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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Siricidae da determinare: Urocerus augur
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Inserito il - 06 ottobre 2009 : 16:45:35 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Hexapoda Ordine: Hymenoptera Famiglia: Siricidae Genere: Urocerus Specie:Urocerus augur
Ciao a tutti! Sono nuovo di questo forum e colgo l’occasione per salutarvi. Complimenti per la ricchezza delle informazioni e degli argomenti trattati, sempre così utili e interessanti.
Avrei bisogno del vostro aiuto: potreste darmi una mano per l’identificazione di questo bellissimo insetto? Ho rinvenuto questo esemplare in un ambiente mosaicizzato, a un’altitudine di circa 270 m. La vegetazione del luogo è composta in prevalenza da lecci ai quali troviamo associate, in minoranza, alcune conifere. Le caratteristiche dell’insetto me lo fanno identificare come un Siricide, famiglia di Imenotteri appartenente al sottordine dei Sinfiti: la loro principale particolarità è data dal lungo e robusto ovopositore, che spesso viene scambiato erroneamente per un terribile pungiglione suscitando il panico dell’osservatore...mentre in realtà si tratta di specie totalmente innocue.
Quanto alla specie, un’osservazione del suo aspetto non troppo dettagliata farebbe pensare a un esemplare di Urocerus gigas, comunemente detto Sirice gigante o “vespa del legno”, una specie xilofaga non autoctona che probabilmente è stata introdotta nel nostro paese attraverso l’importazione di alcuni tipi di legname da costruzione. Ci sono però due particolari che non mi convincono affatto: in Urocerus gigas la banda della parte terminale dell’addome è gialla e continua; nell’insetto in questione si osservano invece due bande distinte, intervallate dal nero che caratterizza il resto del corpo. Le due bande inoltre, così come altre parti del corpo (antenne, testa, zampe) tendono piuttosto all’arancione che al giallo. Il soggetto, lungo circa 2 cm, presentava un’altra caratteristica che mi ha molto colpito: il suo energico battito d’ali produceva un rumore particolarmente forte e impressionante.
Potrebbe trattarsi di una sottospecie o di una varietà di Urocerus gigas?
Vi invio una foto del soggetto, sperando che possa esservi utile
Immagine:
Siricidae da determinare: Urocerus augur
66,95 KB alla sua identificazione.
Grazie in anticipo.
Ciao!

Modificato da - gomphus in Data 06 ottobre 2009 18:00:38

Hemerobius
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Flora e Fauna

Inserito il - 06 ottobre 2009 : 16:55:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Enzo,
ci dici la località dell'incontro per cortesia?
La descrizione dell'ambiente è molto dettagliata ma manca la localizzazione (come dicono gli inglesi hai descritto tutti i singoli alberi senza descrivere il bosco ).

Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus
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Inserito il - 06 ottobre 2009 : 17:04:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Roberto, la località è Colle Santo (Magione), in Provincia di Perugia.
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Hemerobius
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Città: Alghero
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Flora e Fauna

Inserito il - 06 ottobre 2009 : 17:34:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che sia un Imenottero Siricide mi pare certo. Cosa sia non ho esperienza. Sposto intanto nella sezione Imenotteri in cerca di aiuto!

Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus
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gomphus
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Città: Milano
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Inserito il - 06 ottobre 2009 : 17:57:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao enzo

dalla foto si vede quanto basta per capire che ci sei andato vicino, ma non proprio a bersaglio ...

oltre al giallo piuttosto aranciato, le parti scure soprattutto sul torace, bruno + o - scuro invece che nero fondo, e soprattutto il capo superiormente giallo aranciato con una sottile linea scura mediana, mentre nel gigas è nero con due macchie gialle laterali ampiamente distanziate

è un Urocerus augur, sporadico sulle alpi, e invece nella regione appenninica molto più comune del gigas... e anche

nuovo per il forum





potresti fare un ultimo sforzo... e indicare anche la data di ritrovamento ?

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare

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Inserito il - 06 ottobre 2009 : 22:15:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Roberto e Maurizio.
Vi ringrazio per la gentile e tempestiva risposta. Mi avete sollevato e alleggerito da quella che, da ormai 15 giorni, era divenuta per me una vera e propria ossessione...Sono comunque soddisfatto di aver mancato il bersaglio soltanto per poco. Quanto alla data del ritrovamento, l'imenottero è stato trovato domenica 20 settembre 2009.
Maurizio, ti chiedo un'ulteriore aiuto: puoi dirmi se Urocerus augur ha le stesse abitudini di gigas? E' uno xilofago? Depone le uova nel legno di piante arboree mediante l'ovopositore? Quali piante preferisce? Si tratta di una specie alloctona introdotta anch'essa tramite il trasporto della legna?
Infine, sembra che le larve di gigas si nutrono dei funghi presenti nel legno: è così anche per augur?
Ti rangrazio anticipatamente.
Ciao a presto!

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gomphus
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Inserito il - 07 ottobre 2009 : 18:15:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao enzo, scusa per il ritardo

scusa, ma... forse mi è sfuggito qualcosa, ma a me non risulta che l'Urocerus gigas in italia sia una specie alloctona; è vero che spesso, in seguito a trasporto di legname da opera in cui erano presenti larve, anche a distanza di anni esemplari adulti compaiono in località assolutamente inadatte alla presenza di popolazioni stabili, ma credo che almeno sulle alpi le popolazioni legate ai boschi di conifere ci siano sempre state

ad ogni modo, la biologia dell'Urocerus augur dovrebbe essere sostanzialmente analoga a quella del gigas, la femmina depone nel legno di conifere, anche ginepro (vi sono anche segnalazioni di attacchi a latifoglie, non so quanto attendibili) e la larva si sviluppa scavandovi gallerie; non so se si nutrano effettivamente dei funghi che si sviluppano nel legno, a quanto ho trovato quando gli Urocerus (come i Sirex) depongono in alberi vivi, insieme alle uova iniettano nel legno sostanze che provocano la morte della porzione tutt'intorno all'ovideposizione, e in queste condizioni la presenza di funghi del legno potrebbe essere semplicemente concomitante; d'altra parte ho visto schiudere Urocerus gigas e Sirex juvencus da travature poste in opera l'anno precedente, che non avevano affatto l'aria di essere attaccate da funghi, e quindi ritengo possibile che la presenza di questi crei un ambiente più favorevole, grazie alla presenza di legno già parzialmente degradato, ma non sia strettamente indispensabile

almeno nell'italia appenninica credo che l'U. augur sia, almeno in larghissima parte, autoctono; dalle tue parti, dove la presenza di conifere è piuttosto scarsa, potrebbe essere stato introdotto e acclimatato... ma se in zona sono presenti boschi di conifere, tieni anche conto che gli Urocerus sono ottimi volatori

maurizio

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Inserito il - 07 ottobre 2009 : 20:52:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio, grazie per le tue preziose e precise informazioni.
Riguardo alla provenienza di Urocerus gigas, consulterò con attenzione la bibliografia. L'esperienza mi insegna che bisogna stare molto attenti alle pubblicazioni troppo divulgative: se lette con poco senso critico, potrebbero portarci completamente fuori strada...Ti dico soltanto che in una piccola guida (che non menziono per rispetto!) Uroceros gigas viene ascritto ai Tentredini.
Quanto al nostro augur, pensi che appartenga a una popolazione non stabile e sporadica? Riguardo alla deposizione delle uova, ritieni che utilizzi la minoranza di conifere presenti in quell'ambiente oppure i lecci, che costituiscono invece la maggioranza della vegetazione arborea?
Relativamente ai funghi, la bibliografia che ho consultato parla di ipotesi basate sul fatto che le larve di gigas rinvenute all'interno di vecchi tronchi erano spesso associate ai funghi. Ma è tutto da confermare.
Un'ultima domanda: l'esemplare che ho osservato non sembrava in condizioni di salute ottimali. Questo mi fa pensare che l'insetto, alla fine della bella stagione, una volta terminata la riproduzione e deposte le uova, conclude anche il proprio ciclo biologico. E' così?
Ti ringrazio in anticipo.
Ciao.
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gomphus
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Inserito il - 07 ottobre 2009 : 22:03:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao enzo

anzitutto... diffida sempre delle pubblicazioni troppo divulgative, non tanto per la loro scarsa qualità... all'origine, quanto perché molte di esse sono pubblicazioni estere, tradotte in italiano in modo approssimativo da parte di traduttori improvvisati senza alcuna competenza specifica, scelti essenzialmente perché costavano poco; e quindi nel tuo caso, con ogni probabilità l'inglese "sawflies" (o il termine equivalente in altra lingua, ad es. in tedesco), che significa genericamente "sinfiti", è diventato "tentredini"

credi che esagero? ho visto scritto in questa o quella versione italiana di guide pubblicate in origine all'estero: che i coleotteri hanno un carapace indurito e resistente; che nelle steppe salate dell'altopiano anatolico le fanerogame sono rare; e via folleggiando

e allo stesso modo, potrebbe essere che l'affermazione secondo cui "l'Urocerus gigas da noi non è autoctono, ma è stato introdotto con legname da costruzione" nell'edizione originale fosse riferita da un autore inglese alla gran bretagna, e successivamente sia stata tradotta paro paro senza commenti

l'associazione ai funghi di cui parli, potrebbe essere semplicemente dovuta al fatto che i vecchi tronchi attaccati da funghi sono più facili da spaccare, e quindi è più facile trovarci dentro larve, ho visto in montagna nelle alpi biellesi alberi caduti per cedimento del terreno, con legno apparentemente sano e durissimo... ma le numerose Rhyssa persuasoria, anche con l'ovopositore infisso nel legno, dimostravano che lì dentro le larve di siricidi c'erano

per sapere se lì da te l'augur è presente stabilmente, bisognerebbe (o bisognerà) compiere ulteriori osservazioni l'anno prossimo, tenendo conto che il tuo era probabilmente un esemplare eccezionalmente tardivo; non penso che si sviluppi nei lecci (se si accertasse che è così, sarebbe un dato interessante), ma invece che dalle conifere che vi crescono, potrebbe essere uscito da qualche tronco trasportato in zona per farne una trave di un edificio, un palo della luce o chissà che altro

infine, ovviamente la femmina una volta deposte le uova in breve tempo muore di sfinimento; mi è capitato di trovare femmine di Urocerus e Sirex morte, appoggiate sui tronchi abbattuti dove avevano deposto, o addirittura con l'ovopositore a metà infisso nel tronco, perché a ovideposizione terminata non gli era rimasta nemmeno la forza per estrarlo; il tuo però, apparentemente non in buona salute ma neanche evidentemente moribondo, penserei che stesse arrivando alla fine dei suoi giorni senza essere riuscito ad accoppiarsi e deporre

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
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Inserito il - 07 ottobre 2009 : 23:01:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio,

ti ringrazio per la risposta: adesso posso dire di avere il quadro completo di questa bellissima specie, che non avevo mai incontrato prima d'ora.

Sono soddisfatto, ma al tempo stesso tutte queste informazioni hanno alimentato ulteriormente la mia curiosità e mi hanno stimolato ad andare avanti: penso proprio che l'anno prossimo approfondirò la questione compiendo delle osservazioni sul campo. Il che non mi dispiace affatto, visto che si tratta di una specie particolarmente affascinante...

Quanto ai lecci, anch'io istintivamente lo escluderei, ma la natura è sempre piena di sorprese e nella scienza, come si dice, non bisogna mai dar niente per scontato.
Ci terremo aggiornati.

Ciao.


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Inserito il - 16 novembre 2009 : 11:56:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio, anche se con un po' di ritardo sono qui a "rispolverare" la vecchia questione su Urocerus augur. Mi hai detto che la specie è diffusa prevalentemente nella regione appenninica. Ti chiedo un'ulteriore cortesia: potresti darmi qualche indicazione relativa alla sua distribuzione geografica, alle dimensioni e alla biologia?

Per quanto riguarda la distribuzione di U. gigas, la letteratura indica tutta l'Europa, le regioni temperate dell'Asia e il Nordafrica. Ciò è valido anche per U. augur?

Durante le mie osservazioni non avevo il calibro, e quindi non ho potuto misurare nè l'esemplare nè l'ovopositore. Potresti indicarmi le dimensioni del corpo di entrambi i sessi e dell'ovopositore?

Le larve di U. gigas sono parassitate da Rhyssa persuasoria, come del resto buona parte dei Siricidi: questo avviene anche in augur?

Infine, in che periodo dell'anno la femmina depone le uova e quando si schiudono? Quanto dura lo sviluppo larvale? Al termine dell'estate, muoiono gli adulti di entrambi i sessi?

Ti ringrazio in anticipo.
Ciao a presto.

Enzo.
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