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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 marzo 2006 : 13:12:25
Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Geometridae Genere: Athroolopha Specie:Athroolopha chrysitaria
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Dalla discussione precedente:
| Messaggio originario di mazzeip:
Beh, e la seconda parte? Si sonnecchia, laggiù in Sicilia? Ci fai restare con la curiosità...
Paolo Mazzei
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Più che sonnecchiare, ogni tanto si lavora, quaggiù in Sicilia
Ecco allora la seconda parte, più interessante della prima, ma meno della terza, per la quale occorrerà avere ancora un po' di pazienza
Uno dei due obiettivi (non il principale) che mi prefiggevo recandomi domenica sui monti del palermitano (vedi qui per la prima parte della discussione), era quello di ricercare e fotografare il bruco di un’interessante e bel Geometridae, la Athroolopha chrysitaria.
Si tratta di una specie presente in Italia solo in Sicilia (non credo però endemica), di cui a suo tempo avevo inviato a Paolo un paio di foto del maschio per leps.it, presenti qui.
Le ripresento nel forum, in formato meno ridotto:
Questa specie ha abitudini di volo diurne, come già nel 1889 (centodiciassette anni fa!) splendidamente descrivevano due grandi entomologi miei conterranei, Francesco Minà Palumbo e Luigi Failla Tedaldi, sulle pagine della prestigiosa rivista “Il Naturalista Siciliano”: “…In aprile e maggio vola di buon mattino sino alle 11. Dopo quest’ora noi l’abbiamo fatta volare battendo i cespugli di Erica dove resta ascosa [nascosta], e di cui si pasce allo stato di bruco. La femmina è molto rara…”
Qui apro una breve parentesi prima di tornare al discorso principale. La lettura di un testo scientifico, anche specialistico, scritto alla fine dell’800 è cosa piacevole per chiunque ami i fenomeni naturali e abbia un minimo di conoscenze generali. Oggi si tende per contro all’estrema sintesi e ad un linguaggio spesso eccessivamente specialistico, un “gergo” che il più delle volte può essere compreso solo da persone di pari preparazione e che risulta criptico non solo per i non addetti, ma anche per chi non si occupi specificatamente dello stesso gruppo. Se sia un bene o un male non lo so, ma certo si è perso quel piacere di trasmettere con semplicità le proprie conoscenze agli altri, quel linguaggio forse elementare ma certamente piacevole dei naturalisti di un tempo, che, pur restando nel rigore scientifico, riuscivano a far comprendere fenomeni anche complessi e ad interessare ed avvicinare un pubblico più vasto.
Scusate la parentesi e torniamo ai giorni nostri. Avevo proprio voglia di trovare “…quel bruco che si pasce dell’erica…” e così ho cominciato a cercarlo fra i cespugli della pianta. Devo dire che la cosa si è rivelata meno facile del previsto, sia per le riconosciute capacità mimetiche dei bruchi dei geometridi, sia perché “entrando” in un cespuglio di erica si scopre un microambiente vegetale talmente vario e intricato, che potrebbe benissimo passarvi inosservato anche un bruco di Acherontia atropos!
Infatti moltissime specie di piante si riparano dal vento che qui soffia insistente, soprattutto d’inverno, rifugiandosi “dentro” l’erica. Questa foto rende solo in parte l’idea, ma sul posto, credetemi, il groviglio è anche più impressionante.
Così, dopo una mezz’ora, ho trovato un primo bruco di geometride, posato però su una labiata (!?!) e che non credo abbia niente a che vedere con l’A. chrysitaria.
Poi finalmente ne ho individuato un altro, stavolta disteso su un rametto di erica, che, a istinto, penso proprio sia quello giusto. Ovviamente potrei sbagliarmi, ma stavolta ho seguito il consiglio di Paolo e me lo sono portato a casa per farlo incrisalidare e farmi dire da lui a tempo debito se l’ho azzeccata!
Non mi resta ora, dopo tante chiacchere, che presentarvi il “probabile” bruco della A. chrysitaria in alcune sue pose. Ovviamente se Paolo già lo conosce e sa che appartiene ad altra specie, ripartirò da zero e tornerò a cercarlo sul posto.
Il bruco è lungo circa 25 mm.
Seguirà la terza e ultima parte, in cui farà la sua apparizione una zigena non ancora presente nel forum ed il suo bruco, della cui identità sono questa volta sicuro, non ancora figurato da Paolo in leps.it.
A presto
Marcello
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 marzo 2006 : 13:24:46
Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Geometridae Genere: Athroolopha Specie:Athroolopha chrysitaria
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| [size=1] Messaggio originario di Velvet ant:
si è perso quel piacere di trasmettere con semplicità le proprie conoscenze agli altri, quel linguaggio forse elementare ma certamente piacevole dei naturalisti di un tempo, che, pur restando nel rigore scientifico, riuscivano a far comprendere fenomeni anche complessi e ad interessare ed avvicinare un pubblico più vasto. |
In piedi saltellando e applaudendo. Non potrei essere più d'accordo ed è precisamente quello che mi piace così tanto dei tuoi interventi. Il Fabre del terzo millennio ! A parte quello, bellissimo reportage come sempre .
Sarah
Lynkos - attraverso altri occhi
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Modificato da - vladim in data 01 luglio 2019 04:45:27 |
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 marzo 2006 : 13:39:11
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Speriamo che sia proprio lui! La seconda foto mi sembra un esemplare in muta, le ultime due a muta appena fatta (capsula cefalica e zampe anteriori di aspetto "grande" rispetto al corpo e poco pigmentate), gli rifarei qualche foto tra un giorno o due...
Aspettiamo a vedere cosa esce fuori... e speriamo che non sia parassitato ! L'Athroolopha chrysitaria credo sia presente anche nella penisola iberica, non so se anche altrove in ambito mediterraneo, ho provato a consultare faunaeur.org ma il sito in questo momento non è accessibile...
Paolo Mazzei |
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 marzo 2006 : 13:50:18
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aggiungo anche: speriamo che sia femmina...
Paolo Mazzei |
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 marzo 2006 : 22:05:46
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Bellissima descrizione Marcello è valsa la pena di aspettare per la seconda puntata carlo |
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