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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
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Inserito il - 19 settembre 2005 : 13:57:27
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Parte della Riserva Statale del Litorale Romano, fra Ostia e Tor Vaianica, le dune di Castel Porziano e Capocotta rappresentano uno dei più importanti e meglio conservati tratti di dune in Italia. Ma è un ambiente fragile, costantemente minacciato da cementizzazione selvaggia e orde di bagnanti e appassionati di sport acquatici. Avrei voluto scrivere qualcosa io, ma più che mai, il tempo manca. Quindi riproduco sotto un brano dal libricino eccellente "Le Dune del Litorale Romano" pubblicato dal Centro di Educazione Ambientale della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano e l'Associazione Naturalistica Plinio.
Castel Porziano II fatto che i peggiori nemici della duna sono il piede dell'uomo e la costruzione delle strade si osserva bene a Castel Porziano. Infatti nella spiaggia libera la duna è ancora relativamente ben conservata grazio a un semplice accorgimento: la recinzione con stoccati in legno che ne ha impedito il calpestio. Lo stesso non si può dire per le depressioni interdunali, le quali sono state lastricato ed adibite a parcheggi, distruggendo quello che doveva essere un ambiente estremamente interessante. Un restauro ambientale oculato sulla spiaggia di Castel Porziano potrebbe dare risultati sorprendenti. La parte compresa nella Tenuta Presidenziale di Castel Porziano. che è chiusa al pubblico e quindi in teoria maggiormente tutelata, è invece in gran parte degradata, in quanto viene regolarmente "pulita" dalle piante spontanee per facilitare l'accesso al mare. Inoltre è stata costruita al suo interno una strada sterrata a breve distanza dal mare. Solo un tratto è ancora ben conservato. Capocotta A Capocotta esistono tratti relativamente conservati, e altri profondamente degradati. Il tratto forse meglio conservato è lungo circa 500 m e si trova all'incirca all'ottavo km della litoranea. Qui la duna consolidata è ancora abbastanza compatta e continua, si osservano piuttosto bene le varie fasce di vegetazione; in questo tratto si hanno anche degli esempi di vegetazione delle interdune. Il motivo per cui si è meglio conservato è curioso: è il tratto preferito da nudisti e omosessuali, cosicché iì numero di persone che lo frequentano è stato minore, e minore è stato il calpestamento e la distruzione della vegetazione. Il resto della spiaggia di Capocotta, anche se presentii importanti relitti delle dune e della sua vegetazione, è profondamente degradato ed eroso.
Breve storia delle dune del Litorale Romano La storia del litorale a sud del Tevere è una storia di progressiva distruzione. Fino alla fine dell'Ottocento, tra il Tevere e Terracina si estendeva una vasta zona paludosa, la Selva di Terracina, un ambiente selvaggio e pressoché disabitato a causa della malaria. Questa zona è stata progressivamente bonificata, prima a Ostia all'inizio del Novecento, poi negli anni trenta al Circeo, e oggi ne rimangono solo dei resti talora cospicui, come la Tenuta Presidenziale di Castel Porziano e la Selva del Circeo. La spiaggia tra Ostia e Anzio rimase però pressoché intoccata, fino circa al 1950. In quegli anni tutto il tratto tra Tor Vaianica e Anzio venne edificato; poco dopo, negli anni '60, venne aperta al pubblico un tratto di spiaggia appartenente alla Tenuta del Presidente. "I Cancelli". Capocotta, in gran parte privata, era pochissimo frequentata. Negli anni '70 divenne un luogo preferito dai naturisti o comunque da chi amava andare in spiaggia lontano dagli stabilimenti e dalla folla, ma la modesta fruizione intaccò appena l'ambiente delle dune che fino agli anni '80 era pressoché intatto e anzi forse meglio conservato degli stessi tratti di duna che si trovano all'interno della Tenuta Presidenziale. Verso l'inizio degli anni '80 cominciò la "scoperta" di Capocotta. Chi vi andava cercava una spiaggia "libera" in tutti i sensi; ma proprio l'aumento della fruizione condusse alla costruzione prima di alcuni, poi di innumerevoli, casotti abusivi che vendevano panini e bibite. Quale contraddizione con lo spirito di chi in Capocolta cercava proprio un contatto con la natura, e il panino e le bibite se li portava da casa! Più aumentavano i casotti, più aumentava il numero di bagnanti, che a loro volta stimolavano l'aumento dei casotti. Verso l'inizio degli anni '90 Capocotta assomigliava più a Rimini che a un prezioso ambiente naturale. I casotti vennero spesso abbattuti, ma venivano immediatamente ricostruiti. A quel punto, sotto la spinta degli ambientalisti, il Comune di Roma studiò una soluzione: i casotti abusivi vennero demoliti, ne vennero ricostruiti solo cinque in legno in punti particolarmente degradati; furono poi costruite delle passerelle che impedivano il passaggio sulle dune mentre queste vennero recintate. I gestori dei casotti si impegnarono non solo a pulire la spiaggia ma anche a controllare che non venissero calpestate le dune. La soluzione, per quanto di compromesso - almeno parte di Capocotta meriterebbe il rango di riserva integrale - ebbe effetti benefici, soprattutto perché veniva a diminuire il calpestamento delle dune. Purtroppo la situazione attuale è lontana dall'ideale; gli accordi sono spesso disattesi, vengono organizzate feste notturne, il calpestamento è ricominciato e soprattutto il numero di bagnanti diventa sempre più alto, in una misura incompatibile con le esigenze di tutela. Infine va osservato come, a partire dal 1997 circa e in misura molto grave dall'inverno del 2001 si è innescato un grave processo di erosione, significativamente coincidente con la realizzazione prima del rinascimento e successivamente del porto alla foce del Tevere.
Seguo con alcune foto…
L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi.
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 settembre 2005 : 14:22:45
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In inverno, la spiaggia di Capocotta torna a fare parte della natura 50,33 KB
Le dune di Castel Porziano in fiore (maggio) 65,63 KB
Le dune di Castel Porziano 65,26 KB
La fioritura sulle dune di Castel Porziano 146,26 KB
Il mare taglia delle "vallate" profonde nella sabbia 67,31 KB
"Scogliere" di sabbia scavate dal mare 69,88 KB
La minaccia di erosione 101,32 KB
Le passerelle di legno che dovrebbe convogliare i bagnanti verso la riva senza calpestare le dune fragili 132,8 KB
La minaccia antropica, spiagge spianate per renderle comode per bagnanti e praticanti di sport acquatici 113,44 KB
Zona di macchia bassa spianata 56,63 KB
Il fiore della macchia per eccellenza, Cistus incanus 62,36 KB
Protetto per il suo ruole da "consolidatore" della duna mobile, Ammophila arenaria 81,79 KB
La "margherita della spiaggia", Anthemis maritima 56,99 KB
Il "Vilucchio di mare", Calystegia soldanella 166,92 KB
L'essenza di fragilità, cresce direttamente dalla sabbia, in grave rischio di calpestio 135,15 KB
Un altro fiore della sabbia, Ononis variegata 88,84 KB
Cyperus kalli 42,43 KB
La spinossisima Eryngium maritimum 105,01 KB
Medicago marina 104,8 KB
Il minisculo Pseudorlaya pumila con i suoi semi taglienti come piccoli rasoi 101,69 KB
E per finire in bellezza, il superlativo Pancratium maritimum 78,64 KB
Sarah
L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi. |
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Istrice
Amministratore
Città: Ostia
Prov.: Roma
Regione: Lazio
10849 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 settembre 2005 : 14:48:53
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Hai fatto una scheda eccezionale!!!
Istrice |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 novembre 2005 : 09:08:16
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Aggiungo un paio di foto fatte ieri.
47,07 KB
53,7 KB
Sarah
L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi. |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 12 novembre 2005 : 12:21:38
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Mi associo ad Aldo: sublime!!!! In questa splendida riserva sono stato alcuni anni come visita post convegno. L'incontro era ad Ostia e ci hanno portato a visitarla. Sono stato incantato per la splendida natura (vegetale ed animale) Alessandro
Alessandro PD |
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LORENZO
Utente Senior
Città: MONCALIERI
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
2873 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 novembre 2005 : 08:46:55
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grazie sarah, per avermi fatto conoscere questo luogo incantevole. salutoni lorenzo |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 novembre 2005 : 09:00:33
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Purtroppo Alessandro e Lorenzo, il mio obiettivo è stato molto selettivo. Se l'avessi lasciato in libera uscita, avrebbe anche fotografato montagne di immondizie, zone ampie di spiaggia e duna spianate per creare spazi comodi per i praticanti di sport tipo kite, autentici accampamenti clandestini nascosti (quasi) da vista, barriere abbattute e sentieri abusivi solcando gli habitat più delicati, per non parlare dell'erosione e il degrado, non solo fisico ma anche umano, che rende molte zone del litorale - SIC e dentro la Riserva - infrequentabili. La bellezza violentata per le interesse meschine dell'uomo, Sarah
L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi. |
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pallinopinco
Utente Senior
Città: .
Prov.: Reggio Calabria
Regione: Calabria
567 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 16 novembre 2005 : 18:19:05
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Ciao, io mi sto battendo da anni per far fare una legge sulla pulizia delle spiagge. In sintesi: è vietato pulire le spiaggie con mezzi meccanici, spianare le dune e quan'altro. Le spiagge si possono pulire solo con rastrelli evitando di sradicare le piante. Lo scopo è la salvaguardia delle piante pioniere e dunali ed il consolidamento delle dune che comunque offrono riparo alla costa ed alle mareggiate. Certo l'ideale sarebbe che i cittadini non sporcassero e che nulla venisse rigettato dal mare, ma visto che ciò è impossibile, almeno cerchiamo di fare meno danni.
cerco l'atollo dei miei sogni |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 novembre 2005 : 18:28:08
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Sarebbe un passo nella direzione giusta, ma anche rastrelli potrebbero creare parecchio danno fra le piante pionieri sulla sabbia ancora non-consolidata. Io invece sogno un'utopia ancora più irrealista, che qualche metro di spiaggia in tutto il litorale violentato sia dedicata con convinzione e autorità alla natura, come in qualsiasi riserva naturale degna del nome nell'entroterra, dove la presenza dell'uomo è strettamente al servizio della natura. Che sognatrice che sono! Sarah
L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi. |
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LORENZO
Utente Senior
Città: MONCALIERI
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
2873 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 novembre 2005 : 19:00:45
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ciao pallinopinco un benvenuto ,tardivo, nel forum dei forum, insomma il meglio che c'è in giro! per sarah: ma tu ogni tanto una ,dico una ,e ribadisco una, foto BANALE riesci a farla oppure no? perchè le tue foto sono sempre speciali? hai fatto un patto col diavolo? facci sapere |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 novembre 2005 : 19:22:25
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Ohhhh mica le faccio io! Miro l'obiettivo, premo il coso sopra e le immagini arrivano, Sarah
L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi. |
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