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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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fabrizio2
Utente V.I.P.
Città: roma
Regione: Lazio
220 Messaggi Tutti i Forum |
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Lepurisposu
Utente Senior
Città: Su Masu
Regione: Sardegna
1912 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 maggio 2007 : 23:48:03
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Ciao fabrizio, a primo avviso, dato l'ambiente, il labbro rosato, l'ombelico e la colorazione, direi Theba pisana..ma mi sembrano strane..o è solo come le hai messe in foto che mi fanno sorgre questi dubbi? un caro saluto Frantzì
àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 maggio 2007 : 00:35:20
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Ciao Fabrizio, è un po' che non ti si vede. Anche a me sembra Theba pisana,insieme alle due bianche c'erano anche individui fasciati?
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 maggio 2007 : 10:50:27
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ciao fabrizio e bentornato in questa specie è molto comune trovare esemplari completamente bianchi come i tuoi; qui puoi trovare delle splendide foto di lynkos di una colonia piuttosto affollata
ciao
ang
C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick) |
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fabrizio2
Utente V.I.P.
Città: roma
Regione: Lazio
220 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 maggio 2007 : 15:02:50
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Ciao e grazie a tutti per il bentornato!
Credo che abbiate ragione, ho confrontato anche le bellissime foto di Lynkos, si tratta di una "forma" della variabilissima Theba pisana; che pur conoscendo, (o credendo di conoscere) da anni, non avevo riconosciuto in questi due esemplari! Nella zona, cittadina costiera del Lazio nord, ce ne sono molte effettivamente striate, come dice Sandro, o con colorazioni complesse e variabili, ma non ne ho mai rinvenute fra le piante della spiaggia; le trovo solo nell' "interno", spesso estivano in gruppi sui Pittospori delle siepi spartitraffico. Tutte le poche Theba da me rinvenute nella vegetazione dunale, invece, oltre ad essere bianche, sembrano anche nettamente più "globose", mentre le altre, oltre alla diversa colorazione e alla conchiglia più "liscia"; sono di forma decisamente "appiattita", quasi discoidale; ho notato simili dimorfismi anche in Eobania vermiculata, che posterò a breve, se possono interessare; non sono però riuscito, in quest'ultimo caso, a correlarle con un habitat differente. E' affascinante la varietà morfologico-cromatica di molte chiocciole, come queste Theba; qualcuno sa se può avere un significato evolutivo-adattativo? Ciao, fabrizio |
Modificato da - fabrizio2 in data 08 maggio 2007 15:07:06 |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 maggio 2007 : 16:17:23
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Sicuramente l'habitat di duna influisce sulla forma ed il colore,la forma più irregolare è data dalla soventi interruzioni di crescita dovuta ai frequenti periodi di siccità della duna che drena immediatamente l'acqua piovana ed anche il colore bianco è preferenziale in tutti gli ambienti caldo-aridi,questo carattere consente una miglior difesa dal calore riflettendo i raggi solari.Probabilmente le popolazioni di duna hanno favorito la riproduzione ad esemplari più bianchi e quindi più adatti al particolare habitat a differenza delle popolazioni più interne.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro |
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papuina
Utente Senior
Città: SAN PIETRO IN CASALE
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
4515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 maggio 2007 : 21:55:47
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Anche le Theba pisana che si trovano nelle dune delle pinete del Ravennate tendono ad essere bianche, visto che se ne vedono a milioni le osservo spesso nella speranza di trovarne una sinistrorsa, a qualcuno ne è mai capitata una?? Ciao Beppe |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 maggio 2007 : 08:38:59
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a me non è mai capitata, però l'ho vista da qualche parte, forse sul libro dei Cossignani? Comunque tra gli Helicidae italiani mi ricordo che che sono stati segnalati esemplari sinistrorsi di: C. aspersus, H. pomatia e C. nemoralis
ciao
ang
C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick) |
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papuina
Utente Senior
Città: SAN PIETRO IN CASALE
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
4515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 maggio 2007 : 21:14:29
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Ciao Ang, Si è nel libro di Cossignani, sarebbe forse interessante chiedere a qualche elicicoltore se e con quale frequenza trova esemplari sinistrorsi. Bella anche la Cornu aspersum "cornucopia" fotografata sull'atlante dell'Abbott, credo sia Australiana. Ne ho vista una nel museo di malacologia terrestre di Sovana (GR) che purtroppo a chiuso i battenti, io l'ho visitato 3 volte ma non sono state sufficenti..... Qualcuno sa che fine ha fatto?? Si è trasferito da qualche altra parte?? Beppe |
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fabrizio2
Utente V.I.P.
Città: roma
Regione: Lazio
220 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 maggio 2007 : 01:54:24
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Anche a me interessano molto gli esemplari anomali, se ne trovo qualcuno posso mandartelo; ma se ne trovassi di viventi, mi piacerebbe tentare una "selezione", facendone accoppiare un paio; e comunque, morti gli esemplari, le conchiglie posso mandarvele volentieri, per integrarle nelle vostre raccolte tipologiche, dove avrebbero più senso. Qui sono molto diffuse le Cantareus apertus, e spero continuamente di trovarne la forma a "cornucopia", che vorrei appunto allevare e selezionare; se qualcuno può trovarla, glie ne sarei grato! |
Modificato da - fabrizio2 in data 11 maggio 2007 01:55:44 |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 maggio 2007 : 12:06:53
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ciao a tutti
| sarebbe forse interessante chiedere a qualche elicicoltore se e con quale frequenza trova esemplari sinistrorsi. |
pare l'inversione del verso di avvolgimento sia di origine genetica e come tale può essere considerato come carattere recessivo non so, se anche qualcuno ne avesse tenuto conto, le condizioni di un allevamento sono diverse da quelle in natura per quanto riguarda la ricchezza di patrimonio genetico "disponibile", e le relative frequenze osservate sarebbero comunque polarizzate
| Bella anche la Cornu aspersum "cornucopia" fotografata sull'atlante dell'Abbott |
... e infatti il genere Cornu non è valido proprio perché istituito su un esemplare anomalo comunque questo tipo di malformazione invece è causato da un danno subito a livello del muscolo columellare, è abbastanza facile trovare esemplari anomali in questo senso, anche se non ne ho mai trovato nessuno interamente svolto; c’era un lavoro degli anni ’30 di Piersanti su queste anomalie, mi ricordo c’era un’intera tavola sulle malformazioni di Itala itala
| spero continuamente di trovarne la forma a "cornucopia", che vorrei appunto allevare e selezionare |
caro Fabrizio, penso che in questo secondo caso, dato che queste forme scalari o a cornucopia hanno spesso origine da traumi subiti dalla bestiola nel corso della vita, non abbia senso selezionare degli esemplari; se può interessarti, anni fa fotocopiai un lavoro, mi pare del Porro, sulle anomalie nelle conchiglie dei molluschi terrestri, un lavoro della seconda metà dell’800, molto interessante, in cui parla abbastanza diffusamente delle forme a cornucopia dell’aspersus
| Ne ho vista una nel museo di malacologia terrestre di Sovana (GR) che purtroppo a chiuso i battenti, io l'ho visitato 3 volte ma non sono state sufficenti..... Qualcuno sa che fine ha fatto?? Si è trasferito da qualche altra parte?? |
Veramente sono 2 anni che provo ad andarci, sempre chiuso… ci sono andati tutti tranne me… ma se po’?
per gli interessati questi lavori li trovai alla biblioteca Alessandrina alla Sapienza, Roma
ciao
ang
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fabrizio2
Utente V.I.P.
Città: roma
Regione: Lazio
220 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 maggio 2007 : 17:46:33
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Ciao Ang e grazie, quindi ritieni che l'alterazione a "cornucopia", o simili, siano dovute ad un semplice trauma accidentale, a carico del muscolo columellare; in questa prospettiva, non avrebbe effettivamente senso effettuare una selezione, il carattere non sarebbe trasmissibile... Ma è infatti proprio per fugare, fra l'altro, questo e simili dubbi, che mi piacerebbe tentare simili "selezioni", soltanto che non riesco a trovare alcun esemplare abbastanza "anomalo", pur essendocene moltissime qua in zona!! Ho trovato solo qualche raro individuo con la spira un po' più elevata rispetto al margine superiore dello stoma. Tu quali anomalie hai trovato? potresti postare qualche immagine? Mi interesserebbe molto anche quella tavola del Porro che dici, c'è un modo di trovarla? Vorrei poi postare -su un'altra discussione a seguire- delle immagini di "tipi estremi" di Eobania, molto schiacciate alcune, quasi turricolate altre. Ciao, fabrizio |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 maggio 2007 : 10:43:58
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caro fabrizio, se vuoi vedere la variabilità nell'altezza della spira degli helicidi, ti consiglio questo articolo, che tratta della variabilità della giapponese Ainohelix editha; per il lavoro del Porro, posso portarti la mia copia, verrai a Sabaudia sabato prossimo? sennò domenica all'oasi di Macchiagrande
ciao
ang
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