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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 GEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 Le macalube di Aragona (AG)
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francesco longo
Utente Super


Città: Partinico
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Inserito il - 26 dicembre 2011 : 17:01:28 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Fresche, fresche per gli amici di questa sezione del FNM.
Le macalube di Aragona (AG); periodicamente la collinetta delle macalube è sconvolta, da eruzioni esplosive accompagnate da boati, con espulsione, da vulcanelli,
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Le macalube di Aragona (AG)
155,15 KB
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Le macalube di Aragona (AG)
163,79 KB
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Le macalube di Aragona (AG)
184,21 KB
Immagine:
Le macalube di Aragona (AG)
119,14 KB di materiale argilloso misto a gas ed acqua scagliato a notevole altezza.
Queste manifestazioni sono dovute alla pressione esercitata da ammassi di gas
accumulatisi nel tempo al di sotto della superficie.
Questo raro fenomeno geologico per analogia con quello vulcanico, viene definito vulcanismo sedimentario e rientra nelle manifestazioni petrolifere superficiali di tipo gassoso.

Saluti

Franco


mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 26 dicembre 2011 : 17:15:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao francesco;

come sempre la sicilia "geologica" ci riserva delle singolarità di tutto rispetto;

mi ha colpito soprattutto la prima foto, nella quale, se non fosse per la scala reale tradita dalle fessure poligonali sul fango, verrebbe quasi da credere che si tratti di vulcani di dimensioni ben maggiori...

come al solito, qualche malsana curiosità: qual è la temperatura delle acque? di che natura è il chimismo di queste acque? venivano in qualche modo sfruttate in passato? e a che scopo?

ciao

maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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francesco longo
Utente Super


Città: Partinico
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Inserito il - 26 dicembre 2011 : 17:34:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dunque maurizio,
il fenomeno si relaziona con le argille non consolidate intercalate in livelli d'acqua salata (vedi schema); è necessaria inoltre la presenza di particolari discontinuità nella formazione terrigena.
Il gas, sfugge attraverso le suddette duscontinuità e trascina con sè sedimenti argillosi ed acqua.
Il materiale viene deposto in superficie dove dà luogo ad un cono di fango, più o meno regolare (altezza ca. 50 cm).

La sorgente di gas che alimenta il fenomeno è ubicata ad una profondità compresa tra i 3-6 km.

La miscela di gas esalanti è costituitaprevalentemente da metano, con basse concentrazioni di anidride carbonica, di elio ed altri costituenti in tracce.

La collinetta della macalube viene localmente chiamata onche "Occhio di Macalubi" per la sua forma circolare e di colore biancastro dovuta alla polvere dei cristalli di sale che su di essa si deposita per evaporazione dell'acqua, come già detto.

Il toponimo deriva dall'arabo "maqlùb" (ribaltamento, rovesciamento).

La collina è delimitata da una faglia ... sarebbe molto lungo spiegarlo

Immagine:
Le macalube di Aragona (AG)
23,48 KB
Franco
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francesco longo
Utente Super


Città: Partinico
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Inserito il - 26 dicembre 2011 : 17:43:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le macalube sono in attività da ca. 2.500 anni, attestate da alcune testimonianze.
Molti scrittori greci, latini, arabi, ne hanno parlato descrivendo le proprietà del liquido fangoso, lo appellavano come “Lacus agrigentinus” (lago agrigentino) o “Ager agrigentinus” (campo agrigentino).

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Cmb
Moderatore


Città: Buers
Prov.: Estero

Regione: Austria


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Flora e Fauna

Inserito il - 26 dicembre 2011 : 18:10:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi ricordo a l'escursione per il Parco delle Salse di Nirano - hanno la stessa causa?
Link



"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile,
et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose
d’un peu satisfaisant sous ce rapport."
H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823

Vieni nel mondo dei Limax d'Italia

Le macalube di Aragona (AG)
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 26 dicembre 2011 : 21:10:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie francesco per la puntuale spiegazione;

le "acque salate" a cui ti riferisci sono fossili? non sono acque calde, in ogni caso?

il confronto con le salse di Nirano - ciao cmb - (che ho visitato cireca 20 anni fa) in effetti è alquanto pertinente: si tratta di acque di fondo clorurato-sodiche, ma con concentrazioni inferiori a quelle attuali dei mari (quindi non fossili); anche lì la fase gassosa principale è costitutita da una miscela di anidride carbonica e metano;

nel sottosuolo della zona di Nirano era accertata la presenza di giacimenti di idrocarburi (anche in questo?);

anche nelle Marche, qui da me, ci sono fenomeni simili chiamati "vulcanelli di fango" con acque sempre sui 12 - 13 C°; spesso però la loro ubicazione si è persa e non sono più rintracciabili per effetto delle attuali pratiche agricole che spianano tutto...

ciao




maurizio
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francesco longo
Utente Super


Città: Partinico
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Inserito il - 26 dicembre 2011 : 23:15:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In epoca romana il fango sgorgante dal terreno veniva utilizzato per cure reumatiche e di bellezza.
Nel corso dei secoli il luogo ha ispirato numerose leggende: secondo una di queste i fenomeni eruttivi dell'area sarebbero iniziati nel 1087 a seguito di una sanguinosa battaglia fra arabi e normanni: il liquido grigiastro sospinto dall'attività eruttiva fu così ribattezzato “sangu di li saracini” (il sangue dei saraceni).
Un'altra leggenda vuole che un tempo nell'area sorgesse una città, e che, un giorno, a causa di un'offesa fatta alla divinità locale, la città fosse stata sprofondata nelle viscere della terra.
Guy De Maupassant, giunto nel sito durante un viaggio in Sicilia nel 1885, descrisse i vulcanelli di fango come pustole di una terribile malattia della natura.
Dagli studi promossi dall’Ente gestore è emerso che la miscela di gas esalati dalle Macalube
di Aragona è costituita prevalentemente da metano (82-99 %), con basse concentrazioni di
anidride carbonica (< 2%) e di altri costituenti in traccia (Elio). La sua origine è di natura
biogenica, legata cioè alla decomposizione di materia organica da parte di batteri anaerobici,
il che esclude qualunque connessione con fenomenologie di origine vulcanica.
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 27 dicembre 2011 : 08:53:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sempre interessanti i miti e le leggende che nascono attorno a fenomeni naturali come questi;

parafrasando e interpretando liberamente la spiegazione scientifica, direi che si tratta della respirazione "cumulata" dei batteri....impressionante;

è stata notata qualche ripresa o fase parossisitca dell'emissione di fango e gas in seguito a qualche terremoto locale? nel caso dei nostri vulcanelli, ad esempio, parrebbe di sì;
infine un'altra domanda: il rilievo che si vede a destra nell'ultima foto, fa partae della copertura della struttura geologica (anticlinalica?) in cui si localizzano le macalube o ci sono in mezzo le faglie di cui dicevi o altri accidenti tettonici che mi sembra da quelle parti non manchino?

buona giornata

maurizio
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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


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Inserito il - 27 dicembre 2011 : 10:25:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
queste "colpevolmente" mi mancano, sono tutto sommato a pochi Km, ma non ci sono mai stato

Gigi
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Federico Marini
Utente V.I.P.

Città: Prato


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Inserito il - 27 dicembre 2011 : 15:05:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
confermo che si tratta di strutture identiche a quelle di Nirano, nel modenese. So che ce ne sono anche qua in Toscana, ma non le ho mai viste
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francesco longo
Utente Super


Città: Partinico
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Inserito il - 27 dicembre 2011 : 16:05:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per gigi: visitale presto.
Per Federico: grazie per il tuo intervento.

Per maurizio.
Una delle faglie, poste a Nord ha formato il gradino (vedi schema). Addirittura l'area attiva dei vulcanelli si sta leggermente spostando verso Est.

Franco
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Le macalube di Aragona (AG)
39,85 KB
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Le macalube di Aragona (AG)
138,58 KB
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 28 dicembre 2011 : 08:24:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
in effetti volevo chiederti a che cosa è dovuta quella morfologia "rialzata" di cumuli di fango secco che si intravedeva sullo sfondo della seconda foto;

collegando quanto dici allo schema che ci proponi, mi verrebbe da dire che, invece che esserne la conseguenza, l'attività dei vulcanelli sia piuttosto la causa di quel piccolo graben allungato est-ovest: come se l'espulsione dei gas e fango determini il collasso o la subsidenza della fascia in cui si localzzano i vucanelli;

ciao, buona giornata

maurizio
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balocchi
Utente V.I.P.


Città: Modena
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 28 dicembre 2011 : 22:48:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I vulcanetti di cui parlate vengono denominati spesso "Salse" (Link Link).

La loro posizione nel quadro geografico e tettonico, non è a caso, anzi sono generalmente distribuite lungo il margine di avanpaese delle catene orogenetiche attive (che si stanno alzando).

Quindi non hanno solo un significato paesaggistico, geoturistico, ma anche di tipo tettonico. Sono presenti vulcani di fango anche in altri paesi del mondo come in Romania, comunque sempre in un contesto tettonico ben preciso che ho descritto precedentemente.

Anche per il caso di Aragogna, le salse potrebbero essere messe in relazione alla subduzione lungo la fossa di Gela. Io non so tanto al riguardo, chiedo a Franco ch sicuramente ne sa più di me...

Paolo
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Suffuru
Utente Junior

Città: Catania
Prov.: Catania

Regione: Sicilia


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Flora e Fauna

Inserito il - 29 dicembre 2011 : 11:49:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Francesco ma quelle di paternò le hai mai viste? Sono molto belle ma in mano allo scempio più totale, sai se la geomorfologia è uguale da quella da te descritta?
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francesco longo
Utente Super


Città: Partinico
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Inserito il - 29 dicembre 2011 : 17:37:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Allego cartine ulteriore chiarimento
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Le macalube di Aragona (AG)
165,48 KB
Immagine:
Le macalube di Aragona (AG)
91,32 KB

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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 29 dicembre 2011 : 22:00:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie francesco per l'inquadramento geologico regionale;

ho capito che cos'è (in realtà come si forma) quel materiale che si intravede sullo sfondo della seconda foto: guarda qui, incredibile e stupendo (sai ogni quanto avvengono? ti è mai capitato di assistere?), non me l'aspettavo così violente

Link

maurizio
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francesco longo
Utente Super


Città: Partinico
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Inserito il - 29 dicembre 2011 : 22:11:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per Suffuru, quelle di Paternò ne ho sentito parlare ma purtroppo non le ho mai viste.

Per Paolo, ciao spero che le cartine siano esaustive.

Ciao maurizio, conoscevo già questo video.
Non mi è capitato mai di "assistere dal vivo" anche se ci sono stato una decina di volte.

Un caro saluto a tutti gli amici

Buona serata

Franco




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balocchi
Utente V.I.P.


Città: Modena
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 30 dicembre 2011 : 00:03:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie... molto interessante...

Paolo
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Suffuru
Utente Junior

Città: Catania
Prov.: Catania

Regione: Sicilia


47 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 30 dicembre 2011 : 09:48:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie mille, ti consiglio proprio di fare un giro dalle mie parti!!!
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francesco longo
Utente Super


Città: Partinico
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Inserito il - 30 dicembre 2011 : 19:13:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per suffuru, appena ricomincio con le escursioni sull'Etna...

Ciao

Franco
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hutia
Utente Senior

Città: piazze
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1081 Messaggi

Inserito il - 30 dicembre 2011 : 19:59:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Federico, in Toscana , dove?
Fabrizio
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