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vespa90ss
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vespa90ss
Utente Super
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Inserito il - 02 giugno 2007 : 10:39:38
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Ho fatto delle ricerche sul web ed ho trovato questi tre link che mi sembrano interessanti:
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il primo descrive con ricchezza di informazione la storia del Padule (interessantissima perchè si ricollega all'epopea degli Etruschi che navigavano il precedente Lago Prilius per trasportare agli altoforni di Roselle e Vetulonia il materiale ferroso). Il secondo, dove vengono elencati tutti gli organismi che popolano il Padule della Diaccia Botrona: tra l'altro viene indicato il Corophium sextonae come "abbondante". Il terzo link parla dettagliatamente del Corophium sextonae (in inglese).
Mi rendo conto che dalle mie foto non è semplice giungere ad una determinazione ma spero di trovarne esemplari vivi e di poterli macrofotografare in una situazione di miglior agio. Una buona giornata, Beppe
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° A volte Madre Natura decide di lanciare una palla ad effetto. (Charles Bronson) |
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Pimelia
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Inserito il - 03 giugno 2007 : 22:00:05
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So per certo che Lì nella spiaggia da te fotografata fra i depositi di posidonia c'è l'Per dirti con sicurezza chi sono bisognerebbe avere a disposizione una foto che riprenda il particolare degli gnatopodi maschili e anche l'ultimo uropode per distinguere varie specie di Orchestie come la Orchestia montagui[/i, Orchestia gammarella, ecc. da [i]Talitrus saltator o altri piccoli crostacei sabulicoli.
Questo caso da te documentato mi preoccupa abbastanza perchè siccome questi crostacei sono molto sensibili a mutamenti ambientali, generalmente "prevedono" i periodi non favorevoli e si mettono al riparo... |
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vespa90ss
Utente Super
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Inserito il - 03 giugno 2007 : 22:44:08
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In quelle foto non mi trovo in un ambiente di spiaggia ma palustre, anche se l'acqua è sicuramente salmastra in quanto il mare riesce a penetrare con le sue maree all'interno dei fossi e comunque negli allevamenti di pesce marino poco distanti (orate, spigole). Se provi a zoomare allontanandoti col segno meno nel link di Google Maps che ti allego, potrai notare la notevole distanza dalla spiaggia marina e quindi dal deposito di posidonia spiaggiata di cui tu parli.
Link
L'ambiente è più palustre che marino anche se la presenza di sale è notevole. Se noti la foto di Google maps, quella che tu chiami spiaggia è in realtà quella vasca bianca (sale depositato) di forma rettangolare che sta vicino alla Casa Ximenes (la Casa Rossa dove è stato allestito il Museo della Diaccia Botrona). E' più simile ad una salina che ad altro. Non è perfettamente livellata, per cui quando le acque si ritirano per l'evaporazione, si formano delle pozze che lentamente non comunicano più con i fossi laterali e destinano alla morte gli organismi che ci rimangono intrappolati dentro. Se fai bene attenzione, noterai che il colore della "salina" non è proprio biancastro ma tende al rosa. Quelli sono milioni di gamberetti morti. Non so perchè lascino che ciò accada, in quanto qualsiasi specchio d'acqua della Diaccia è possibile regolarlo nel livello aprendo delle paratie di alimentazione, ma tant'è... Forse quelle due "saline" sono in posizione leggermente sopraelevata ma a tutto si trova rimedio. Penso anche che potrebbero essere state adibite proprio alla riproduzione di questi gamberetti, aumentando la salinità, per attrarre il fenicottero rosa. Il padule è immenso (guarda a destra) e quelle due vasche sono superfici limitatissime. Ma secondo me vengono trascurate. E' strano che una cosa del genere possa accadere proprio in un luogo dove cinquanta metri più in là sorge il Museo Multimediale "Casa Rossa Ximenes" con punti di osservazione al computer degli uccelli migratori per mezzo di telecamere disseminate nel padule. Davvero strano. Beppe
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° A volte Madre Natura decide di lanciare una palla ad effetto. (Charles Bronson) |
Modificato da - vespa90ss in data 03 giugno 2007 23:06:27 |
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Pimelia
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Inserito il - 04 giugno 2007 : 08:40:30
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Acc...mi è rimasto nel post precedente un errore. Il primo pezzo della frase era da togliere in quanto in un primo tempo avevo capito male il luogo, poi riguardando le foto ho capito perfettamente il posto (che ho anche visistato) e dunque niente posidonia. Alcune specie di Orchestie come p.e. la O.gammarella sono più di acque salmastre interne e non di spiaggia ma mi sembrano più delicate e piccole di questi crostacei che hai fotografato. Anche Talitrus nonostante sia tipicamente di spiaggia, l'ho trovato anche nelle rive più interne dei fiumi in base alla salinità dell'acqua/terreno quindi non sarebbe da escludere.
Comunque non sono crostacei tipicamente acquatici come Artemia, ma bensì terrestri, però molto dipendenti da substrati umidi in cui trovano riparo e il giusto apporto di umidità. Probabilmente il lungo periodo di siccità li ha fatti morire tutti. |
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vespa90ss
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Inserito il - 13 maggio 2008 : 11:02:52
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ho riaperto l'argomento in questo post:
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per poterlo inserire all'interno di un lavoro più organico e riepilogativo.
Beppe
La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.
Beppe Miceli |
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Inserito il - 13 maggio 2008 : 12:31:14
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Caro Beppe, sono Crostacei Anfipodi acquatici. Che fossero acquatici lo si capisce da come sono morti ! Quasi sicuramente sono anche dei Gammaridae (il vecchio genere Gammarus è stato smembrato ed io non mi ci racapezzo più). Non sono sicuramente dei Talitridae (Orchestia, Talitrus, ecc.) che sono "anfibi", se non decisamente terrestri, e sarebbero riusciti a sfuggire al prosciugamento. Naturalmente il sistema "Artemia salina" non può funzionare, perché gli Anfipodi non hanno uova durevoli.
Ciao Roberto
verum stabile cetera fumus |
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Inserito il - 13 maggio 2008 : 17:49:30
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| Messaggio originario di vespa90ss: Immagine 5
Immagine 6
Immagine 7
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Ripesco dall'altra discussione di Beppe (che gioca su due tavoli ), per dire che questo è un Anfipode Talitride. Come si vede perfettamente in grado di camminare all'asciutto!
Ciao Roberto
verum stabile cetera fumus |
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vespa90ss
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Inserito il - 13 maggio 2008 : 18:15:48
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Grazie Roberto: in effetti mi rendo conto anche io che sto giocando su due tavoli e la cosa mi secca un po' perchè, solo col trascorrere del tempo mi sono reso conto che avrei dovuto accorpare in un solo post tutte le varie tematiche confluenti sulla biodiversità della Diaccia Botrona. Purtroppo già molta carne era andata sul fuoco tanto che ho dovuto creare tutta una serie di agganci per faer confluire i dati. Stavo pensando anche di ricostruire tutto il lavoro ex novo (Amministratori permettendo) suddividendolo per i singoli argomenti di fauna e flora. In questo modo potrei eliminare i cinque o sei già esistenti facendo un' unico post. Però il problema è che col passare dei mesi e degli anni i dati di censimento aumentano e non c'è possibilità di inserirli nella sezione giusta, se non accodandoli senza un raggruppamento logico nè organico. Quindi un lavoro di facile consultazione non vedo come possa essere fatto se non utilizzando questi trucchetti di raccordo su "due tavoli". Se magari hai qualche idea suggeriscimela perchè la sto cercando disperatamente.
Il sistema "artemia salina" di cui parlavo non ha infatti funzionato. Cercherò durante il prossimo weekend di fotografare qualche esemplare vivo (catturandolo in quelle vasche solo per fotografarlo - ma come farò con un retino in mano senza farmi arrestare?) Ho cercato sul web qualche foto di Gammarus ma non ho trovato nulla....avresti qualcosa per caso da farmi vedere? Grazie per l'attenzione che mi stai dedicando. Beppe
La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.
Beppe Miceli |
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Inserito il - 13 maggio 2008 : 18:29:13
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Il doppio tavolo è un problema generale: pensa alle discussioni con il bruco (Lepidotteri) ed il parassita (Imenotteri), il ragno (Chelicerati) e la mosca (Ditteri), l'albero (Alberi) e le cocciniglie (Omotteri), rane (Anfibi) e sanguisughe (Anellidi). Ed ho citato solo casi che mi sono effettivamente capitati. In teoria (ma solo in teoria, non so nulla dell'architettura del sito) alcune discussioni potrebbero apparire contemporaneamente in due o più discussioni.
Per quanto riguarda una foto di Gammaride non bisogna andare molto lontano, basta guardare in questa discussione di FNM. Come vedrai il "gamberetto" è praticamente identico al tuo Talitride, ma non riesce a "stare in piedi".
Ciao Roberto
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vespa90ss
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Inserito il - 13 maggio 2008 : 18:54:49
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Scusami Roberto ma ho interpretato male il tuo primo scritto ed ho fatto confusione. Intendevo qualche genere di Anfipode acquatico che potesse essere individuabile o per lo meno raffrontabile fra quelli morti in massa. Che tu sappia, esiste un sito dove viene trattato anche con foto o disegni l'argomento? Io ho trovato questo (da consultare a pag 67) da cui si potrebbe risalire al gen. Echinogammarus
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e quindi proseguendo...
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Beppe
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Beppe Miceli |
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Inserito il - 13 maggio 2008 : 19:02:45
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Al momento mi viene in mente solo il vecchio volume della Faune de France n° 9 - CHEVREUX E. & FAGE L. - Amphipodes. 1924, 488 p. 438 fig. scaricabile qui. Ma non so quanto sia utilizzabile sia come aggiornamento tassonomico che come facilità di lettura.
Proverò a vedere se c'è anche qualcos'altro.
Ciao Roberto
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Inserito il - 13 maggio 2008 : 19:22:49
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Aggiungo il link di un vecchio (ma proprio vecchio) lavoro italiano. Scaricati il file pdf.
Ciao Roberto
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vespa90ss
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Inserito il - 13 maggio 2008 : 22:58:47
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Grazie Roberto.... la Faune de France è una splendida indicazione. Copmprendo alla perfezione il francese, quindi apprezzo doppiamente il suggerimento. Il problema è che non sono molto ricche di immagini.... Il secondo link ancora non sono riuscito ad aprirlo... A presto, Beppe
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Beppe Miceli |
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Hemerobius
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Inserito il - 15 maggio 2008 : 07:55:16
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Un altro lavoro sugli Anfipodi dell'Italia meridionale (datato però metà del 1800) è qui, anche in questo caso è necessario scaricare il file in pdf.
Ciao Roberto
verum stabile cetera fumus |
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vespa90ss
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Inserito il - 15 maggio 2008 : 08:04:50
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| Messaggio originario di Hemerobius:
Un altro lavoro sugli Anfipodi dell'Italia meridionale (datato però metà del 1800) è qui, anche in questo caso è necessario scaricare il file in pdf.
Ciao Roberto
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Sei una persona squisita Beppe.
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Beppe Miceli |
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vespa90ss
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Inserito il - 01 ottobre 2008 : 18:20:21
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Può servire a qualcosa? L'ho trovato morto sul bordo di una pozzanghera in fase di prosciugamento (sul genere della foto n.3). Diaccia Botrona il 28/06/08
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Beppe Miceli |
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elleelle
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Inserito il - 02 ottobre 2008 : 19:49:19
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Ciao a tutti.
Beppe, per inciso, dei crostacei di questo tipo (immagino, quelli che sanno stare in piedi) sono quelli che ho visto predare, tra le foglie di posidonia spiaggiate, da quei famosi Scarites piccoli e lucidi che avevo trovato molti anni fa sulla spiaggia di Collelungo.
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Hemerobius
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Inserito il - 02 ottobre 2008 : 20:00:41
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Luigi ha ragione, stessa famiglia Talitride, ma sicuramente specie diverse (sabulicola nel caso di Luigi, limicola in quello di Beppe).
Ciao Roberto
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vespa90ss
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Inserito il - 02 ottobre 2008 : 20:11:55
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Luigi...penso che abbia ragione Roberto, in quanto conosco bene quelli predati dagli Scarites e sono lunghi diciamo 3/5 mm (i più grandi). Questo era lungo circa 20mm, ad occhio e croce. Un gigante rispetto a quelli. Quando avrò un attimo di tempo li cercherò e te li posto qui sotto. Purtroppo è il solito problema di avere tante foto in archivio... ma avevo anche una quantità di ferie "non godute" spaventosa.. Sei andato piuttosto a vederti il post dello Scarites laevigatus (quello piccolo?)
Link
Beppe
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Beppe Miceli |
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vespa90ss
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Inserito il - 02 ottobre 2008 : 20:34:19
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Trovato qualcosa...purtroppo morto e mezzo smangiucchiato da una Cylindera trisignata, ma penso sia sufficiente per offrirti un'idea delle dimensioni. Considera che la Cylindera è molto più piccola della Calomera littoralis nemoralis che avrai visto molto ma molto più numerosa negli stessi luoghi.
Foce dell'Ombrone (GR) il 25/06/08
Cylindera trisignata
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Beppe Miceli |
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