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Accipiter gentilis
Moderatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1964 Messaggi Tutti i Forum |
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Fabiomax
Moderatore
Città: Cefalù
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
2229 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 19:38:51
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Ciao
Penso che si tratti di Chilostoma planospira con una colorazione particolarmente scura
ma aspettiamo il parere di Subpoto e Ang che certamente conoscono la malacofauna del Lazio meglio di me
Sicilia: bellissima per natura
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siciliaria
Utente Senior
Città: Catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
2017 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 21:29:50
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...forse la colorazione scura è l'effetto dell'ambiente riducente cui è stato sottoposto.
Link |
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Fabiomax
Moderatore
Città: Cefalù
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
2229 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 21:45:33
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effettivamente l'interno dell'apertura sembra "sporcato di nero" ...
Sicilia: bellissima per natura
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 luglio 2008 : 00:15:47
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benvenuto accipiter nel forum dei molluschi terrestri, puoi confermarci la provenienza dal lazio? certo non devo correggere fabiomax su questa specie
ciao
ang |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 luglio 2008 : 02:15:16
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Le Chilostoma planospira del Lazio sono in genere piuttosto scure,in quest'esemplare mi sembra di vedere dei residui dell'animale che è marcito ed ha ricoperto con un residuo nero l'interno della conchiglia. Sarebbe interessante conoscere la località di provenienza per poter fare un confronto con altri esemplari della zona.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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Accipiter gentilis
Moderatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1964 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 luglio 2008 : 06:59:42
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Grazie a tutti.........la conchiglia è stata prelevata a pochi passi da casa mia, quindi in provincia di Roma (sud est). Non ho molte conoscenze in merito a questi animali ma posso confermare la presenza di residuo "presudo-liquido" di colore nero che percolava dall'apertura.
eppure il vento soffia ancora...
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fern
Utente Senior
Città: Vicenza
2349 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 luglio 2008 : 12:24:16
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Veramente conosco poco la planospira: le poche cho ho visto io erano molto piatte mentre questa ha spira piuttosto elevata. Anche ammesso che il colore cosi' scuro sia un po' un artefatto, mi chiedo se le macchiette che giungono fin sul labbro siano sporco o appartengano alla colorazione del mollusco, perche' mi pare che qualche varieta', fra le moltissime descritte in passato, presenti proprio un tale carattere. Ciao,
fern |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 luglio 2008 : 15:16:32
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Le macchiette a cui fai cenno mi sembrano residui sul guscio,la membrana dell'animale nella zona dietro il mantello di questa specie è macchiettato di scuro in tutti gli esemplari che ho studiato e non credo che possa costituire un valido carattere diagnostico.La maggiore o minore visibilità di questo carattere è data dalla trasparenza del guscio e conseguentemente dall'età dell'animale. Questa specie,pur nella sua grande variabilità riesce a colonizzare ambienti diversi purché offrano sufficienti ripari dal livello del mare fino al limite della vegetazione arborea che negli appennini è a circa 1800m ed ha una grande capacità di spostamento sia nella lettiera del bosco che lungo la zona umida presso corsi d'acqua.I demi locali non sono mai nettamente caratterizzati ma vi è sempre un graduale passaggio da una forma all'altra,si trovano forme indistinguibili tra loro a moltissima distanza,forse influenzate più da un ambiente simile che da un'affinità genetica. La Paulucci cercò di dare una spiegazione plausibile in base ad uno studio conchigliare ma di chiarezza ne ha fatta ben poca. Credo che questa specie formi un cline in cui i parametri principali che determinano la distanza genetica siano la distanza geografica e l'eventuale isolamento di alcune popolazioni. Solo un'eventuale revisione del DNA potrà darci indicazione accettabili su questa specie. Per il momento la considererei come un'unica specie polimorfa anche se sarà utile evidenziare le differenze tra le diverse popolazioni.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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