ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento. Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.
Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.
Ho deciso di aprire questa nuova discussione con la premessa che, se gli amministratori e i moderatori ritengono che non sia pertinente o adeguata, la rimuovano subito. Gli strumenti di rilevazione, le foto e le video trappole, consentono non soltanto di fotografare o filmare l' animale, quanto di documentare la presenza di determinate specie faunistiche in altrettanti ambienti, e di mostrare le abitudini e i comportamenti degli animali stessi. Ho preso spunto dal recente posizionamento della mia videotrappola, posizionata in una zona in cui vi sarebbero stati presunti avvisamenti di una lince, per fare alcune interessanti considerazioni sulla fauna selvatica presente in quella zona. L' ambiente è un bosco misto di robinie e castagni ad un' altezza di circa 700 metri slm. e in cui sono stranamente presenti dei grossi bastioni rocciosi, abbastanza atipici per quella zona. Ho notato a terra diversi raspamenti del terreno che mi hanno fatto pensare ad una forte presenza dei cinghiali. In due settimane di monitoraggio però sotto la video camera non ne è passato nemmeno uno. In compenso però è stato filmato un cervo (della cui presenza dubitavo in quella zona)e, abbastanza atipica, la contemporanea presenza di un daino:
E, cosa molto strana, considerando che le prime abitazioni si trovano a circa 5 km di distanza, dei gatti comuni (ne ha filmati tre) che a più riprese sono passati sotto lo strumento. Evidentemente suppongo che possano vivere in quell' ambiente come se fossero a tutti gli effetti dei selvatici:
Ecco che questi strumenti possono essere utili per delineare il quadro della presenza faunistica in una determinata zona e per fare le relative considerazioni. Invito pertanto chi avesse foto e filmati interessanti, di postarli in questa sezione. Io farò altrettanto...di documentazione ne ho abbastanza!
Ecco che questi strumenti possono essere utili per delineare il quadro della presenza faunistica in una determinata zona e per fare le relative considerazioni. Invito pertanto chi avesse foto e filmati interessanti, di postarli in questa sezione. Io farò altrettanto...di documentazione ne ho abbastanza!
Pur convenendo che si tratta di uno strumento (la scout-guard) di ottima utilità per "........delineare la presenza faunistica in una determinata zona.......", non pensi che potrebbe,....per alcune specie, essere fonte troppo invasiva e/o quindi fonte di un certo ...stress?
Il cervo,...avrai notato anche tu, ......si è accorto che c'è qualcosa che non va E penso che sarai d'accordo che dipende da chi ha posizionato la videotrappola?
Forse occorrebbe più accortezza nel posizionarla, ......... ma con i sensi del cervo lo so è veramente dura, quindi ti prego di prendere la mia considerazione solo come opinione personale.
E' comunque uno strumento molto utile che anch'io,dopo che ne ho conosciuto l'uso, sto valutando la possibilità d'impiegarlo in futuro per qualche indagine, pur non essendone ancora in possesso e non sapendo bene come.
ciau
Modificato da - carolan in data 13 ottobre 2009 22:55:46
Messaggio originario di carolan: Pur convenendo che si tratta di uno strumento (la scout-guard) di ottima utilità per "........delineare la presenza faunistica in una determinata zona.......", non pensi che potrebbe,....per alcune specie, essere fonte troppo invasivo e/o quindi fonte di stress?
Il cervo,...avrai notato anche tu,..si è accorto che c'è qualcosa che non va E penso che sarai d'accordo che dipende da chi ha posizionato la videotrappola? Forse occorrebbe più accortezza nel posizionarla...... Non prenderla come una critica ehhh.......,solo una considerazione
ciau
No, anzi! E ti ringrazio della tua considerazione. Devo dirti che lo strumento è molto piccolo e l' illuminatore IR è molto tenue. Non ci posso giurare, ma credo che il disturbo sia molto limitato Ho notato invece che gli animali sono molto incuriositi e si avvicinano frequentemente, a volte fino addirittura a toccare lo strumento. Non ho mai notato atteggiamenti di paura, sempre di curiosità...gli stessi lupi, molto diffidenti non sembrano mostrare grossa diffidenza. Ritengo che può avere maggior impatto, e quindi disturbare maggiormente la fauna selvatica il continuo andirivieni di persone nei boschi...ma potrei sbagliarmi!
tali fotocamere vengono frequentamente utilizzate nelle ricerche all'estero, soprattutto sui grandi felini ed altri animali criptici, dove vengono posizionati in un' area per determinarne attraverso calcoli matematici la densita' di popolazione, il sex ratio, distribzione di un singolo animale e i picchi di attivita' di una specie partendo dal presupposto che quasi tutte (parlo dei grandi felini) devono venire prima anticipati da un ispezione della zona dove si cercano i segni di presenza per collocare le trappole fotografiche in zone di passaggio degli animali....e' ottima anche per individuare possibili bracconieri..
Questo non porta alcun disturbo agli animali, come gia' detto si mostrano molto curiosi, e da risultati eccellenti se utilizzata nei migliori dei modi...
in italia non mi sembra diffusa come metodo di ricerca.
interessante questa discussione sul foto-video trappolaggio. anche a me piacerebbe avere un "aggeggio" del genere... per quanto riguarda i filmati, paradossalmente, direi molto particolare quello sui gatti domestici. praticamente vivono nel bosco. con tutti i rischi di ibridazione per il gatto selvatico (sempre che sia presente in quella zona)
"Occorre essere attenti per essere padroni di se stessi"
Alcuni animali sembrano essere molto sensibili ai led delle trappole a infrarossi, e alcuni sono disturbati da questi strumenti anche di giorno, nonostante il camuffamento di rami che solitamente gli faccio, ecco alcuni video di keep-guard Link
Messaggio originario di carolan: Il cervo,...avrai notato anche tu, ......si è accorto che c'è qualcosa che non va E penso che sarai d'accordo che dipende da chi ha posizionato la videotrappola?
Forse occorrebbe più accortezza nel posizionarla, ......... ma con i sensi del cervo lo so è veramente dura, quindi ti prego di prendere la mia considerazione solo come opinione personale.
Lo strumento era posizionato con le dovute accortezze, di giorno è praticamente "invisibile", nel senso che è talmente piccolino e di colorazione simile al "supporto" sul quale viene installato, che non è assolutamente di disturbo. L'unico "problema" degli strumenti ad infrarossi è che l'illuminatore è comunque "visibile", non nel senso che vedi la luce che emette, ma si notano i led rossi (vale anche per l'occhio umano), infatti il cervo era incuriosito da quelli.
Non penso che siano fonte di stress, più che altro stimolano la curiosità, a volte fino ad annusare lo strumento. Fra i soggetti più sensibili e diffidenti ci sono i lupi ed ho notato che, nonostante notino i led rossi, ripassano tranquillamente dal solito punto senza problemi. Alcuni esemplari mostrano una naturale diffidenza, altri invece non se ne preoccupano neanche.
La discussione è di sicuro interesse, su un tema che sta diventando sempre più "alla portata di tutti". Come gestori di un Parco Nazionale riteniamo però di dover segnalare che un'incontrollata diffusione di questo strumento comporta dei rischi non banali. Innanzitutto per posizionare una fototrappola è obbligatorio segnalarla con evidenza per rispettare la normativa sulla privacy. Ci sono sanzioni pesanti su questo aspetto, che però riguarda poco la conservazione e tutela della fauna. Sullo stress probabilmente non merita discutere, sempre che per fototrappolare non si mettano esche odorose o alimentari, che interferiscono col comportamento animale e sfociano in un attimo nel disturbo alla fauna, penalmente perseguibile. Probabilmente la questione più delicata è dovuta al fatto che le fototrappole permettono di scoprire comportamenti animali, abitudini e dati su presenze che potrebbero essere mal gestiti se in mano a gente male intenzionata. Il gestore della fauna, e nel nostro caso ci riferiamo ad un Parco Nazionale, non può tollerare che nel proprio territorio vengano posizionate trappole fotografiche a sua insaputa, proprio perchè in questo modo non sa che uso venga fatto dei dati raccolti. Ancor più grave se vi sono esche di qualunque tipo. Ecco che forse vale la pena raccomandare agli appassionati di usare molta cautela e farsi sempre autorizzare, ovviamente se si hanno dei motivi di studio seri per collocare fototrappole. Il nostro Ente ad esempio ha dato direttiva al C.F.S. di ritenere illegittima e da sanzionare qualsiasi fototrappola collocata abusivamente. Se poi vi è esca e malafede può essere anche applicato il penale. Detto questo, a chi fa le cose per bene e per serie ragioni di studio (ricerche universitarie, tesi di laurea eccetera) auguriamo buon lavoro !
La discussione è di sicuro interesse, su un tema che sta diventando sempre più "alla portata di tutti". Come gestori di un Parco Nazionale riteniamo però di dover segnalare che un'incontrollata diffusione di questo strumento comporta dei rischi non banali. Innanzitutto per posizionare una fototrappola è obbligatorio segnalarla con evidenza per rispettare la normativa sulla privacy. Ci sono sanzioni pesanti su questo aspetto, che però riguarda poco la conservazione e tutela della fauna. Sullo stress probabilmente non merita discutere, sempre che per fototrappolare non si mettano esche odorose o alimentari, che interferiscono col comportamento animale e sfociano in un attimo nel disturbo alla fauna, penalmente perseguibile. Probabilmente la questione più delicata è dovuta al fatto che le fototrappole permettono di scoprire comportamenti animali, abitudini e dati su presenze che potrebbero essere mal gestiti se in mano a gente male intenzionata. Il gestore della fauna, e nel nostro caso ci riferiamo ad un Parco Nazionale, non può tollerare che nel proprio territorio vengano posizionate trappole fotografiche a sua insaputa, proprio perchè in questo modo non sa che uso venga fatto dei dati raccolti. Ancor più grave se vi sono esche di qualunque tipo. Ecco che forse vale la pena raccomandare agli appassionati di usare molta cautela e farsi sempre autorizzare, ovviamente se si hanno dei motivi di studio seri per collocare fototrappole. Il nostro Ente ad esempio ha dato direttiva al C.F.S. di ritenere illegittima e da sanzionare qualsiasi fototrappola collocata abusivamente. Se poi vi è esca e malafede può essere anche applicato il penale. Detto questo, a chi fa le cose per bene e per serie ragioni di studio (ricerche universitarie, tesi di laurea eccetera) auguriamo buon lavoro !
Grazie della segnalazione. Nello specifico confermo che il sottoscritto e altre persone hanno una specifica autorizzazione rilasciata dalla comunità montana, ad operare come CSDL (centro per lo studio e la documentazione sul lupo) nella riserva Acquerino/Cantagallo, che comprende anche il posizionamento di foto e video-trappole al fine di acquisire documentazione sulla presenza del predatore nella zona. Detto questo, quoto assolutamente quanto esposto nel precedente post.
Messaggio originario di Foreste Casentinesi: .... Il gestore della fauna, e nel nostro caso ci riferiamo ad un Parco Nazionale, non può tollerare che nel proprio territorio vengano posizionate trappole fotografiche a sua insaputa, proprio perchè in questo modo non sa che uso venga fatto dei dati raccolti. Ancor più grave se vi sono esche di qualunque tipo .....
Concordando pienamente su questo aspetto, .... mi sorge però una domanda: nel caso si voglia effetuare una ricerca con l'uso di fototrappole in un territorio interessato da gestioni "multiple" ... a chi bisogna fare richiesta, ... a tutti gli enti interessati, .... al più "alto" nella scala gerarchica (quale?). Cerco di spiegarmi meglio con un esempio: La mia società deve svolgere un'indagine sulla distribuzione della puzzola in Romagna, ... per poter indagare il territorio posto all'interno del PNFC deve richiedere le autorizzazioni:
alla Provincia?
alla Comunità Montana?
alla Forestale?
all'Ente Parco?
a tutti questi Enti in successione?
Se è sufficiente una sola richiesta ... a chi inoltrarla? Quali possono essere i motivi di un rifiuto?
Chiedendo scusa per la petulanza, ... approfitto per porre un paio di ulteriori quesiti: se la ricerca viene svolta direttamente da uno degli Enti (ad esempio la Provincia) ... deve richiedere l'autorizzazione? .... se sì, a chi? L'uso di esche "attrattive" è sempre bandito ... o ci sono delle eccezioni? Ciaoo.
Mi inserisco nella discussione perchè da qualche mese sono approdato nel mondo del fototrappolaggio e mi interessa molto capire se gli strimenti possono creare disturbi reali alla fauna selvatica. Dalla mia breve esperienza ho potuto notare che se pur gli animali si accorgono dello strumento ( la notte in particolare a causa dell'illiminatore a infrarosso che appare leggermente illuminato)non risultano particolarmente impauriti.
Questa è una marmotta incuriosita dalla presenza dell'apparecchio.
Un'incrocio fra dei mufloni e una volpe.
Femmine di muflone con piccoli che si appisolano sotto all'apparecchio.
E un cinghiale che cerca le faggiole fra le foglie.
Tutti questi filmati sono stato girati in ambiente naturale e mi sembra che dimostrino che le fototrappole non arrecano disturbo particolare alla fauna selvatica. A mio avviso non è nenche paragonabile ad altre fonti di disturbo antropico come possono essere le moto da trial o anche solo gli escursionisti ma resta il fatto che i vari tipi di stress vanno sommati e uno non esclude gli altri perchè maggiore quindi per poco disturbo che possano crare non le metterei mai in zone dove il disturbo antropico è parecchio.
KIROS
Modificato da - kiros in data 15 ottobre 2009 12:28:52
Risposta a Luciano. Il gestore della fauna selvatica è la Provincia per i territori esterni alle aree protette, il Parco (Nazionale o Regionale che sia) all'interno dei confini. E' a questi soggetti che va chiesto il permesso. Il PNFC ha un regolamento sulle ricerche; il modulo per chiedere il permesso a svvolgere ricerca dentro il Parco prevede anche l'indicazione dei mezzi (distruttivi o no) previsti.
Ovviamente l'uso di attrattori è ammissibile in relazione alla serietà ed alle finalità della ricerca e del soggetto proponente. Come sai per il gatto selvatico il Parco stesso usa attrattori. E' ovvio che ci vuole coordinamento: se si mettono nella stessa zona due fototrappole non coordinate ed entrambe con lo stesso attrattore, il povero animale come risolverà i suoi dubbi su quale trappola preferire ? Potrebbe anche morire dall'imbarazzo o entrare in depressione...