Anche ciò che sembra più ovvio a volte crea problemi. Questi esemplari con colorazione molto variabile di circa 24 mm di diametro l'avremmo certamente classificati Xerosecta cespitum(Draparnaud,1801) ma Gerhard Falkner vedendo gli esemplari ha corretto la mia diagnosi in Xerosecta introducta(Villa & Villa,1841).
X.cespitum o introducta?
Non sapendo decidere per mancanza di elementi ho cercato conforto nella checklist francese che condivide con noi questa specie.
Essendo considerata obsoleta la checklist di Falkner che aveva dieci anni di checklist francesi ne ho trovate due, una datata 7/2011 curata da Gargominy et al. edita su Malaco ed una datata 8/2011 curata da Welter-Schultes et al. edita su Folia Conchilyologica.
L'opinione delle due checklist non mi ha aiutato molto, è diametralmente opposta. La prima considera X.introducta specie valida senza ulteriori commenti, la seconda la considera sinonimo di X.cespitum.
Secondo l'autrevole opinione di Animalbase la separazione specifica sarebbe basata sulle differenze anatomiche riscontrate tra gli esemplari di Poujols (Hérault) e di Montpellier che differiscono anatomicamente dalle forme delle Alpi Marittime più depresse e con ombelico più ampio.
Non conosco lavori anatomici pubblicati su quest'argomento che penso dovrebbe essere approfondito.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Bellissimi esemplari! Falkner parlava di 2 specie separate nel 1990; nella Checklist del 2002 sostiene che il confronto anatomico conferma l'ipotesi, ma non dice nulla piu' di quanto riportato in Animalbase, dove si ribadisce che non esistono pubblicazioni in merito. C'e' un dato che mi era sfuggito: per Falkner e Gargominy Xerosecta cespitum e' un endemisno francese: quindi gli esemplari italiani, o almeno quelli liguri, sarebbero X.introducta. A torto o a ragione, il loro punto di vista e' questo. Un altro aspetto, forse non trascurabile, e' che esiste una lunga tradizione circa introducta in Italia. Gia' i Villa indicavano Helix cespitum var. introducta dalla Liguria, mentre Strobel (1853) e Stabile (1864) assegnano gli es. piemontesi a questa varieta'. Anche Kobelt e Westerlund mi pare fossero sostanzialmente di questa opinione (depurati di alcune varieta' oggi dimenticate). Va da se' che neanche allora mancavano opinioni divergenti. Ciao,