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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


4540 Messaggi
Micologia

Inserito il - 15 aprile 2011 : 13:27:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Ba bene, però, in fondo, è una citazione di altri, in un linguaggio colorito di 2000 anni fa tradotto prima in greco, poi in latino ecc.....; magari enfatizzato dalle traduzioni .....

Il senso, mi pare di capire, è il richiamo a non trattare questioni sottili in maniera semplicistica e sommaria o, peggio, in maniera sprezzante.
Qualcosa del genere è scappato anche a me nella discussione sull'energia.


Quello che trovo buffo è che questa è una delle poche discussioni in cui siamo tutti d'accordo sul tema, ma, per amore di polemica, siamo riusciti a litigare sulle motivazioni per cui siamo tutti d'accordo! Non è curioso?

luigi



Il senso è quello di alludere che, trovandosi di fronte a persone ignoranti ed integraliste a cui tanto è impossibile far cambiare idea, è meglio lasciar stare ed evitare di discutere.
Però si pensa bene di esplicitare ad alta voce tali pensieri.

Detto questo, io uscirei dalla polemica e farei andare avanti la discussione, sottolinenado però che sarebbe il caso dis tigmatizzare certi atteggiamenti, peraltro già emersi in un recente passato.

Il focus dovrebbe essere, a mio avviso, la relazione tra un'entità scientifica pubblica e la presenza al sui interno di pensieri antiscientifici.

Cercare insmma di capire se, quanto e fino a che punto visioni ideologiche possano essere inculse all'interno del mondo scientifico.
E, attenzione, questo argomento è estremamente scottante anche per noi "naturalisti", poichè la visione di molti(più o meno assolutisti in entrambe i sensi) crea grai problemi sulla definizione delle priorità "dovute" alla razza umana.

In ogni caso in ambiente scientifico, pensiamo alla ricerca ma non solo, alla medicina, alle politiche energetiche ecc., ogni passo sottostà anche ad un analisi antropocentrica, etica e morale secondo paramentri umani che sono soggettivi, per cui è difficile parlare di una scienza svincolata da questi fattori.

Ogni ragionamento è, in qualche modo, figlio di considerazioni etiche, morali e ideologiche, per cui la definizione di cosa(in questo caso specifico) debba o non debba fare il CNR, di come debba essere organizzato e strutturato, è argomento tutt'altro che banale.
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theco
Utente Super




6116 Messaggi
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Inserito il - 15 aprile 2011 : 21:50:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gigi58:

grazie per i porci


Quel versetto significa che non ha alcun senso cercare di spiegare cose non riassumubili con il solo uso della ragione e meno che mai ha senso farlo nei confronti di chi considera la ragione alla stregua di una religione.

Il testo da cui è tratto quel versetto parla per allegorie, non è nemmeno troppo difficile comprenderlo, ma se tu Gigi desideri invece fermarti alla lettera e offenderti, guardando il dito anzichè la luna... buon pro ti faccia.



Messaggio originario di Acipenser:
L'estratto a mio avviso lede i punti 1, 2, 3 della sezione 3 del regolamento di sezione.


Aci, il fatto che una citazione evangelica possa ledere, nell'ordine, il principio di tolleranza verso gli altri, il principio di non aggressività verso gli altri e infine il principio di civiltà verso gli altri sono certo che sia la cosa più curiosa che mi sia mai capitato di leggere, da sempre.



A questo punto non mi resta altro che congedarmi da questa sezione e da tutti voi, ringraziandovi indistintamente per la compagnia; nello stile melodrammatico che mi contraddistingue vi lascio un'ultima citazione:

«Sto solo uscendo e magari ci resto un po'»
Lawrence Oates
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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


17657 Messaggi
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Inserito il - 15 aprile 2011 : 22:06:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:

Il testo da cui è tratto quel versetto parla per allegorie, non è nemmeno troppo difficile comprenderlo, ma se tu Gigi desideri invece fermarti alla lettera e offenderti, guardando il dito anzichè la luna... buon pro ti faccia.

comprendo, comprendo forse meno bene di quanto possa farlo tu ma sicuramente in maniera sufficiente da capire con chi ho a che fare
i latini avrebbero scritto numquam sed etiam, io faccio mio un vecchio detto di mia madre "cu havi chiù giurizziu si nni servi", anche se in questo caso mi verrebbe di risponderti per le rime; se non avessi voluto offendere avresti potuto rispondere semplicemente con la prima frase di questo tuo ultimo post ma evidentemente così non è stato

Messaggio originario di theco:
il fatto che una citazione evangelica possa ledere, nell'ordine, il principio di tolleranza verso gli altri, il principio di non aggressività verso gli altri e infine il principio di civiltà verso gli altri sono certo che sia la cosa più curiosa che mi sia mai capitato di leggere, da sempre.

Luca 22,36 "Ed egli (Gesù)soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una." le citazione evangeliche, se estrapolate come in questo caso, possono anche inneggiare alla guerriglia
Comunque visto il tuo modo di agire fai bene ad uscire eri rimasto un post di troppo
Gigi

Modificato da - gigi58 in data 15 aprile 2011 22:47:49
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


8788 Messaggi
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Inserito il - 15 aprile 2011 : 23:25:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quello proposto è indubbiamente un argomento difficile ed a rischio. Sono però convinto che con una moderazione più tempestiva, più obiettiva e più attenta agli aspetti sostanziali delle discussioni invece che a quelli formali, queste dinamiche potrebbero essere evitate.

Pur comprendendo alcune reazioni, pregherei, se possibile, i partecipanti di abbandonare le polemiche personali e di tornare all' argomento originario della discussione e cioè alla legittimità che chi riveste un importante ruolo istituzionale in un' organizzazione scientifica, possa fare affermazioni palesemente antiscientifiche.

La discussione ha offerto molti spunti interessanti (su alcuni dissento, ma erano interessanti lo stesso) e sarebbe un peccato lasciarla terminare così.

Giuseppe

Modificato da - marz in data 15 aprile 2011 23:31:23
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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


17657 Messaggi
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Inserito il - 15 aprile 2011 : 23:30:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
scusa Giuseppe, non sono di norma polemico, ma il detto porgi l'altra guancia non mi riesce di applicarlo tanto facilmente specie quando gli attacchi e le frasi offensive sono totalmente gratuite.
Non "sporcherò" ulteriormente il tuo ottimo post


Gigi
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


8788 Messaggi
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Inserito il - 15 aprile 2011 : 23:39:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Gigi ti comprendo, eccome se ti comprendo. La tua prima reazione è stata di una pacatezza esemplare (e per giunta ti è pure toccato sentirle su da Acipenser).

Se posso permettermi in tutta amicizia un' osservazione, secondo me, nel penultimo intervento hai scritto una frase di troppo.

Ma non sarò certo io a farti la predica .

Giuseppe

Modificato da - marz in data 15 aprile 2011 23:43:25
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Fortunato
Utente Senior

Città: Milano


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Inserito il - 16 aprile 2011 : 10:10:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:



legittimità che chi riveste un importante ruolo istituzionale in un' organizzazione scientifica, possa fare affermazioni palesemente antiscientifiche

Giuseppe


Certo, questo è il punto principale su cui bisogna convergere, come ci ha ricordato anche Mauretto.
Però non sono d'accordo con quello che tu scrivi: "affermazioni antiscientifiche". E=mc3 sarebbe un'affermazione (o meglio un'equazione...) antiscientifica...

Dire che il "terremoto è un castigo divino" non è un'affermazione antiscientifica, perché si colloca su un piano diverso rispetto a quello scientifico. Non vuole neanche essere un'affermazione scientifica, o dimostrabile: è un'affermazione di tipo "religioso" (o "dogmatico", usate l'aggettivo che volete) che non può essere confutata con le armi della scienza proprio perché ne sta fuori.

E' un po' come la teoria del folletto che ci causa il mal di denti, che ho citato nel post "Realtà e percezione". Anche quella non è una "teoria antiscientifica", ma una teoria indimostrabile e come tale priva di qualunque valore razionale, scientifico o antiscientifico che sia...

Insomma: l'esternazione del De Mattei è una sua esternazione religiosa. Non antiscientifica: questo perché le religioni non sono né scienza, né sono scientifiche, né antiscientifiche. Sono altra cosa.

E qui si può analizzare un secondo importante punto.
Può un dirigente di un Ente scientifico uscirsene fuori, pubblicamente, con affermazioni religiose? Io credo di sì. Certo, non devono essere totalmente off-topic... Se un De Mattei viene invitato a parlare dei poeti francesi dell'800, non dirà come prima frase "la peste bubbonica è un bel regalo divino". Ma se si presenta l'occasione giusta, non vedo perché non debba/possa farlo.

Terza questione.
Possono idee religiose influenzare le scelte di chi dirige Istituti a carattere scientifico?

E anche qui io risponderei affermativamente.
Come possiamo imporre ad una persona, che deve compiere scelte importanti, dei limiti fra ciò che è "scientifico" e ciò che invece deriva dalla sua idea religiosa della vita? Proprio per questo non vengono mai nominati Testimoni di Geova come dirigenti dell'Avis...

Scherzi a parte: è però palese che la realtà è questa...

Prendiamo argomenti scottanti per tutti (ma in particolar modo per i credenti) come: eutanasia, fecondazione assistita, embrioni e cellule embrionali, aborto, ecc.

Supponiamo che ci sia un valido Istituto scientifico che si occupa di fecondazione assistita, gestito da cattolici "credenti" (anch'io sono un cattolico, perché battezzato, talora praticante per necessità, ma non credente! ).
Pensate che in quell'Istituto, sia pure scientifico, si compiano scelte o si prendano decisioni avulse dalla morale cattolica? Ovvio che no.
I dirigenti di quell'Istituto potrebbero anche ammettere che le loro decisioni dipendono dal loro Credo, ma potrebbero anche non palesare alcun collegamento diretto fra scelte istituzionali e il loro Credo, ed affermare semplicemente (faccio un esempio a caso) che "nessuno ha il diritto di spostare un embrione"...

Chi potrà mai obiettare qualcosa, se le decisioni, in quell'Istituto, sono prese da loro? Anche se, chiaramente, la frase "nessuno ha il diritto di spostare un embrione" non ha alcun carattere di scientificità...

Modificato da - Fortunato in data 16 aprile 2011 10:20:58
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 16 aprile 2011 : 11:27:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io credo che tutti i lavoratori che ricevono uno stipendio, dagli operai ai dirigenti d'azienda ai professori e ricercatori, in cambio di quello stipendio debbano perseguire gli obiettivi stabiliti dalla loro "azienda" in senso lato.

O, quanto meno, non perseguire obiettivi in contrasto con quelli.

La libertà di opinione personale trova il giusto confine con il dovere di lavorare per e non contro il datore di lavoro.

Chi vuole essere completamente libero lascia il suo incarico e si dedica a scrivere libri, organizzare conferenze, sostenere organizzazioni private che perseguono i fini che gli interessano.

Secondo me, presentarsi sistematicamente come vice presidente del CNR rappresenta una strumentalizzazione indebita della sua posizione; non è affatto casuale, ma sempre sottolineata e usata per dare forza alle sue affermazioni, inducendo gli ascoltatori o i lettori a pensare "lo dice perfino il prof De Mattei che è il vicepresidente del CNR, quindi deve essere una teoria seria ...".

Volendo entrare nel merito dei meccanismi di nomina dei vicepresidenti degli enti pubblici - carica sostanzialmente inutile, tanto è vero che nelle aziende private non esiste quasi mai - la logica è quasi sempre politica e non necessariamente legata all'esperienza e competenza nell'attività svolta. Se con la nomina del presidente si è "premiato" troppo un partito, a volte bisogna premiarne un altro con la carica di vicepresidente per ricreare l'equilibrio.
luigi


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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 16 aprile 2011 : 14:26:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Luigi ha detto in precedenza che diciamo tutti più o meno le stesse cose. Io credo invece che alcune differenze ci siano ed in qualche caso anche sostanziali. Trovo, ad esempio, che le mie posizioni siano abbastanza diverse da quelle espresse da Fortunato, che, a mio avviso, tende a non tenere sufficientemente distinto il piano scientifico dal piano etico.

Io non credo che scienza e fede siano incompatibili fra loro, ma ad una condizione: che si rispettino reciprocamente. L' uomo di fede che fa determinate affermazioni deve essere consapevole se si sta muovendo su un terreno scientifico (dove è obbligato a rispettare le regole del metodo scientifico) o su un terreno fideistico.

De Mattei afferma che i terremoti sono causati da giusti castighi divini, l' imam iraniano afferma che i terremoti sono causati dall' incremento dei rapporti sessuali "illeciti" ed io (tanto per dire una stupidaggine qualsiasi) affermo che i terremoti sono causati da Acipenser.

Sono tre affermazioni che dal punto di vista scientifico sono assurde ed hanno pari validità e dignità (ovvero nessuna), in quanto non indimostrabili scientificamente.

Dal punto di vista fideistico od etico ognuno (finchè non limita le libertà altrui) è libero di pensarla come crede. A me le tesi esposte in precedenza sembrano talmente irragionevoli che si rivelano controproducenti per chi le sostiene.

Concordo con Fortunato che l' affermazione di De Mattei più che su un piano antiscientifico si pone su un piano ascientifico. E, per quel che mi riguarda, De Mattei, come privato cittadino è libero di affermare quel che gli passa per la testa.

Come vicepresidente del CNR no. Non può avallare, grazie alla sua carica istituzionale, farneticazioni (dal punto di vista scientifico) come quelle espresse.

Non può ledere in modo talmente grave la credibilità dell' Ente di cui è addirittura vicepresidente.

Le sue affermazioni lo pongono al di fuori del pensiero razionale e e di quella che è l' esperienza e la comprensione del mondo mediata dal metodo scientifico.


Giuseppe

Modificato da - marz in data 16 aprile 2011 14:34:59
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 16 aprile 2011 : 16:09:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Sono tre affermazioni che dal punto di vista scientifico sono assurde ed hanno pari validità e dignità (ovvero nessuna), in quanto non indimostrabili scientificamente.



Ovviamente volevo dire non dimostrabili...

Giuseppe

Modificato da - marz in data 16 aprile 2011 16:13:43
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Fortunato
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Inserito il - 17 aprile 2011 : 12:36:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Non può avallare, grazie alla sua carica istituzionale, farneticazioni (dal punto di vista scientifico) come quelle espresse.

Giuseppe


Giuseppe, la pensiamo più o meno allo stesso modo.

Io credo però che il problema sia meno semplice di come appare...

Quella del De Mattei è, per noi, una "farneticazione", non solo perché è una frase religiosa, anzi aggiungo io, non perché è una frase religiosa, ma perché è una frase profondamente antipatica e di cattivo gusto. Affermare che una disgrazia che colpisce altre persone (avesse colpito la famiglia De Mattei sarebbe altra faccenda ancora) sia un evento giusto è di pessimo gusto, e, a mio avviso, segno di scarsa intelligenza.

Non si può invece, credo io, censurare ogni frase "religiosa", anche se proferita da responsabili di Enti scientifici, solo perché "religiosa", e quindi "non scientifica"...

...continua...

Modificato da - Fortunato in data 17 aprile 2011 12:37:31
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Fortunato
Utente Senior

Città: Milano


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Inserito il - 17 aprile 2011 : 12:45:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Censurando ogni espressione religiosa diventeremo noi gli intolleranti...

Prendiamo questo esempio.

Un Direttore di un grande Istituto Scientifico dove si effettuano chemioterapie per le leucemie infantili, riesce, grazie ad un nuovo cocktail di farmaci, a salvare la vita ad un bambino che solo pochi anni prima sarebbe stato condannato a morte. Quel Direttore è un fervido credente e praticante e la cosa è nota a tutti.

Durante una pubblica conferenza, proprio in occasione della presentazione delle nuove terapie, se ne esce con una frase di questo tipo:
"La vita che abbiamo salvato è una prova che il Signore vigila sul nostro lavoro e ci premia per i nostri sacrifici..."

Una frase del genere sarebbe della stessa identica natura di quella del De Mattei. Parla di un "Dio", e parla di relazioni indimostrate ed indimostrabili fra questa Entità e gli avvenimenti terreni. E', insomma, una frase religiosa che, secondo Marz, non dovrebbe stare sulla bocca di un Direttore di un Istituto Scientifico.

Eppure questa frase, a differenza di quella del De Mattei, non ci irrita e non desterebbe, probabilmente, alcuno scalpore...

...continua...
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Fortunato
Utente Senior

Città: Milano


1459 Messaggi
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Inserito il - 17 aprile 2011 : 12:56:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Come ci si deve comportare, quindi, secondo Marz?

Si impediscono le esternazioni religiose "tout court" o si fa una selezione fra esternazioni religiose gradevoli, neutre o decisamente antipatiche??

Io non ho la risposta, se non quella di lasciare piena libertà a chiunque, di giudicare la situazione di volta in volta e di sperare che la gente sappia distinguere, di volta in volta, quando una frase ha senso scientifico e quando invece ha senso solamente religioso.

Mi ricordo quando compariva spesso in televisione Antonino Zichichi: terminava sempre le sue dissertazioni scientifiche con un "richiamo" religioso. A me la cosa non dava alcun fastidio: sapevo distinguere i due piani.
La gente comune probabilmente no, mi potrebbe obiettare Marz, e io gli darei ragione in questo... Pace! Se certe cariche scientifiche vengono affidate a persone profondamente credenti (e un vero credente desidera sempre diffondere la sua Fede!) lo si fa spesso, come forse affermava anche Elleelle, con lo scopo di fare "politica" in senso lato, o comunque di "dar voce" ad una religione in senso meno lato...

...continua...

Modificato da - Fortunato in data 17 aprile 2011 12:57:21
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Fortunato
Utente Senior

Città: Milano


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Tutti i Forum

Inserito il - 17 aprile 2011 : 13:22:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tocco un ultimo punto, forse un tasto "dolente", forse un argomento già trattato in questo Forum. I rapporti fra scienza e religione.

(P.S. Questo argomento è off-topic qui, ma si collega all'affermazione di Marz circa i rapporti fede-scienza. Sono quindi d'accordo se tale post verrà spostato da qualche altra parte...)


Marz li vede possibili e tranquilli... io un po' meno!

Perché le religioni (non datemi dell'Ateo militante perché non lo sono...) non ci descrivono solo un altro mondo, ultraterreno, ma sostengono che ci siano dei legami fra mondo ultraterreno e mondo reale, perché danno regole di vita per questo mondo, e perché danno "interpretazioni" di questo mondo che sono in contrasto con quelle che dà la scienza.

Possono convivere pacificamente, scienza e religione, questo è vero: come una mangusta e un cobra, quando però vengono tenuti in gabbiette separate...!!

Mi verrà forse chiesto cosa intendo per "interpretazioni" diverse rispetto alla scienza. Se guardate il film "Religiolus" vedrete come in America è stato addirittura fondato, dai "creazionisti", un museo, con pretese di scientificità, che ci vuol mostrare e dimostrare come l'uomo sia stato in realtà creato (letteralmente, così come dicono le sacre scritture) ed abbia convissuto con i dinosauri.
E' stato chiesto al Direttore di quel museo come mai fosse così importante per loro dimostrare che l'uomo è stato creato ed ha convissuto con i dinosauri?
La risposta è stata questa: "Perché questo sta nelle scritture. Se la gente inizia a dubitare di questo, che ragioni avrebbe di credere nel resto???"

Questo fatto la dice lunga sulla possibile coesistenza "reale" fra scienza e fedi religiose...

Altre contraddizioni?
La scienza ci mostra e ci dice che l'uomo è un mammifero, un primate. Cioè un animale. Diverso dagli altri come un moscerino è diverso da una balena, ma pur sempre un animale, con una sua storia evolutiva e con una sua storia biologica, che inizia con la nascita e termina con la morte.

Parecchie religioni, compresa la nostra, ci insegnano invece che l'uomo è un "qualcosa di diverso", fatto ad immagine e somiglianza di un Creatore onnipotente. E dotato di anima immortale.

Mi si può obiettare: "Va be'... le religioni ci dicono questo... ma questo non è in contraddizione con la biologia... e poi che conseguenze o ripercussioni pratiche negative possono avere certi concetti...???"

Che l'idea di un uomo "fatto ad immagine di un Creatore e con anima immortale" non sia in contraddizione con la Biologia non saprei. La biologia ci dice che noi siamo al 100% animali e al 100% mortali. Se io sostengo, invece, che abbiamo una "fiamma divina" e che siamo (almeno in parte) "immortali" qualche piccolo contrasto con la biologia lo insinuo...

Conseguenze pratiche?

Il fatto che un individuo si consideri "immortale" può, per esempio, portare alcuni individui (non tutti per fortuna) ad immolarsi in nome della propria fede, così come facevano i piloti kamikaze giapponesi o così come hanno fatto i terroristi dell'11 settembre.
Può anche portare a sottovalutare l'importanza di "questa vita", che viene considerata, da molte religioni, solo come una preparazione ad una vera vita, più bella e più felice.

Su un piano più generale, l'idea che la specie umana sia "privilegiata" "eletta" "fatta a immagine e somiglianza del Creatore" può dare deliri di onnipotenza all'Uomo o alle Nazioni, può far perdere di vista la nostra vera e fragile natura e può causare gravi danni se non vista attraverso un'ottica lucida e razionale...


Sempre riguardo al tema scienza / religione, consiglio anche il film "Agorà", che la dice abbastanza lunga su quelli che sono stati, in passato, i rapporti fra scienza e fedi religiose...

Modificato da - Fortunato in data 17 aprile 2011 13:39:14
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Fortunato
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Inserito il - 17 aprile 2011 : 16:50:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Fortunato:


......
Se io sostengo, invece, che abbiamo una "fiamma divina" e che siamo (almeno in parte) "immortali" qualche piccolo contrasto con la biologia lo insinuo...



I contrasti diventano comunque palesi quando si tratta poi di compiere scelte di comportamenti: eutanasia, fecondazione assistita, ecc.
Allora la differenza fra ciò che ci suggerisce la biologia e ciò che ci dice di fare o di non fare la religione diventa stridente, e non più una mera disquisizione filosofica priva di risvolti pratici...

Il discorso comunque si amplierebbe all'infinito, e già sono di due post off-topic...
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 17 aprile 2011 : 19:12:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mah!

Si può argomentare all'infinito e in ogni argomentazione c'è qualcosa di valido.
Io credo che scienza e religione (o, meglio, religioni, perché ognuno ha la propria) possano convivere se glie lo permettiamo.
Ho già citato in un'altra discussione il mio professore di meccanica razionale all'università che passava in chiesa a pregare ogni mattina prima di venire a fare lezione.
Ci sono tante altre cose che possono convivere o non convivere a seconda di come le mettiamo insieme (come il cobra e la mangusta).
Stride se si racconta una barzelletta carina durante un funerale o la storia di una malattia durante una festa di compleanno.

Secondo me, uno scienziato, o semplicemente uno che si occupa di scienza, può benissimo parlare di religione, di spiritismo o di telepatia durante una cena o in un altro contesto informale, così come può parlare di politica.

Se invece rilascia una dichiarazione specifica di quel tono come vice presidente del CNR vuole comunicare uno stato di disagio tra quello che fa e quello che crede, ed è lui il primo a sottolineare l'incompatibilità delle due posizioni.

luigi
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 17 aprile 2011 : 19:32:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Fortunato. Non replicherò agli ultimi tuoi interventi. Un pò perchè li ritengo (gli ultimi due) un pò fuori tema, ma soprattutto perchè per scelta non affronto mai o quasi mai problemi filosofici o teologici. A me piace rimanere sul solido terreno scientifico.

Per quanto riguarda l' esempio che hai fatto del Direttore dell' Istituto Scientifico a me quello che interessa è che lui metta in stretta correlazione la somministrazione del cocktail chemioterapico con la guarigione del bambino, stabilendo fra gli stessi un rapporto diretto di causa-effetto.

Poi, per quel che mi riguarda, può ringraziare chi gli pare.

Concordo invece sul fatto che le affermazioni di De Mattei, oltre ad essere assolutamente prive di qualunque significato scientifiche, sono anche di cattivo gusto.

Giuseppe
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Fortunato
Utente Senior

Città: Milano


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Inserito il - 17 aprile 2011 : 19:53:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Ciao Fortunato. Non replicherò agli ultimi tuoi interventi. Un pò perchè li ritengo (gli ultimi due) un pò fuori tema, ma soprattutto perchè per scelta non affronto mai o quasi mai problemi filosofici o teologici. A me piace rimanere sul solido terreno scientifico.

Per quanto riguarda l' esempio che hai fatto del Direttore dell' Istituto Scientifico a me quello che interessa è che lui metta in stretta correlazione la somministrazione del cocktail chemioterapico con la guarigione del bambino, stabilendo fra gli stessi un rapporto diretto di causa-effetto.

Poi, per quel che mi riguarda, può ringraziare chi gli pare.

Concordo invece sul fatto che le affermazioni di De Mattei, oltre ad essere assolutamente prive di qualunque significato scientifiche, sono anche di cattivo gusto.

Giuseppe


Ok, Giuseppe, farò, spero, un mio ultimo intervento.
Se il Direttore della Clinica, una volta accertato che fa il suo dovere come clinico, può ringraziare chi vuole, non vedo perché il presidente di un CNR non possa, una volta che svolge con coscienza i suoi compiti, attribuire la causa ultima di scosse telluriche a chi vuole. Ovvio che il Clinico pensa che i chemioterapici siano attivi! Come è ovvio che anche De Mattei pensa che siano le placche tettoniche a causare i terremoti!

Per entrambi, tuttavia, la causa ultima è unica, è un'altra, ed è la stessa per entrambi... e tu capisci bene cosa intendo.

Concludo sottolineando cosa mi distingue dalla tua opinione, anche se so che tu non risponderai su tale argomento (che necessiterebbe un nuovo thread dal titolo "Rapporti tra fede, scienza ed etica laica").
Tu ritieni che non vi siano, in realtà, interferenze fra scienza e religione. Io invece sostengo che, in Medicina soprattutto (ma non solo), molti siano i campi in cui scienza e fede vengono a scontrarsi.
Uno fra tutti: il numero massimo di embrioni impiantabili... (Ma questo è solo un esempio!).

Quindi, secondo me, un "Dirigente" scientifico "credente" è libero di scegliere ciò che crede, e sceglierà ciò che gli suggerisce la sua religione.

Secondo te, Giuseppe, (se ho capito bene) che un "Dirigente" scientifico sia credente o non credente è irrilevante, perché, come "Dirigente" scientifico, dovrà (o dovrebbe) compiere scelte indipendenti dal suo credo religioso.

Quest'ultimo modo di vedere le cose è però, secondo me, un grosso errore...

Modificato da - Fortunato in data 17 aprile 2011 20:06:40
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marz
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Inserito il - 17 aprile 2011 : 20:11:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Secondo me, un dirigente scientifico che compia scelte di natura scientifica seguendo il suo credo religioso invece che il metodo scientifico, deve essere cacciato via immediatamente.

Le scelte di natura etica possono invece essere diverse.



Giuseppe
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Fortunato
Utente Senior

Città: Milano


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Inserito il - 17 aprile 2011 : 20:23:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Secondo me, un dirigente scientifico che compia scelte di natura scientifica seguendo il suo credo religioso invece che il metodo scientifico, deve essere cacciato via immediatamente.

Le scelte di natura etica possono invece essere diverse.



Giuseppe


E ma così non cacci via nessuno... Ti dicono che sono "loro ragioni etiche" e sono a posto...

E' un terreno difficile!
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