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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Lucabio
Utente Senior
Città: Mongardino
Prov.: Asti
Regione: Piemonte
4359 Messaggi Tutti i Forum |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 luglio 2011 : 21:55:05
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L'ha sentita distintamente mio cognato che era al primo piano della sua casa, nel Roero. Curiosamente mia sorella, al piano di sotto, non ha sentito nulla (dico curiosamente perchè distano 42 Km circa dall'epicentro, molto meno di te a Asti,e in teoria avrebbe dovuto essere tanto forte da sentirsi anche al pianterreno).
Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 luglio 2011 : 23:10:07
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ciao D21, "purtroppo" (e talvolta per fortuna) la distanza epicentrale è solo uno dei fattori che determinano l'ampiezza delle oscillazioni e le accelerazioni al suolo delle onde superficiali (quelle che i sismologi chiamano L); ce ne sono molt altri, tra i quali il più importante è la costtuzione del terreno negli ultimi 30-40 m dalla superficie e, ovviamente, l'interazione tra il terreno e la struttura in elevazione; in altre parole ci sono fattori di amplificazione sismica locale che possono operare su differenze di distanze anche molto minori di quelle che citi tu;
buona serata a tutti
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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Lucabio
Utente Senior
Città: Mongardino
Prov.: Asti
Regione: Piemonte
4359 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 luglio 2011 : 08:53:00
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Interessante.. casa mia è situata sulla sommità di una collina, a circa 180 m slm, su un versante scosceso esposto a nord. Da quello che so io, i 30 - 40 metri sottostanti sono composti nella parte sommitale da sabbie (tipiche sabbie gialle dell'astigiano), e da argilla (argilla grigio azzurra) sottostante più profonda, con un interfaccia mista tra i due strati.
Ciao!
Luca
Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata. Albert Einstein
Non c'è niente come la paleontologia. Nessun piacere può essere paragonato a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo. Charles Darwin
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 luglio 2011 : 12:10:14
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...la situazione morfologica che descrivi (zona di "cresta" o crinale), a prescindere dal substrato, è una di quelle in cui ci si aspetta un'amplificazione dello scuotimento durante un sisma;
le sabbie sono "pericolose" solo se non sono cementate o "addensate" (cioè se sono "sciolte", nella terminologia geotecnica) e sono sature d'acqua: in questo caso il pericolo maggiore è quello della cosiddetta "liquefazione": le sovrapressioni che insorgono nella fase acquosa per effetto dello scuotimento, annullano le tensioni efficaci dello scheletro solido della sabbia, che diventa temporaneamente simile ad un liquido appunto, senza più nessuna componente attritiva della resistenza...ma questa situazione si verifica, cioè può verificarsi (e la mormativa prevede una verifica a questo tipo di situazione), in genere nelle pianure alluvionali o costiere, dove spesso si rinvengono sedimenti "sciolti" con falda a poca profondità dal piano campagna; non è assolutamente il tuo caso;
nella nostra regione, colpita dal terremoto del '97 assieme all'umbria (e comunque area sismica da sempre), molti comuni hanno ormai la cosiddetta "microzonazione sismica" in cui le situazioni a cui facevo riferimento sono ben indicate e caratterizzate; il Piemonte come è messo?
maurizio ____________________
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“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 settembre 2011 : 19:49:37
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ecco, ad esempio, che effetto può dare un substrato roccioso "più duro e più vicino alla superficie" (harder and closer to the surface)....la sismologa ad un certo punto del video paragona la propagazione del sisma al "ring" prolungato di un campanello...rende bene l'idea
Link
maurizio ____________________
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