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 MOLLUSCHI TERRESTRI E DULCIACQUICOLI
 Giovanni Battista Adami (1838 - 1887)
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2342 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 maggio 2012 : 19:37:27 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia


Giovanni Battista ADAMI [Pomarolo (TN), 20 Aprile 1838 - 5 Ottobre 1887, Brescia] è stato militare, cartografo, alpinista e malacologo ed una figura significativa del risorgimento, ma non è facile reperire notizie in rete su di lui, anche per problemi di omonimia. Le notizie che presento sono spigolate principalmente da:

Compendio bio-bibliografico dei Soci dell'Accademia del Dipartimento del Mella, poi Ateneo di Brescia ... (che non trovo più!)
Dizionario del Risorgimento Nazionale. Dizionario Rosi
sito dell'Enciclopedia Treccani

La commemorazione di C. Piersanti in Studi Trentini Sc. Nat. 19, 1938, è stata una grande delusione: l'autore si compiace di discorsi retorici ma è assai parco di informazioni.

ADAMI Giovanni Battista nasce a Pomarolo (TN) il 20 Aprile 1838. Dopo il ginnasio a Rovereto intraprese gli studi giuridici all'Università di Innsbruck, per trasferirsi l’anno successivo a Padova, ma non terminò gli studi perché nel 1859 corse ad arruolarsi volontario nell'Esercito Piemontese, con cui partecipò alla 2a Guerra di indipendenza; nella battaglia di Palestro si guadagnò la medaglia al valore e il grado di sergente.
Di quell'esperienza ha lasciato un diario, il Giornale d'un volontario trentino alla Campagna del 1859 ... , pubblicato postumo cinquant’anni dopo.
Finita la campagna, entrò alla scuola ufficiali di Modena e ne uscì dopo due anni col grado di tenente nell'arma dei bersaglieri. Nel 1862 fu nominato insegnante nella scuola dei bersaglieri istituita a Livorno.
Nel 1866 combattè nella 3a Guerra di indipendenza e a Custoza fu nuovamente decorato. Finita la guerra tornò a Livorno dove "si dedicò con ardore agli studi delle scienze militari e naturali". Al periodo livornese risale anche "una interessantissima tavola, acquerellata ... raffigurante il Piano topografico della città e dintorni di Livorno, rilevato e disegnato da Giovanni Battista Adami e dipinto, tra il 1868 e 1869, dal sergente Rampana, istruttori alla Scuola Normale dei Bersaglieri, un'opera rara per il soggetto - pianta, monumenti e costumi - e per i dettagli topografici e di vita livornese." (Quaderni dei beni culturali, realizzato in occasione delle mostra Arte restituita. 1 luglio - 12 agosto 2007 v. qui)


1870. Lo troviamo in Sardegna, provincia di Sassari, intento fra l’altro a raccogliere molluschi "soprattutto pel territorio della Nura, Ozieri, Alghero e Isola Madalena" ma non potè a completarne lo studio perché "richiamato inaspettatamente sul continente". La ragione è chiara:
Dal 1870 al 1872 prese parte alla repressione del brigantaggio in Calabria, ed è del 1873 il Catalogo dei Molluschi terrestri e fluviatili della Provincia di Catanzaro in Calabria. Comincia così una serie di pubblicazioni legate alle località in cui è distaccato per servizio. Un precedente lavoro si sarebbe tuttavia smarrito (v. elenco in calce).
1872. Col grado di Capitano è fra gli organizzatori del Corpo degli Alpini appena istituito e, al comando della XIII Compagnia Alpini, entrò nel 1873 in Edolo (BS), Valcamonica, dove restò 9 anni. Qui compì studi topografici e geologici sull'Adamello e un po' tutta la Valle Camonica, compiendo anche imprese alpinistiche, per l'epoca, e senza mai dimenticare i molluschi. A ricordare le sue imprese, oltre a lavori e appunti topografici, restano alcuni toponimi quali il «Passo della Tredicesima » e la «Punta Adami».
Passato al Corpo di Fanteria, nel 1882 lo troviamo a Foggia e nel 1887, col grado di Maggiore, a Sciacca in Sicilia, dove rimase bloccato dall'epidemia di colera che in quegli anni imperversò in Italia. Tornato a Brescia, si sottopose ad un'operazione chirurgica (asportazione di un ascesso al collo) per le cui complicazioni morì il 5 Ottobre dello stesso anno, a soli 49 anni.

Socio corrispondente dell'Ateneo di Brescia da l862(?), fu tra i soci fondatori della Società Malacologica Italiana nel 1875. Fu socio della Società Veneto-Trentina di Scienze Naturali, nei cui Atti pubblicò interessanti (e introvabili) lavori. Un modo, immagino, di mantenere i contatti con la sua terra di origine.
Negli archivi militari di lui si conservano disegni, schizzi e studi di fortificazioni austriache soprattutto del Trentino.

G.B. Adami non ha pubblicato molti lavori, e molte delle sue "specie" sono finite del dimenticatoio della sinonimia, ma ovunque ne ebbe l'occasione esplorò il territorio come pochi altri. Molte notizie pubblicate dalla Paulucci, Kobelt e altri ancora, si basano su sue osservazioni e comunicazioni. Il suo contributo è stato particolarmente importante per Chilostoma zonatum /adelozona, e per Chilostoma cingulatum, ma anche per la fauna del Sud e delle Isole.
Piersanti si chiedeva chi fossero stati i suoi maestri nelle scienze naturali: forse un indizio ce lo fornisce lui stesso nei "Molluschi dei dintorni di Sassari", quando dice che questi gli furono classificati "dal compianto signor Appelius" di Livorno. Adami fu a Livorno dal 1862 al 1869 e questo cenno è molto interessante, salvo che Appelius, grande promessa della malacologia che la morte rapì sul più bello, aveva pochi anni più di lui ed il rapporto me lo immagino quello di due amici uniti dalla stessa passione.




Elenco dei lavori, ricavato in buona parte da Il Naturalista Siciliano 1887-88

(1870). Specie di molluschi viventi nel territorio fra il Mincio ed il Chiese. "E' il mio primo lavoro, ma non pubblicato e poi smarrito, per essersi in quell'epoca interrotta la pubblicazione del Bullettino malacologico di Pisa"

1873. Catalogo dei Molluschi terrestri e fluviatili della Provincia di Catanzaro in Calabria Atti Soc.Veneto-Trentina di Sc. Nat. in Padova 2 (1), 1873: 24-48.

Dal 1872 al 1876 "qualche breve articolo nel Nachrichtsblatt della Soc. Malac. Tedesca”. ... (? non ne trovo traccia)

1875. Notizie sul Gruppo dell'Adamello (Torino, 1875);

1875. Molluschi raccolti in Val del Caffaro nell'agosto 1874. Bull. Soc. Malacol. Ital. 1: 93-99.

1876. Molluschi dei dintorni di Sassari in Sardegna. Bull. Soc. Malacol. Ital. 2: 219-222.

1876. Elenco dei molluschi terrestri e fluviali viventi nella valle dell'Oglio, ossia nelle Valli Camonica, di Scalve e Borlezza ... Atti Soc. Ven. Trent. Sc. Nat. 5: 7-95.

1877. Reclamo di priorità. Bull. Soc. Malacol. Ital. 3: 16.

1877. Una nuova forma di Clausilia. Bull. Soc. Malacol. Ital. 3: 65-67.

1879 - Salita alla regione dell'Adamello per valle Adamè - Annuario della SAT 1878, pp. 284-302.

1881. Molluschi postpliocenici della Torbiera di Polada presso Lonato. Bull. Soc. Malacol. Ital. 7: 188-202.

1882. Nuove forme italiane del Genere Unio Boll. Soc. Malacol. Ital. 8: 129-137.

1885. Contribuzione alla fauna malacologica della Valle dell'Adda. Il Naturalista Valtellinese, n. 5,6,7.

1885. Novità malacologiche recenti. Bull. Soc. Malcol. Ital. 11: 204-261.

1886. Secondo elenco o aggiunta ai molluschi terrestri e fluviali viventi nella Valle dell'Oglio ecc. Boll. Soc. Ven. Trent. Sc. Nat. 3: 168-183.

---- Observations critiques sur l'ouvrage de M.Drouets: les Unionidae de l'Italie. Jour. Conchiologie (dichiarato in corso di stampa pochi mesi prima della morte, non mi risulta che sia stato pubblicato)

---- Note sulla malacologia Siciliana. "Lungo lavoro che sto redigendo, sulle ricerche e scoperte che ho fatto nella provincia di Sciacca".

1909. Giornale d'un volontario Trentino alla Campagna del 1859 per l'indipendenza d'Italia ediz. postuma, a cura di G. Sommati di Monbello, Verona 1909).


Nel 1876 (Moll. Oglio) dichiarava di voler comporre "una monografia dell'Helix cingulata, per la quale ho già riunito copiosi materiali, note ed osservazioni", che non vide mai la luce. Si appassionò anche al genere Unio.

La sua collezione fu acquistata dal marchese di Monterosato, e forse si trova ancora a Palermo.



Aggiungo alcune fotografie da Pomarolo, suo paese natale.
1. Municipio
Giovanni Battista Adami (1838 - 1887)
134,34 KB

2. Via Adami
Giovanni Battista Adami (1838 - 1887)
87,65 KB

3. Lapide (municipio)
Giovanni Battista Adami (1838 - 1887)
66,24 KB
Ciao,
fern



Il n'y a de petit dans la Nature que les petits esprits.

iperione
Utente Senior

Città: Cremona


2262 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 09 maggio 2012 : 23:17:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per le notizie biografiche su questo interessante personaggio, morto alla mia attuale età dopo aver contribuito in modo significativo al suo mondo, purtroppo il tempo sembra aver cancellato alcune sue tracce.
Dei suoi lavori del 1876 e del 1886 sugli Atti della Società Veneto-Trentina di Scienze Naturalici ci hai riferito che sono introvabili; vedo che, in fondo all'elenco delle pubblicazioni, hai citato un passo del primo lavoro; hai qualche idea di biblioteche dove potrebbero essere ricercati questi materiali?

Ho visto che per la "Contribuzione alla fauna malacologica della Valle dell'Adda, 1885" mi hai illuso con un link a "Il Naturalista Valtellinese, n. 5,6,7", ma purtroppo non riesco ad aprirlo...




ciao

Iperione
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


9023 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 10 maggio 2012 : 01:43:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un link ma solo per il N° 7

Link

ed i lavori dell'Adami nella miscellanea delle Biblioteca di scienze: Viale Morgagni, 67/a · 50134 Firenze

Link

Basta inserire Adami nella ricerca.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2342 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 maggio 2012 : 10:37:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
per la "Contribuzione alla fauna malacologica della Valle dell'Adda, 1885" mi hai illuso con un link a "Il Naturalista Valtellinese, n. 5,6,7", ma purtroppo non riesco ad aprirlo...

E pensare che avevo fatto copia-incolla! Il problema sono le parentesi che a quanto pare non vengono accettate (diventano spazi). L'indirizzo funzionante è questo, controllato nell'anteprima.

Quanto al testo del 1876, ho fotografato alcune pagine presso la biblioteca universitaria di Padova: ad un certo punto è saltata fuori la regola che è consentito un numero molto limitato di foto (non ricordo quante ma l'avevo già superato) ed ho dovuto smettere all'istante. In nessun altro posto ho trovato limitazioni del genere!



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