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 Cernuellopsis ghisottii nell'Appennino Centrale
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Inserito il - 26 settembre 2011 : 17:10:59 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Non dovrebbe esserci eppure c'è.

Prati sopra Frontignano (MC) a 1350 m nei Monti Sibillini.

Diametro maggiore 6,5/8 mm

L'aspetto è di Candidula unifasciata con il giro leggermente angolato alla periferia.


Cernuellopsis ghisottii
Cernuellopsis ghisottii nell''Appennino Centrale


Popolazione aliena? Specie relitta? o qualcos'altro?



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Sandro

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Inserito il - 30 settembre 2011 : 02:01:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Un primo esame anatomico ha confermato che si tratta di una Candidula del gruppo unifasciata, il ritrovamento avvenuto presso una zona antropizzata lascia dei fondati dubbi che si tratti di una popolazione autoctona dei Monti Sibillini.
La zona è stata oggetto di un massiccio rimboschimento a conifere,il bosco di faggio è praticamente inesistente.
Solo ulteriori ritrovamenti in zone meno degradate potrebbero confermare la presenza di una popolazione relitta di questo gruppo in quell'area.
La bocca mostra una forma molto particolare che riflette la forma dei giri presentando una forma quasi quadrangolare che la distingue dalle popolazioni tipiche che presentano una base più arrotondata ed una forma della conchiglia più globosa che portano ad un'apertura più arrotondata.
Non è stato possibile un confronto anatomico con materiale tipico per valutare eventuali differenze.



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Sandro
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Inserito il - 30 settembre 2011 : 10:42:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
a parte la costolatura meno espressa mi sembra molto simile a questi esemplari trovati molti anni fa in un monte del gruppo del coscerno a circa 1400, sempre nel piano cacuminale
diametro intorno a 6 mm

Immagine:
Cernuellopsis ghisottii nell''Appennino Centrale
78,98 KB

che ne pensate?

ciao

ang
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Inserito il - 01 ottobre 2011 : 23:30:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La forma dell'apertura corrisponde,il guscio mi sembra calcinato ed eroso, nel secondo esemplare la banda scura è quasi scomparsa, ma non ci sono dubbi, è proprio la stessa specie.
Questa nuova segnalazione depone in favore di una specie autoctona,potrebbe essere un'entità sconosciuta.
Ieri ho inviato le foto al prof. Giusti per avere un suo parere su questo ritrovamento.



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Sandro
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Inserito il - 03 novembre 2011 : 00:35:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ecco l'unico esemplare di Candidula cf. gigaxi(inizialmente det. C.unifasciata) che sono riuscito a trovare presso Nizza sul Col d'Eze, con il diluvio che mi cadeva sugli occhiali non era facile trovare lumachine così piccole. L'esemplare fotografato ha un diametro di 8 mm.

Candidula cf gigaxi Col d'Eze - Nizza

Cernuellopsis ghisottii nell''Appennino Centrale


Indubbiamente la popolazione dei Sibillini è molto simile anche se restano confermate le differenze che avevo notato prima di fare un confronto con esemplari francesi.
Oltre l'apertura più quadrangolare nell'esemplare appenninico si può notare un accenno di carenatura ed un ombelico più aperto.
Per sapere il reale status di questa forma appenninica ci vorra parecchio tempo,ma per il momento possiamo considerare ampliato molto verso sud l'areale di Candidula unifasciata.



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Inserito il - 03 novembre 2011 : 02:08:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ancora una popolazione nell'Appennino Centrale, 1300 m presso la strada che da Tornimparte(AQ) sale verso Campo Felice sotto il Monte Orsello nel Gruppo del Velino-Sirente.
Diam 7/8 mm.


Candidula cf unifasciata gruppo Velino-Sirente

Cernuellopsis ghisottii nell''Appennino Centrale


Questo ritrovamento allarga molto l'areale conosciuto di questa forma appenninica,il colore di fondo varia dal beige al bianco candido nella stessa popolazione.
Gli altri caratteri prima segnalati rimangono costanti in questa popolazione piuttosto lontana dalle precedenti.

La popolazione di Candidula unifasciata più meridionale che conoscevo era localizzata nei monti che sovrastano Prato dove l'ambiente non è calcareo ma costituito da macigno toscano,questa possibilità di non essere strettamente legata ad un ambiente calcareo potrebbe consentire a questa specie un passaggio che attraverso L'Appennino Tosco-Emiliano e quello Umbro-Marchigiano riunisca queste popolazioni apparentemente isolate a quelle continentali.





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Inserito il - 08 novembre 2011 : 00:18:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Con molta fatica e con l'aiuto delle illustrazioni di Gittemberger sono riuscito a fare un passettino avanti.

On Trochoidea geyeri (Soos, 1926) .....

La specie francese del Col d'Eze presso Nizza postata in precedenza con costicine fitte e regolari corrisponde a Candidula gigaxi e non a C.unifasciata.

Le forme appenniniche con costolatura più marcata ed irregolare ed accenno di carena si avvicinano alle forme di Candidula unifasciata acosmia (Bourguignat, 1882) e Candidula unifasciata rugosiuscula (Michaud, 1831), forme termofile della Francia meridionale.

In vari lavori di Pfenninger Candidula rugosiuscola analizzata geneticamente è considerata specie distinta da Candidula unifasciata,per C.acosmia, che è la forma più simile a quella appenninica non ci sono dati ma verrebbe assimilata ad una variazione morfologica di C.rugosiuscola.

L'ipotesi di un'area rifugio di questa specie in periodo glaciale che si estendesse dalla Francia meridionale alla penisola italiana può essere anche verosimile, ma solo uno studio genetico potrà chiarire l'esatta posizione di queste popolazioni rispetto a quelle francesi che sono piuttosto distanti.



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Inserito il - 09 gennaio 2021 : 18:51:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Con il numero 1885 nella revisione delle Candidula di Chueca et al. compare Cernuellopsis ghisottii.
L'esemplare proviene da quelli pubblicati all'inizio di questo post come Candidula cf unifasciata loc. Frontignano nei Monti Sibillini.
Come è difficile classificare un esemplare, in compenso ci consente di ampliare notevolmente l'areale di Cernuellopsis.
Gli esemplari del Velino - Sirente invece rientrano in Candidula unifasciata.
Un dubbio rimane per gli esemplari di ang che presentano la forma carenata della spira simile a quella degli esemplari di Frontignano.



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