; l’aspetto massiccio, il colore, l’aspetto d’insieme e l’assenza di una evidente scistosità mi farebbero pensare, come ti dicevo, ad una roccia metamorfica di contatto (hornfels o cornubianite), ma queste sono rocce tutt’altro che omogenee, dall’aspetto quanto mai variabile e che solo un’analisi microscopica farebbe riconoscere con “sicurezza”;

com’è, tenace, resistente?


Messaggio originario di Kaiman:



Per quanto riguarda la prima foto sono daccordo che la parte giallo-rossa potrebbe contenere del ferro, in piccola parte. Si dovrebbe trattare di roccia scistosa probabilmnete fillade. Io mi riferivo però alla parte grigia. E' una roccia morbida che si gratta facilmente con un cacciavite. Non è molto pesante. Nella zona è segnalata presenza di pirite con altri minerali? Potrebbe essere?

sì, le spalmature rossastre sono quelle in cui l’alterazione della roccia si è maggiormente manifestata, ma gli eventuali minerali contenenti ferro (ad esempio mica biotitica) sono dispersi finemente nella roccia

ciao

maurizio
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Kaiman
Utente Senior

Città: Cosenza


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Inserito il - 17 maggio 2012 : 23:09:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si, in zona c'è della cornubianite di un colore verdastro scuro. La pietra nera è abbastanza dura.

Per quanto riguarda le roccie rossastre della prima foto, integro con un altra foto a campo largo.

Ciao

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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 19 maggio 2012 : 06:15:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Kaiman:

Si, in zona c'è della cornubianite di un colore verdastro scuro. La pietra nera è abbastanza dura.


gli anfiboli, di un colore verde, appunto, sono minerali abbastanza caratteristici delle metamprfiche da contatto, potrebbe essere

Messaggio originario di Kaiman:
Per quanto riguarda le roccie rossastre della prima foto, integro con un altra foto a campo largo.

Ciao

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dalla quale si vede che la patina d'ossidazione è una caratteristica d'affioramento di quella roccia; le parti non ancora alterate nella prima immagine che avevi allegato, sono relative probabilmente a superfici "fresche" recentemente esposte

ciao, buona giornata

maurizio
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Kaiman
Utente Senior

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Inserito il - 19 maggio 2012 : 11:04:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio,

Ho trovato casualmente la risposta che cercavo. Ho scoperto che la parte grigia, che si nota chiaramente nella prima foto postata, è conduttiva. Per la precisione conduce moltissimo quando è tenera e leggera, per niente quando è molto dura e con stadi intermedi di durezza e conduttività. Quindi è molto probabilmente che si tratti di grafite. Non si tratta quindi della pirite che cercavo sul posto. Per quella devo ancora penare tra i rovi

Quindi ricapitolando (ti prego di correggermi dove sbaglio):

si tratta di un'area metamorfica di contatto tra gli antichi scisti e la più recente (si fa per dire) zona magmatica intrusiva. In questa aureola metamorfica, a secondo del livello, si trovano:
- cornubianite verde scuro
- vene di pirite (segnalata e non trovata)
- vene di grafite (le parti grigie delle foto)
- mineralizzazioni di ferro a probabile magnetite (foto successive)
- filladi(?) impregnate di ferro (tutte le rocce rossastre che si notano nelle foto)


Buona domenica

Luigi


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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 22 maggio 2012 : 06:47:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao kaiman;
mentre la “cornubianite” (termine, come ti dicevo, piuttosto generico e comprensivo di una grande varietà di rocce) è tipica del metamorfismo di contatto, la pirite si trova spesso in filoni idrotermali e pegmatitici: alcuni di questi potrebbero spingersi, oltre che all’interno del corpo intrusivo stesso, anche nelle rocce al contorno con cui il plutone è a contatto; intendi in questo senso “filoni di pirite”?

per distinguere macroscopicamente se si tratta di filladi o scisti, un criterio piuttosto generale sul terreno è quello di vedere se i singoli minerali sono visibili a occhio nudo (scisto) oppure no (fillade)

foto successive? Cioè che devi ancora allegare?

Ciao, buona giornata


maurizio
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Kaiman
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Inserito il - 23 maggio 2012 : 23:30:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio,

la pirite, se interpreto bene il testo, dovrebbe trovarsi nella granodiorire che è a contatto con filladi. L'affioramento è lenticolare. Verso la fine si traforma in piccole venette tra gli stati delle filladi. Non so altro e non sono riuscito ad individuarla.

Le foto più significative le ho postate. Inserisco 2 foto di rocce molto simili a quelle rossastre della prima foto postata che si trovano però ad ovest di Savelli (almeno una decina di chilometri).

Poi inserisco una terza foto del greto del fiume dove ho fotografato le pietre scure con probabile magnetite.

Buona notte
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 24 maggio 2012 : 09:00:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao kaiman,
il blocco centrale dell'ultima foto sembra uno gneiss migmatitico (in paticolare nel lembo superiore sembrano intravederesi delle liste di "paleosoma");

della roccia che presenti dovresti far vedere una sezione perpendicolare alla supeficie alterata che presenti

ciao

maurizio
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geopaleo
Utente V.I.P.


Città: Parma
Prov.: Parma


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Inserito il - 24 maggio 2012 : 23:00:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti Maurizio, ne capisco di metamorfico quanto di dialetto Swahili e sarei arrivato solo ad ipotizzare uno gneiss........ Il tuo utlimo intervento ha risvegliato in me antichi ricordi e voglia di conoscenza così mi sono andato a ripassare alcune cose che non leggevo da decenni! Grazie al tuo contributo ora conosco qualcosa in più.....
Gianluca
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 25 maggio 2012 : 06:44:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di geopaleo:

Il tuo utlimo intervento ha risvegliato in me antichi ricordi e voglia di conoscenza così mi sono andato a ripassare alcune cose che non leggevo da decenni!
Gianluca


eh sì,gianluca, è vero: come dicevamo un po' di tempo fa con l'amico francesco longo, certi peccati originali, come la passione per la geologia, non si cancellano così facilmente

ma non è per caso che anche tu giri con la terra sotto le unghie?

...comunque le mie sono sempre ipotesi...

ciao, buona giornata



maurizio
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geopaleo
Utente V.I.P.


Città: Parma
Prov.: Parma


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Inserito il - 26 maggio 2012 : 13:45:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
YES !!!
.... ma la mia "formazione" è per lo più legata alla paleocologia (Plio-pleistocene) e all'analisi di facies..... anche se ora vivo principalmente di geologia-tecnica.
Ciao
Gianluca
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francesco longo
Utente Super


Città: Partinico
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Inserito il - 26 maggio 2012 : 19:07:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti, vorrei aggiungere, a ciò che ha giustamente rilevato maurizio, che nell'ultima foto oltre alle liste del paleosoma (scure) si osservano molto bene le ondulazioni del neosoma (biancastre).
Concordo sulla migmatite.
Siamo nel campo dell'ultrametamorfismo.
Questi processi di fusione parziale (che interessano il neosoma) segnano perciò un collegamento tra rocce metamorfiche e rocce ignee.
Se il processo avanza, la parte fusa aumenta sempre più e si passa a magmi anatettici, dalla cui cristallizzazione derivano grandi batoliti granitici.

Un caro saluti a tutti

Franco
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Kaiman
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Città: Cosenza


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Inserito il - 27 maggio 2012 : 15:25:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho postato la foto perchè, anche a me, sembrava una bella foto di gneiss. Adesso le cose si complicano. Quindi, secondo voi, il batolite silano o una parte di esso, potrebbe essersi formato non per una intrusione del magma dal basso ma per la fusione delle rocce in loco?

Maurizio, la roccia di cui mi hai chiesto
la faccia perpendicolare a quella mostrata in foto è quella rossastra, vero? Ecco, nella prima foto il sasso spaccato in due, nella seconda uno dei due fronti perpendicolari ottenuti.

Ciao

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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 29 maggio 2012 : 20:56:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao kaiman,

rimango alquanto incerto; l’aspetto della roccia farebbe pensare ad una roccia granitoide, ma la grana è decisamente minuta; è assente una qualunque scistosità; ci sono graniti così “minuti” tra quelli che vedi dalle tue parti? Non hai una foto dell’intero affioramento?

non mi sembra inoltre il tipo di roccia delle prime immagini che hai postato: lì, sotto una onnipresente colorazione rossastra dovuta ad alterazione superficiale, emergeva nelle parti dell’affioramento più “fresche”, un colore grigio-nero quasi lucente (compatibile con rocce scistose/filladiche);
qui ho l’impressione che il colore “vero” sia ancora più chiaro di quello esposto nella frattura da te prodotta, che forse ha seguito una microfrattura già esistente nella quale un minimo di circolazione idrica e umidità ha prodotto una colorazione leggermente rossastra; sugli spigoli si nota invece una tonalità di fondo più chiara, biancastra, puntinata di nero (biotite?); ma magari mi sbaglio, eh, sono tutte considerazioni vedendo una foto…

ciao

maurizio
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Kaiman
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Inserito il - 31 maggio 2012 : 21:26:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio,

premetto che la parte grigia nelle rocce di Savelli che si intravede nelle prime foto postate è quella che contiene grafite. Poi inserisco altre 3 foto che riguardano gli ultimi sassi che giustamente tu ipotizzi come granitoidi. Qui di granito se ne trova di tutti i tipi ma in questo caso la grana è molto fine anche se ricorda il granito e molto probabilmente i puntini neri sono dovuti a presenza di biotite.

Le prime 2 foto mostrano una scheggia di tale roccia vista ad un microscopio amatoriale. Ho fatto quello che ho potuto. La terza foto è una tabella associata ad un sasso (la foto del quale non è tanto chiara e non la posto) che si trova all'interno del Giardino Geologico del Parco della Sila. Pensi che le rocce in questione possano essere le stesse di quelle descritte nella tabella: gneiss milonitico che si sarebbe formato a partire da granitoidi?

Per ritornare alle migmatiti devo dire che tali rocce sono segnalate in diversi punti della Sila. Alcune potrebbero contenere torio. Spero di postarvi qualcosa di particolare più avanti.

Luigi


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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 31 maggio 2012 : 22:11:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Kaiman:

Ciao Maurizio,

Le prime 2 foto mostrano una scheggia di tale roccia vista ad un microscopio amatoriale. Ho fatto quello che ho potuto. La terza foto è una tabella associata ad un sasso (la foto del quale non è tanto chiara e non la posto) che si trova all'interno del Giardino Geologico del Parco della Sila. Pensi che le rocce in questione possano essere le stesse di quelle descritte nella tabella: gneiss milonitico che si sarebbe formato a partire da granitoidi?

Luigi



non sembra luigi; forse quarzite

maurizio
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