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 Dov'è il limite occidentale di Chilostoma illyricum?
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 aprile 2011 : 20:49:12 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Secondo Falkner, come già Kobelt, l'Adige costituisce il limite occidentale di Chilostoma illyricum. Kobelt sottolineava inoltre che i rilievi intorno al lago di Garda non sono abitati nè da illyricum nè da adelozona, che pertanto sono geograficamente ben separate. L'unica segnalazione di Chilostoma illyricum ad ovest dell'Adige, a me nota dalla letteratura, è l'Elenco dei Molluschi del Monte Baldo (De Betta, 1854), dove si menzionano le località di Pazzon e Ferrara M.Baldo.
Da un po' di tempo, all'occasione, cerco evidenze di questa specie a destra dell'Adige; qualche mese fa l'ho trovata ad Affi, a sud del M.Baldo, e recentemente ho voluto controllare la segnalazione di De Betta per Ferrara M.B. Nonostante il tempo trascorso, la popolazione resiste tuttora in buona salute! Nella cartina sono indicate le località in cui l'ho osservata l'ultimo anno (cerchi rossi) e le segnalazioni di De Betta (cerchi azzurri). Preciso che ad est dell'Adige, nonostante siano indicati pochi punti, credo sia presente ovunque.

Chilostoma illyricum da Ferrara M.B.
Dov''è il limite occidentale di Chilostoma illyricum?
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Dov''è il limite occidentale di Chilostoma illyricum?
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SnailBrianza
Moderatore


Città: Besana in Brianza
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


1619 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 aprile 2011 : 21:57:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Molto interessante la ricerca che stai effettuando, penso che pochi abbiano un'idea chiara sulla distribuzione di molte specie di Chilostoma e forse poco alla volta riusciremo ad avere un quadro generale che coprirà tutta la zona del nord d'Italia.
Personalmente penso che bisogna stare molto cauti nel prendere come vere molte segnalazioni dell'ottocento, molte di queste sono spesso errate perchè basate su ritrovamenti di specie confuse con altre. Pellegrino Strobel in "Note malacologiche d'una gita in Val Brembana" sosteneva ad esempio di non aver mai trovato in Val Brembana il Chilostoma adelozona ma solo la Helix zonata var. brembana considerandola una forma di passaggio con Chilostoma illyricum. In Val Brembana posso affermare che la Helix zonata var. berembana è quella che oggi viene chiamata Chilostoma adelozona anche se è tutto da dimostrare che questa non sia veramente una forma o sottospecie di Chilostoma zonatum. Il Chilostoma illyricum invece mi da l'impressione di appartenere ad un altro "gruppo", quello che oggi è riconosciuto come sottogene Faustina.

Vittorio


"La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca." (M.Heidegger)
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2348 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 30 gennaio 2012 : 15:07:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ci sono novita'. Un paio di localita' vanno ad infittire i punti fra Caprino e Ferrara M.B. a dimostrazione che le precedenti non erano popolazioni isolate.
Guardando la cartina era "naturale" aspettarsi che si spingesse fino al lago, nei pressi di Garda, dove infatti l'ho trovata. Vista la stagione erano solo gusci vuoti, per lo piu' consumati ma piuttosto numerosi.
Contrariamente a quanto si legge in letteratura, quindi, Chilostoma illyricum non solo oltrepassa l'Adige, ma raggiunge addirittura la sponda del lago.
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 30 gennaio 2012 : 16:57:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Credo che sia molto importante molto importante stabilire i confini dell'areale di una specie, è proprio in quasta zona che è più probabile trovare sovrapposiziomi di areale con specie simili o eventuali ibridizzazioni.
Questo dato è fondamentale per capire se si tratti di specie o sottospecie.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


9027 Messaggi
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Inserito il - 30 gennaio 2012 : 17:12:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di SnailBrianza:

Il Chilostoma illyricum invece mi da l'impressione di appartenere ad un altro "gruppo", quello che oggi è riconosciuto come sottogene Faustina.

In questa discussione è stato sottolineato che il sottogenere "Faustina" non dovrebbe essere utilizzato per questa specie che per le sue caratteristiche dovrebbe rientrare nel sottogenere "Campylaea".



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2348 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 dicembre 2013 : 22:08:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' ormai ora di un nuovo aggiornamento. Comincio con una notizia tratta da Kofler & Kollmann: Zur Schneckenfauna im Gebiet zwischen Camonica-Tal und Etsch-Tal. Mitt. Deutschen Malak. Gesellschaft. 1975, essenzialmente una raccolta di vecchi appunti di Florian Schrott, dove trovo (in traduzione):
Nago, presso Torbole sul Lago di Garda, Trentino, 7.7.1935. Helicigona planospira illyrica, 1 Es. vivente. Sotto il Doss Casina
(in figura, il cerchietto blu con punto interrogativo, in alto a sx).
Alla prima occasione mi sono fiondato al Doss Casina (960m), ma di illyricum nessuna traccia. Per inciso, ho scoperto che la località è divenuta famosa nella Grande Guerra anche per una incredibile concentrazione di futuristi (v. qui e qui).
Infine, oggi ho trovato un guscio di C.illyricum fra Mori e Loppio, sul bordo settentrionale del M.Baldo, non lontanissimo dalla località segnalata da Schrott (il punto rosso più a nord).

Ritrovamenti di Chilostoma illyricum ad ovest dell'Adige. Blu: letteratura
Dov''è il limite occidentale di Chilostoma illyricum?
113,29 KB
Ciao,

fern



Il n'y a de petit dans la Nature que les petits esprits.
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


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Flora e Fauna

Inserito il - 28 dicembre 2013 : 14:59:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nella Malacologia Italica di Carlo Alzona, 1938, di cui ringrazio Garagolo, si legge
La Campylaea illyrica Stab. è diffusa in Italia dalla regione Giulia alla valle del Sarca (V. Graziadei 651) che sarebbe l'estremo limite occidentale finora noto.

Presumo che il riferimento a Graziadei riguardi la "Fauna malacologica giudicariese" (1935) dove, in una lista di specie, si trova semplicemente
Campylaea illyrica tiesenhauseni, Campiglio (Steffanini)
Poiché tiesenhauseni sembra essere specie a sè (v. qui) la cosa non interessa in questa discussione. La località era stata già segnalata dall'Adami nel 1876:
nella valle del Sarca già presso le sue origini, vive l' H. planospira Lam. (umbilicaris Brum.), della quale il Capitano Stefanini trovò una interessantissima varietà albina presso lo stabilimento alpino di Campiglio ove pare comune.
e il punto corrispondente era già segnato nella cartina in questa discussione. Tuttavia esiste una segnalazione storica per la zona, ad opera di Gredler (1869):
Helix hispana L, planospira Rossm. ... sehr verkümmert in Judikarien
piuttosto vaga e in mancanza di conferme preferisco ignorarla. Questa non dovrebbe essere tiesenhauseni, che Gredler ha sempre chiamato "albin" o "blendling" prima di dedicarla all'amico barone von Tiesenhausen. Del resto quel carattere "verkümmert" (= atrofizzato; nel senso di malconcio?) non le si addice. Chissà! Proprio da quelle parti si situa un altro mistero della nostra malacologia: Heleobia spinellii Gredler, a quanto pare mai più ritrovata in seguito. Ciao,

fern
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papuina
Utente Senior


Città: SAN PIETRO IN CASALE
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 28 dicembre 2013 : 16:19:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Fern, nel secondo link si apre una discussione sul falco,,,,almeno a me….
Beppe

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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2348 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 dicembre 2013 : 17:57:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Chiedo scusa: mancava un "9" alla fine: l'indirizzo corretto è
Link

fern
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