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 Noccaea corymbosa (=Thlaspi lereschianum) e Papaver alpinum
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 15 ottobre 2009 : 15:47:22 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

LUOGO: Valle del Gleno
QUOTA: 2500 mt.
DATA: 11/10/2009
HABITAT: Rocce silicee

Le pendici del monte Gleno erano ricchissime di questi sconosciuti (per noi) cuscinetti.
Abbiamo avuto la fortuna di vedere qualche fiorellino ritardatario, che ci ha condotti al Thlaspi r.
Cosa ne pensate?
Grazie.

Paola




Immagine:01
Noccaea corymbosa (=Thlaspi lereschianum) e Papaver alpinum




Modificato da - Centaurea in Data 10 luglio 2019 08:46:07

leonella55edo47
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Inserito il - 15 ottobre 2009 : 15:48:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Immagine:02
Noccaea corymbosa (=Thlaspi lereschianum) e Papaver alpinum
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 15 ottobre 2009 : 15:49:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Immagine:03
Noccaea corymbosa (=Thlaspi lereschianum) e Papaver alpinum
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 15 ottobre 2009 : 15:50:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Immagine:04
Noccaea corymbosa (=Thlaspi lereschianum) e Papaver alpinum
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 15 ottobre 2009 : 15:51:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Il monte Gleno (2882m.)

Immagine:05
Noccaea corymbosa (=Thlaspi lereschianum) e Papaver alpinum

Modificato da - leonella55edo47 in data 15 ottobre 2009 15:54:31
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OrchidsLover
Utente V.I.P.


Città: Stezzano
Prov.: Bergamo

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Flora e Fauna

Inserito il - 15 ottobre 2009 : 16:20:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
si, si, è proprio Thlaspi rotundifolium, comunissimo in zona.
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UFO74
Utente Senior

Città: Mele
Prov.: Genova

Regione: Liguria


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Flora e Fauna

Inserito il - 15 ottobre 2009 : 17:53:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dovrebbe trattarsi di Thlaspi lerescheanum (Burnat) A. W. Hill, perché il vero Thlaspi rotundifolium (L.) Gaudin è rigidamente calcifilo.

Ciao
Umberto
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 16 ottobre 2009 : 09:52:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie a Federico e Umberto.

L'aspetto del suolo non ci sembrava del colore tipico di quelli calcarei; non essendo particolarmente ferrati in materia, abbiamo pensato che la componente silicea fosse predominante.

Anche per questo motivo ho postato sia l'immagine dell'habitat, sia la n.4, dove si vedono le rocce da vicino.

Resta da vedere se una piccola percentuale di calcare può essere sufficiente per permettere la crescita di una pianta rigidamente calcifila, come fa notare Umberto.

Vi ringrazio ancora e vi saluto.

Paola
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OrchidsLover
Utente V.I.P.


Città: Stezzano
Prov.: Bergamo

Regione: Lombardia


268 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 ottobre 2009 : 15:55:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di UFO74:

Dovrebbe trattarsi di Thlaspi lerescheanum (Burnat) A. W. Hill, perché il vero Thlaspi rotundifolium (L.) Gaudin è rigidamente calcifilo.

Ciao
Umberto


Questa cosa non la sapevo.
Una certa percentuale di basi nel suolo della zona è certamente presente: per esempio, nella stessa area è molto frequente anche Papaver rhaeticum, altra specie che in bibliografia è data come basifila.

Thlaspi lerescheanum non l'avevo mai sentito, è per caso un nome recente?
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 16 ottobre 2009 : 18:13:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Dicotyledones Ordine: Ranunculales Famiglia: Papaveraceae Genere: Specie:
Ecco il Papaver, fotografato a pochi metri dal Thlaspi, appena 10 giorni prima (30 settembre 2009).


Immagine:
Noccaea corymbosa (=Thlaspi lereschianum) e Papaver alpinum
Pendici del Gleno, 30 set 2009

Modificato da - Centaurea in data 10 luglio 2019 08:45:42
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 16 ottobre 2009 : 18:14:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Noccaea corymbosa (=Thlaspi lereschianum) e Papaver alpinum
Pendici del Gleno, 30 set 2009

p&e
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 16 ottobre 2009 : 18:21:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il 30 settembre c'era Papaver dappertutto. L'11 ottobre restavano solo le foglie: di fiori neppure l'ombra.


Immagine:
Noccaea corymbosa (=Thlaspi lereschianum) e Papaver alpinum


p&e
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UFO74
Utente Senior

Città: Mele
Prov.: Genova

Regione: Liguria


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Flora e Fauna

Inserito il - 16 ottobre 2009 : 19:20:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Thlaspi lerescheanum (Burnat) A.W. Hill è il nome oggi accettato di Thlaspi rotundifolium (L.) Gaudin subsp. corymbosum (Gaudin) Gremli, un'entità che vicaria Thlaspi rotundifolium (L.) Gaudin s.l. su suoli silicei.

Il papavero alpino, Papaver alpinum L. subsp. rhaeticum (Leresche) Markgr. mostra una certa predilezione per i substrati carbonatici, ma può crescere anche su silice, specialmente nelle catene interne.

Comunque i caratteri morfologici (orecchiette delle foglie caulinari) che possono permettere di distinguere queste entità difficilmente si possono osservare in fotografia.

Ciao
Umberto
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



9799 Messaggi

Inserito il - 16 ottobre 2009 : 20:24:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una specie per volta per cortesia, grazie

Alessandro PD


Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori
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OrchidsLover
Utente V.I.P.


Città: Stezzano
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Flora e Fauna

Inserito il - 17 ottobre 2009 : 18:42:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di UFO74:

Thlaspi lerescheanum (Burnat) A.W. Hill è il nome oggi accettato di Thlaspi rotundifolium (L.) Gaudin subsp. corymbosum (Gaudin) Gremli, un'entità che vicaria Thlaspi rotundifolium (L.) Gaudin s.l. su suoli silicei.

Il papavero alpino, Papaver alpinum L. subsp. rhaeticum (Leresche) Markgr. mostra una certa predilezione per i substrati carbonatici, ma può crescere anche su silice, specialmente nelle catene interne.

Comunque i caratteri morfologici (orecchiette delle foglie caulinari) che possono permettere di distinguere queste entità difficilmente si possono osservare in fotografia.

Ciao
Umberto


Grazie 10000, ora ne so qualcosa di più!
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 18 ottobre 2009 : 09:51:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Federico e grazie Umberto per la bella discussione e le tante notizie utili.
Speriamo voi conveniate che le immagini del Papaver postate erano funzionali alla discussione stessa.
Aggiungiamo due curiosità:
Il Papaver lo abbiamo incontrato e fotografato anche sui macereti sotto il Torrione di Albiolo, anch'essi silicei, a conferma di quanto detto da Umberto.
E' invece eccezionale la longevità dei fiori sul macereto a sud del monte Gleno, intorno ai 2500mt. Mentre tutto intorno non si trovava più nulla, l'11 ottobre abbiamo trovato non solo il Thlaspi, ma anche splendidi esemplari di S.paniculata, mentre il Papaver è durato fino ai primi giorni di ottobre.
Naturalmente vi erano poi fiori più autunnali come la S.aizoides, abbondantissima, o le campanule e altri.

p&e
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