Il colubro di
Riccioli
Il Colubro di Riccioli (Coronella girondica) è l'unico altro rappresentante in Europa del genere "Coronella" insieme al Colubro liscio. Come il suo parente stretto, anch'esso è molto schivo, anzi è probabilmente il serpente italiano più elusivo, tanto che non si conosce con precisione in quali zone viva. Non si trova per certo nelle isole, mentre nel Sud Italia è rarissimo; sembra invece più presente nell'Italia centrale e settentrionale. Frequenta spesso ambienti asciutti e con discreta vegetazione, ma come tutti i serpenti non disdegna le radure, i boschi o i corsi d'acqua, dal livello del mare fino a circa 900 metri di quota.
Il Colubro di Riccioli è marrone-rossiccio, talvolta color terra oppure grigio; presenta generalmente un disegno "a onde" sul corpo ma la variabilità della specie è molto ampia, cosicché spesso viene scambiato per il Colubro liscio anche dagli esperti. Per una corretta determinazione occorre osservare attentamente il collo: corto e tozzo nel Colubro liscio, quasi assente nel Colubro di Riccioli. Altra differenza è la squama rostrale che nel Colubro liscio si incunea tra le nasali, mentre questo non avviene nel Colubro di Riccioli. In generale quest'ultimo si presenta con una forma del corpo decisamente più slanciata.
Non è un serpente di grossa taglia: raggiunge mediamente i 50 - 60 cm, più difficilmente gli 80.
Un altro particolare che rende molto difficile l'incontro con questo serpente sono le abitudini principalmente notturne o mattutine; raramente lo si trova allo scoperto di giorno, tranne nel periodo degli amori quando i maschi cercano senza sosta una compagna. Gli accoppiamenti avvengono in primavera, con più frequenza nel mese di Maggio. Dopo l'amplesso la femmina depone fino a 15 uova ( di regola 7 o 8) nel mese di Luglio ed i piccoli nasceranno a fine Agosto.
Si nutre principalmente di sauri, soprattutto Gechi ma anche Orbettini o Luscengole e talvolta può anche ingollare piccoli serpenti. Le prede vengono cacciate a vista generalmente nei muretti a secco.
E' sicuramente il serpente italiano più mite: non morde assolutamente mai, nemmeno se catturato o comunque disturbato. Tuttavia viene scambiato spesso per una Vipera da chi non conosce i serpenti, per cui viene sovente ucciso pur essendo innocuo per l'uomo.
Testo
di Carmelo Batti
Foto di Paolo Mazzei,
Jan Der Voort
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