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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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narkè
Utente Senior
Città: roma
549 Messaggi Tutti i Forum |
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Epitonium
Utente V.I.P.
Città: Rioveggio
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
411 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 gennaio 2011 : 16:55:19
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caro Narkè è la prima volta che invengo su questo forum ma posso dirti con certezza (ci ho lavorato sopra) che si tratta di Nassarius clathratus (Born, 1778) ciao
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
Jacques-Yves Cousteau
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narkè
Utente Senior
Città: roma
549 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 gennaio 2011 : 20:36:47
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Grazie Epitonium ...e...benvenuto!
FbJ |
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Epitonium
Utente V.I.P.
Città: Rioveggio
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
411 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 gennaio 2011 : 20:50:52
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grazie per il benvenuto, comunque volevo solo precisare che in riferiemnto a questa specie Landau e c., 2009, hanno descritto un nuovo taxon(N. iberoclathratus) che si distingue da clathratus fondamentalmente per la protoconca paucispirale e non multispirale come il tuo esemplare. Il problema è che il tipo di Born non è stato visto (esiste?) e quindi iberoclathratus potrebbe essere l'uno o l'altro (spero di essermi spiegato.... ciao Mauro
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
Jacques-Yves Cousteau
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 gennaio 2011 : 22:10:09
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benvenuto anche da parte mia!
| Messaggio originario di Epitonium:
Il problema è che il tipo di Born non è stato visto (esiste?) e quindi iberoclathratus potrebbe essere l'uno o l'altro |
ma in casi come questo, appurato eventualmente che il tipo di born non esiste più, non bisogna prima designare un neotipo per clathratus per evitare questo tipo di ambiguità?
ciao
ang |
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Epitonium
Utente V.I.P.
Città: Rioveggio
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
411 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 gennaio 2011 : 22:32:53
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esatto! ma gli autori iberici hanno preso la scorciatoia di considerare il "vero" clathratus come quello descritto da vari autori precedenti senza andare alla "radice" del problema e cioè vedere il tipo, o almeno il materiale topotipico, cosa che bisognerebbe spesso fare e che spesso purtroppo non si fa ciao Mauro
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
Jacques-Yves Cousteau
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robin
Utente V.I.P.
Città: Cesena e Genova
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
160 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 gennaio 2011 : 00:14:56
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Ciao Mauro Benvenuto anche da parte mia!! è già parecchio che non ci si sente !! saluti
Roberto Link
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Laser
Utente Senior
Città: Valle Mosso
Prov.: Biella
Regione: Piemonte
1685 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 gennaio 2011 : 15:26:21
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| Messaggio originario di Epitonium:
caro Narkè è la prima volta che invengo su questo forum ma posso dirti con certezza (ci ho lavorato sopra) che si tratta di Nassarius clathratus (Born, 1778) ciao
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
Jacques-Yves Cousteau
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Benvenuto e scusa se leggendo mi viene spontanea una domanda da incompetente: Nassarius clathratus ......nei miei appunti non trovo corrispondente in bibliografia, è solo una semplificazione o c'è testimonianza di citazione, per farmi capire meglio elenco quanto sono riuscito a raccimolare.
Nassarius (Niotha)clathratus Nassa clathrata Nassa (Niotha) clathrata Niotha clathrata Hinia (Uzita) clathrata Hinia clatrata
temo di fare una figuraccia ma corro il rischio Grazie
Sergio -------------------- Indagare per conoscere la natura è vivere (Settepassi) |
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Epitonium
Utente V.I.P.
Città: Rioveggio
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
411 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 gennaio 2011 : 17:29:22
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x laser nessuna figuraccia il genere giusto è Nassarius Dumeril, 1806, quanto al sottogenere io preferisco evitare, alcuni autori pongono Nassarius clathratus in Niothia H. & A. Adams, 1853 altri in Uzita H. & A. Adams, 1853, ma ripeto, in questo caso preferisco evitare di usare nomi sottogenerici in quanto credo andrebbe maggiormante approfondito l'argomento, questo è almeno quello che penso. x robin ciao, io sto sempre qua, tra un po' ho anche i sabati liberi e maggiori possibilità di incontrarci
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
Jacques-Yves Cousteau
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rossano
Moderatore
Città: POGGIBONSI (SIENA)
556 Messaggi Micologia |
Inserito il - 22 gennaio 2011 : 11:01:05
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Ciao Mauro e benvenuto anche da parte mia. La presenza di un esperto come te sul forum non puo che far alzare il "tasso tecnico" delle discussioni. Ciao Rossano
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Epitonium
Utente V.I.P.
Città: Rioveggio
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
411 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 gennaio 2011 : 15:05:03
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caro Rossano troppo buono io mi arrabbatto solo a non fare troppi errori... ciao Mauro
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
Jacques-Yves Cousteau
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oxon
Moderatore
Città: genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1958 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 gennaio 2011 : 09:14:57
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Ciao Mauro, innanzitutto un benvenuto anche da parte mia nel Forum, un elemento quale tu che si aggiunge non può fare altro che alzare il tono delle discussioni. Riguardo a N clathratus oltre a condividere le tue osservazioni aggiungerei innazitutto che il tipo non è citato in Adam e Glibert, anzi si sggiunge che non se ne conosce la località di provenienza: Gisement et localité-type "patria ignota". Altra cosa che mi pare abbastanza originale è che Landau et alii citano Adam e Glibert che riportano N. subclathratum proposto da d'Orbigny e non ne fanno menzione nel testo, per lo meno una ricerca dei tipi di questo autore ed il dubbio che si trattasse di qualcosa di diverso, dal punto di vista embrionale, poteva sorgere e portare ad una restaurazione del taxon od alla sua definitiva messa in sinonimia. Ciao.
Oxon
Give me the fruitful error any time, full of seeds, bursting with its own corrections. You can keep your sterile truth for yourself. Vilfredo Pareto |
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Epitonium
Utente V.I.P.
Città: Rioveggio
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
411 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 gennaio 2011 : 23:07:39
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ciao Maurizio in quale lavoro d'Orbigny ha descritto subclathratus? così a naso mi da l'idea che possa essere Miocene.... ciao Mauro
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
Jacques-Yves Cousteau
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Ermanno
Moderatore
Città: Longare
Prov.: Vicenza
Regione: Veneto
6436 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 25 gennaio 2011 : 11:01:06
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Benvenuto Mauro, anche da parte mia
Sembra impossibile, ma anche sulle specie più comuni e conosciute, se si và a grattare un attimino la superfice del normalmente seguito, si scoprono montagne di rogne. Per pura curiosità, ho seguito il tuo invito e ecco cosa mi è uscito.
Buccinum subclathratum è descritto dal d'Orbigny nel seguante lavoro:
Prodrome de paléontologie stratigraphique universelle des animaux ..., Volume 3 (1852)
Dove modifica l'errata interpretazione di una specia da parte del Grateloup:
Buccinum subclathratum d'Orb. = B. clathratum Grateloup no Lamarck (1847, Buccinum, tav. 1, fig. 16, Dax, St-Jean-de-Marsac)
E qui, sia seguando il capitolo in cui la pone il d'Orbigny che con le località , la si considera miocenica.
Controllando il Grateloup, però si ha una sorpresa, perchè lui , oltre le località riportate dal d'Orbigny, riporta: Sambring e per unità litostratigrafica: Fal. bl. che stà per: faluns bleau, marnes bleues coquilliér ... affioramenti riferiti al: Miocene inférieur ... che corrisponde all'odierno Oligocene!!!
.... Se si và a controllare l'illustrazione del Grateloup, si vede una specie a conchiglia molto più allungata ....
Bisognerebbe riseguire tutta la storia "letteraria" di questa specie , per capire qual'è il vero N. subclathratum.
Buon divertimento
Ermanno
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oxon
Moderatore
Città: genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1958 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 gennaio 2011 : 12:41:54
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Per quanto riguarda il quesito ti ha risposto Ermanno esaurientemente. La mia osservazione nasceva solo dalla discussione in Adam e Glibert e che, secondo me, richiedeva alcune note, perlomeno, nel lavoro di Landau. Ora, con quanto esposto da Ermanno, penso si possa escludere ogni confusione con la specie in oggetto, anche se qualche osservazione, da parte di Landau, sarebbe stat utile. Ciao.
Oxon
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Epitonium
Utente V.I.P.
Città: Rioveggio
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
411 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 gennaio 2011 : 16:45:39
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ciao e grazie per il benvenuto e per le preziose informazioni anche ad Ermanno , tanto per chiarire ulteriormente la questione clathratus - iberoclathratus provo a postare le foto delle due protoconche (fanno un po' schifo ma credo aiutino a capire ancor meglio)così vedo anche se ci riesco in a quello che Landau e c. chiamano iberoclathratus in b quello che Landau e c. chiamano clathratus
non sapendo come sia esattamente la protoconca di clathratus la questione rimamne "apertissima" Mauro Immagine: 70,79 KB
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
Jacques-Yves Cousteau
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Ermanno
Moderatore
Città: Longare
Prov.: Vicenza
Regione: Veneto
6436 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 26 gennaio 2011 : 23:05:58
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Purtroppo la tipologia della protoconca non è possibile riconoscerla nei riferimenti originali .. sicuramente li avrete già consultati, ma così per completezza ed illustrazione del "caso" , eccovi un collage con le note del Grateloup in: Tableau des coquilles fossiles... (1833) pag. 274-275 e l'illustrazione tratta dal Conchyliologie fossile ... (1847):
Immagine: 41,41 KB
Leggendo i riferimenti bibliografici del Grateloup, si possono comprendere le interpretazioni degli autori seguenti .... rimane sempre il fatto della posizione stratigrafica e le dimensioni indicate dal Grateloup, ben diverse da come intese ai giorni nostri.
Ermanno
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