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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

Regione: Puglia


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Inserito il - 09 giugno 2011 : 12:57:18 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Riguardo al Biacco ho sempre fatto questo tipo di considerazioni e non ho ancora trovato delle risposte certe

1) nel nord Italia esistono le due varietà di Hyerophis viridiflavus, una melanica e l'altra giallonera

2) esse non sono state "ancora" differenziate in "specie" differenti,(tranne, se non ricordo male, quella esistente in Sardegna)

3) dovrebbero quindi accoppiarsi generando prole fertile

DOMANDE


Nelle zone di contatto queste due varietà si accoppiano realmente tra loro?

Se la risposta è si: la prole presenta caratteristiche di pattern e colorazione intermedie tra le due forme oppure si sdifferenziano le due varietà originarie?

(Mannaggia,... proprio ora che Zoro non c'è più... mi vengono questi dubbi.....)

AlexOphis
Utente V.I.P.


Città: Teramo
Prov.: Teramo

Regione: Abruzzo


156 Messaggi
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Inserito il - 09 giugno 2011 : 13:47:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bella domanda Aspis...da quel che so io una volta la versione melanica veniva ritenuta una sottospecie a se, chiamata H.V.Carbonarius, come nel caso di Zamenis Situla, con la varietà Leopardinus(ocellata) e quella Situla(striata).
Quest'ultima specie si accoppia tranquillamente, generando prole con la livrea che presenta le caratteristiche di entrambi. Addirittura Nicola ne ha postata una nella discussione del "gioiello pugliese".
Nel caso di H. Viridiflavus accade lo stesso. E' possibile che la prole genretata sia quella che in età adulta presenta le caratteristche di H.V.Carbonarius, ma non sfoggi un melanismo perfetto.
Anche se poi al livello di genetica ci sono i geni recessivi e predominanti, quindi magari può capitare che due individui apparentemente uguali (ma con un gene recessivo dell' altra varietà)si accoppino, e poi si abbia nuovi nati con le caratteristiche di entrambe le colorazioni, o addirittura completamente carbonarius o viridiflavus.
Comunque non so se nelle regioni in cui esistono entrambe le varietà si accoppino tra loro,ma penso che dovrebbe essere normale... dalle mie parti c'è solo la var. Carbonarius, mi dovrei rimettere un pò sui libri
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Mauro Grano
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3855 Messaggi
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Inserito il - 09 giugno 2011 : 14:04:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nel caso di sovraposizione di areale le due due forme si possono tranquillamente accoppiare, del resto la specie è assolutamente la stessa !
Per quanto l'aspetto fenotipico dei nascituri entra in ballo tutta la genetica mendeliana, tenendo in considerazione il patrimonio genetico dei due riproduttori.

Mauro
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


6360 Messaggi
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Inserito il - 09 giugno 2011 : 14:31:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Francesco, è vero che Zoro non c'è ma se avrai pazienza, sicuramente sarai Fortunato!

nin
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Ester Lux
Utente Senior


Città: Scandicci
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


879 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 giugno 2011 : 14:36:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Oltre a ciò che saggiamente dice Mauro, comunque nascono anche esemplari con pattern e livrea integradate ossia di colore ibrido tra nero/giallo e nero puro come appunto i bizzarri biacchi otrantini... quantunque li secondo me ci sta una stporia diversa che non dico perchè qui non è accettata da nessuno tranne uno che non ricordo... .

Ester Ubi Lux Animadvertit Tenebra Projecit
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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

Regione: Puglia


2618 Messaggi
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Inserito il - 09 giugno 2011 : 18:13:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Francesco, è vero che Zoro non c'è ma se avrai pazienza, sicuramente sarai Fortunato!


Speriamo!...
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Tiraxiatu
Utente Senior

Città: Palermo
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


1314 Messaggi
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Inserito il - 09 giugno 2011 : 20:06:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
1) nel nord Italia esistono le due varietà di Hyerophis viridiflavus, una melanica e l'altra giallonera


I due cladi (non si parla ancora di specie poichè bisogna esser prudenti, ma senza dubbio non si può parlare di "varietà") principali sono:
a) uno occidentale a maggioranza giallo-nera che comprende grossomodo le popolazioni dal Lazio (più o meno) in su che stanno ad ovest degli Appennini
b) uno orientale a maggioranza melanotica/melanica che comprende la Sicilia il sud-Italia e tutte le popolazioni che stanno ad est degli Appennini (dalla pianura padana in su la faccenda è più difficile da descrivere)


2) esse non sono state "ancora" differenziate in "specie" differenti,(tranne, se non ricordo male, quella esistente in Sardegna)


La popolazione sarda fa parte senza dubbio del clade occidentale (quelli soprattutto gialloneri) e ne è poco differenziata

Nel primo link che metto sono stati messi in evidenza possibili ibridi, personalmente credo non sia un problema in casi di popolazioni miste.

Ecco due link sulla situazione:

Link

Link
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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


6700 Messaggi
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Inserito il - 09 giugno 2011 : 22:04:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Provo a riassumere cosa dice il "Fauna d'Italia - Reptilia" di recentissima pubblicazione (dicembre 2010): si tratta semplicemente dell'abstract dell'articolo in questione.

Le ricerche di Rato et al. (2009) (si tratta dell'articolo di cui al secondo link del messaggio precedente) utilizzando sequenze di DNA mitocondriale e nucleare, hanno confermato la presenza in Italia di 2 gruppi di biacchi, distinti da aplotipi mitocondriali diversi:

- il primo gruppo è la sottospecie viridiflavus, che andrebbe dalla Spagna, alla Francia, Corsica, Sardegna, Italia nord-occidentale, Italia centrale a ovest degli Appennini (dove un tempo erano descritte le sottosp. kratzeri all'isola di Montecristo e la sottosp. sardus in Sardegna: entrambe oggi non più considerate valide).

- il secondo gruppo è la sottospecie carbonarius presente in Italia del nord (escluso il nord-ovest), Italia centrale a est degli Appennini, Italia meridionale, Sicilia.

Fra i due gruppi c'è una distanza genetica del 4%, per cui, dice il "Fauna d'Italia", non si possono dividere in specie diverse. Si parla invece solo di sottospecie, distinte su base genetica e geografica, ma, recita il librone (pagina 513), entrambe le sottospecie comprendono individui sia a pattern viridiflavus sia a pattern carbonarius.
In altre parole, se ho ben capito, se trovo un biacco tutto nero in Lombardia esso sarà comunque Hierophis viridiflavus viridiflavus, e se ne trovo uno giallo-nero in Sicilia esso sarà comunque H.v.carbonarius!

Dunque i due fenotipi possono ibridarsi beatamente, anche dando pattern intermedi, ma la sottospecie sarà sempre la stessa poichè i genitori, pur avendo pattern diversi, appartenevano alla stessa sottospecie.

Mi chiedo però a che sottospecie verrebbe ascritto un eventuale ibrido nato sulla dorsale appenninica, fra un maschio proveniente da ovest e una femmina da est (dunque sottospecie diverse): suppongo che questi incroci esistano. Posso solo immaginare che, qualunque sia il pattern che assumano, verranno classificati appunto come ibridi, cioè casi a se stanti, con differenza genetica minore del 4% rispetto a entrambe le sottospecie conclamate.

Dario.


"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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Tiraxiatu
Utente Senior

Città: Palermo
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


1314 Messaggi
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Inserito il - 09 giugno 2011 : 22:37:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ah, il volume sui Rettili di "fauna d'Italia" ancora mi manca! Mannaggia!
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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

Regione: Puglia


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Inserito il - 10 giugno 2011 : 06:09:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie a tutti!

Ora mi è tutto molto più chiaro!

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aiace
Utente V.I.P.

Città: milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 10 giugno 2011 : 09:13:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io in Valcamonica, ho potuto osservare ad un metro di distanza l'uno con l'altro 2 Biacchi adulti. Uno era di colore verde smeraldo lungo tutto il dorso, mentre il ventre era tutto giallo carico. L'altro era nero sul dorso, ma giallo sulla pancia. Ora, io in tutte le osservazioni, no ho mai piu' visto degli esemplari con le due livree (superiore ed inferiore,) cosi' ben distinte e marcate.
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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

Regione: Puglia


2618 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 11 giugno 2011 : 00:07:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io in Valcamonica, ho potuto osservare ad un metro di distanza l'uno con l'altro 2 Biacchi adulti. Uno era di colore verde smeraldo lungo tutto il dorso, mentre il ventre era tutto giallo carico. L'altro era nero sul dorso, ma giallo sulla pancia. Ora, io in tutte le osservazioni, no ho mai piu' visto degli esemplari con le due livree (superiore ed inferiore,) cosi' ben distinte e marcate.


Peccato che tu non abbia potuto fotografarli!
Sarebbe stato davvero interessante!
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 giugno 2011 : 15:55:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho sentito anche io parlare di biacchi verde smeraldo aiace, ma ho sempre pensato che si trattasse di giochi di colori provocati dal movimento con il nero e il giallo che si mescolano nello strisciare del serpente. Tu sei sicuro che fosse verde?! Chissà che meraviglia che era
Io a Lavezzi, tra Corsica e Sardegna ho trovato questa livrea:

Immagine:
Ai posteri l''ardua sentenza...
10,63 KB

Immagine:
Ai posteri l''ardua sentenza...
20,68 KB

Era un biacco relativamente piccolo, un metro a malapena, e non ne ho visti di più grossi, ma ci sta che ce ne fossero....
Il sopra sembrava una fase intermedia tra carbonarius e viridiflavus, perché viste le dimensioni avrebbe dovuto essere più giallo se viridiflavus vero e proprio.... e il sotto da carboniarus!
In un altra isoletta della Sardegna chiamata Maldiventre mi ricordo che vidi un biacco delle medesime dimensioni che era in tutto e per tutto un viridiflavus per livrea....

Non sapevo che i biacchi della clade carbonarius fossero considerati i medesimi sia al centro-oriente che al sud! Grazie delle delucidazioni!
In provincia di Bologna comunque se ne trovano diversi di carbonarius...


Che importa se le miniere si riempiono di apparecchi elettronici e scorie nucleari, il mio giardino è in ordine e pieno di fiori; che importa se le foreste diventano pellet da combustione, a me l'ossigeno non manca; che importa da dove viene ciò che mangio, basta che ci sia da mangiare; che mi importa di montagne che crollano a suon di martellate, quando la mia casa sta in piedi...

Se solo potessi rendermi conto che è il mondo la mia casa...

Bernardo

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aiace
Utente V.I.P.

Città: milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


199 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 13 giugno 2011 : 08:50:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Purtroppo e ovviamente non avevo la macchina fotografica !!! Ma questa colorazione caratteristica, potrebbe appartenere ad una sottospecie di biacco con areale camuno. E se si , esistono degli studi focalizzati in Valcamonica ?
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