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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 marzo 2006 : 11:55:45
Classe: Hexapoda Ordine: Lepidoptera Famiglia: Zygaenidae Genere: Zygaena Specie:Zygaena oxytropis
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Ed eccoci finalmente all’epilogo di questa lunga storia che ha avuto per protagonisti l’erica e alcuni dei bruchi che si possono incontrare nei suoi cespugli.
Il vero motivo che mi aveva spinto, in quelle prime ore del pomeriggio di domenica scorsa, a recarmi sui monti di Palermo, non era certo stato il desiderio di fotografare il pur bel bruco della Lasiocampa quercus, incontrato poi per caso, o l’altrettanto caratteristico bruco, la cui identità resta ancora definitivamente da accertare, della Athroolopha chrysitaria, estimatore dell’erica. Niente di tutto questo: mi ero semplicemente ricordato di avere fotografato a maggio dell’anno scorso, su quei monti, una zigena che mi ha sempre attratto più delle altre per la sua particolare livrea: la Zygaena oxytropis.
Questa zigena si può definire un endemismo italiano, essendo presente solo nella nostra penisola, dal Piemonte meridionale e la Liguria, (fino al confine con la Francia), attraverso la catena appenninica fino alla Calabria e poi in Sicilia, dove però è molto localizzata in poche località, fra cui proprio i monti del palermitano, come riportato da Bertaccini & Fiumi (1999). La popolazione siciliana, alquanto isolata dalle altre, ha persino ricevuto nel 1920 un nome dal grandissimo lepidotterologo R. Verity, che la nominò quercii (niente a che fare con la quercia, era semplicemente dedicata ad un altro entomologo, il Querci appunto).
Sul sito di Paolo sono presenti alcune belle immagini degli adulti, fotografati nel Lazio, ma non c’è traccia del bruco: mi sarebbe piaciuto colmare questa lacuna, o almeno tentarci. L’avere rinvenuto così facilmente i bruchi della congenere Z. filipendulae mi faceva ritenere che avrei potuto ripetere senza difficoltà l’impresa, visto che ricordavo esattamente dove avevo fotografato gli adulti della Z. oxytropis e avevo imparato a riconoscere sulla costa di Sferracavallo (PA) e sulle spiagge meridionali siciliane i bei fiori gialli del Lotus, pianta alimentare dei bruchi di questa specie.
Ma mi sbagliavo: gli aspetti naturali non si presentano ovunque nel modo così schematico cui siamo spesso abituati a rappresentarceli, per agevolarcene la comprensione.
L’ambiente era tutto sommato monotono: gli unici fiori gialli che si vedevano erano quelli di una vistosa Euphorbia sp. fra i cespugli di Erica multiflora, più o meno impenetrabili.
Dei fiori del Lotus nessuna traccia: non sapevo proprio dove cercare il mio bruco e non vi nascondo che, vista l’ora tarda (erano già passate le 16,30) e mezzo soddisfatto per avere rinvenuto le altre due specie, avevo deciso di abbandonare la zona.
Poi, improvvisamente, la verità dei fatti mi si presentò in tutta la sua semplicità, sotto forma di una piantina di Lotus, che cresceva prossima ad un’erica e non era ovviamente ancora fiorita, visto che qui ci trovavamo circa a 700 metri d'altezza!
Ora avevo finalmente una traccia da seguire. Quando intravedevo fra gli intricatissimi rametti dell’erica le foglioline del Lotus, davo una sbirciatina all’interno del cespuglio alla ricerca dell'agognato bruco. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, eccolo finalmente:
Guardando meglio e più da vicino mi accorsi che il nostro simpatico bruco stava “mangiando la foglia” non nel senso che aveva notato la mia presenza, ma in quello letterale del termine. Se guardate bene potete vederlo anche voi.
Con questo metodo ne riuscii a trovare altri due e decisi di portarli con me, insieme a una piantina di Lotus per cibarli.
Restava aperto il problema di accertare la loro identità: altre specie di zigena vivono sul posto e non avevo elementi sufficienti per assegnarlo alla Z. oxytropis, anche se non somigliava a nessuno di quelli che conosco e aveva sul dorso quella particolare pelle rugosa che dava l'impressione di essere coperta da tanti granellini di sabbia:
Giunto a casa, cerco inutilmente un’immagine del bruco. Di foto sul web, ovviamente neanche a parlarne (d’altronde se non sono presenti su leps.it, difficile lo siano altrove). Anche i testi all'inizio non mi sono d'aiuto: nessuna foto o disegno. Ma riesco finalmente a trovare due descrizioni del bruco della Z. oxytropis, una in italiano (Racheli, 1990) ed una in inglese (Naumann et al., 1999). Ogni dubbio a questo punto svanisce: questo bruco ha tre caratteri che lo fanno subito riconoscere dalle specie congeneri.
- Da entrambi i lati si trovano sette macchie giallo carico e superiormente, su ciascun segmento, gruppi di setole bianche.
- È dorsalmente "shagreened" , (che significa letteralmente zigrinato, con la pelle ruvida come uno squalo): ecco cos’era quello strano effetto da granellini di sabbia luccicanti che notavo sul dorso!
- E, “dulcis in fundo” ecco il carattere che taglia la testa al toro: questo bel bruco ha le “abdominal prolegs”, cioè le zampe addominali, (dette anche false zampe perché nell’adulto scompaiono) di un bel colore rosso.
Per mostrare anche a voi queste zampine ho messo un bruco sotto le lenti dello stereomicroscopio, ho atteso che si mettesse pancia all’aria e clic, ho fissato la “prova schiacciante”:
A questo punto posso proprio sbilanciarmi ed inserire l'ultima foto dando il nome ufficiale al nostro simpatico bruco di zigena:
Questa storia finisce qui. Alla prossima
Marcello
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 marzo 2006 : 12:02:33
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Mi sembra di sentirti mentre racconti la storia di un pomeriggio entusiasmante . Bellissime bestioline e un'avventura arrivata a buon fine. Che ci vuol di più . Complimenti calorosi come sempre.
Sarah
Lynkos - attraverso altri occhi
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 marzo 2006 : 12:13:05
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Bel colpo Marcello, ottimo lavoro , è sempre una gran cosa quando si riesce ad avere un'immagine ben fatta di bruchi per i quali erano solo disponibili descrizioni, più o meno accurate e "diagnostiche"...
La lista dei bruchi ignoti si accorcia, ma è sempre moooolto lunga!...
Paolo Mazzei |
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Attinia
Utente V.I.P.
Città: Messina
Regione: Sicilia
107 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 marzo 2006 : 14:19:37
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Complimenti, foto meravigliose! |
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 marzo 2006 : 14:41:54
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Ciao Dalila, benvenuta!, è il tuo secondo messaggio ma il primo me l'ero perso ...
Paolo Mazzei |
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Attinia
Utente V.I.P.
Città: Messina
Regione: Sicilia
107 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 marzo 2006 : 19:49:33
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Grazie Paolo! Non preoccuparti, è che salto di qua e di là... mi interessa tutto! Il primo mess era riguardo l'airone bianco, dove mi ha accolto sarah! A proposito, mi rivolgo proprio a lei: scusa se nn ti ho ancora ringraziato, sei stata affettuosissima! e poi mi fa sempre molto piacere quando definiscono splendida la mia sicilia... |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 marzo 2006 : 19:58:11
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| Messaggio originario di Attinia:
mi fa sempre molto piacere quando definiscono splendida la mia sicilia... |
E' solo la verità . Chissà se in futuro non verremo tutti in Sicilia per un incontro NM .
Sarah
Lynkos - attraverso altri occhi
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 aprile 2006 : 21:31:08
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Lieto fine della storia, iniziata quasi un mese fa. Il piccolo e simpatico bruco di Z. oxytropis si è imbozzolato intorno ai primi di aprile.
Il bozzolo di questa specie, a differenza di quelli che solitamente fanno le altre Zigene, giallo dorato e fortemente allungato (guardate per esempio quello di Zygaena filipendulae), è biancastro e di forma ovoidale.
Un paio di giorni fa si è schiuso uno splendido adulto, che domani andrò a lasciare dove a suo tempo raccolsi la larva. Eccovelo:
Marcello
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Carabus
Utente Senior
Città: Sciara
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
831 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 aprile 2006 : 22:04:21
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Alle volte leggo in ciò che scrivi l'entusiasmo e la curiosità che traspare dai racconti di Fabre, che consiglio ad ogni naturalista... Ps questi invece sono che somigliano ai tuoi sono di Zigena filipendule? Ciao |
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